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Disuguaglianza e illegalità: il 29% dei romeni guadagna meno del salario minimo legale e l'83% meno del salario medio

José Luis Forneo | imbratisare.blogspot.it
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

24/04/2015

Secondo gli ultimi dati dell'Ispettorato del lavoro, pubblicati da Ziarul Financiar, dei 4,5 milioni di romeni che hanno attualmente un contratto di lavoro, l'83% deve sopravvivere con meno di 400 euro al mese. L'estrema e crescente disuguaglianza salariale degli ultimi tre decenni di capitalismo in Romania, si può nitidamente vedere nelle seguenti percentuali:

- il 29% dei lavoratori con contratto di lavoro sopravvive con meno di 975 lei lordi al mese (circa 215 euro): 180 euro netti.

- un 54% riceve ogni fine mese, in cambio della propria forza lavoro, tra i 975 e i 2.400 lei lordi (215-500 euro lordi): tra 180 e 400 euro netti.

- cioè, l'83% dei lavoratori della Romania guadagna meno di 400 euro netti al mese (l'imposta sul reddito in Romania, altra dimostrazione della disuguaglianza promossa dalle istituzioni capitalistiche, è unica, indipendentemente dal salario ed è del 16%).

- dall'altra parte, solo 200.000 privilegiati (il 4%) guadagnano più di 5.000 lei lordi al mese (circa 1.100 euro), cioè più di 900 euro netti al mese, la stragrande maggioranza nella capitale Bucarest, mentre il restante 15% riceve tra i 2.400 e i 5.000 lei lordi al mese (cioè 500-1.100 euro lordi, 400-900 euro netti).

Di seguito, possiamo vedere una mappa dei salari medi previsti per questo 2015 in Romania, divisi per province: a Bucarest, il salario medio arriva a 2.571 lei lordi al mese, circa 571 euro (2.100 lei o 470 euro netti) a fronte dei 1.202 lei lordi (circa 260 euro) della provincia transilvana di Harguita (1000 lei/220 euro netti).



Non bisogna dimenticare che le cifre della mappa precedente si riferiscono ai salari medi. La grande disuguaglianza esistente in Romania fa si che un piccolo numero di persone abbia salari molto alti, mentre la grande maggioranza percepisca salari vicini a quello minimo, che attualmente è di 975 lei lordi (819 netti, cioè 180 euro).

Vale a dire, riassumendo le conclusioni alle quali arriva il giornale Voxpublica dopo lo studio dei dati dell'Ispettorato del lavoro e che rimarca l'enorme disuguaglianza salariale della Romania in un articolo intitolato "L'osceno spettacolo dell'illegalità in Romania", approssimativamente l'83 % dei lavoratori romeni ha un salario inferiore al salario medio (2.400 lei lordi, 2000 netti) mentre solo il 17% si posiziona al di sopra di questo (senza dimenticare l'esplicativo dato relativo del 29% dei lavoratori romeni che riceve uno stipendio inferiore al salario minimo legale di 975 lei lordi, cioè 819 netti, con la consapevolezza ed ovviamente la complicità del governo, come si addice ad un regime capitalista al servizio unico ed esclusivo degli interessi dell'impresa, della classe capitalista).


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