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- popoli resistenti - saharawi - 21-09-09 - n. 287
Traduzione a cura di Mujeres Libres Blog - http://mujeres_libres.blog.tiscali.it/
Sultana Jaya di nuovo, contro le forze dell’occupazione
Le donne saharawi condannano il brutale intervento delle forze di occupazione marocchine contro cittadini e cittadine saharawi che manifestavano pacificamente martedì 15 settembre, nelle città saharawi occupate, Aaíun e Bojador.
Tra le persone ferite c’è l'attivista dei diritti umani Sultana Jaya e l'ex prigioniero politico Mohamed Tahlil.
Sultana Jaya (che in altra triste occasione perse un occhio), ne esce con un braccio rotto e Mohamed Tahlil con la frattura del setto nasale e contusioni su varie parti del corpo. La manifestazione, di carattere pacifico, affermava il diritto all'autodeterminazione del popolo del Sahara Occidentale e voleva denunciare la grave violazione dei diritti umani nelle zone occupate.
15/16 settembre 2009
Dopo l’azione brutale che le autorità marocchine hanno commesso contro i manifestanti saharawi nella città di Aaíun, nella notte di mercoledì, si sono svolte delle manifestazioni pacifiche in altre città Saharawi in solidarietà.
Il selvaggio intervento ha causato vari feriti tra i quali l'attivista Sultana Jaya, con il braccio rotto (aveva già perso un occhio in altra occasione) e Mohamed Tahlil con la frattura del setto nasale e contusioni su varie parti del corpo. In queste manifestazioni sono avvenuti diversi arresti arbitrari: Mohamed Babayt e Brahim Yakoub , arrestati dopo un'irruzione senza autorizzazione nella casa della famiglia Ahel Bagana. .
Il Codapso segue con grande preoccupazione la grave violazione dei diritti umani nel Sahara occidentale e meridionale del Marocco, uno scenario che oggi si caratterizza per il divieto sistematico e la feroce repressione contro qualsiasi atto in favore dell'indipendenza del Sahara occidentale.
Chiediamo:
- Una forte condanna alla spregevole detenzione dei cittadini saharawi.
- La liberazione immediata e incondizionata di tutti i prigionieri politici saharawi nelle carceri marocchine.
- Offriamo la nostra solidarietà incondizionata a tutte le vittime dei servizi di sicurezza marocchini nel Sahara occidentale e sud del Marocco
- Facciamo appello alla comunità internazionale perché possa esercitare pressioni sul Marocco e la Francia in modo da creare un meccanismo garante della protezione dei civili nelle città occupate del Sahara occidentale.
- L'attuazione delle risoluzioni della giustizia internazionale, per permettere al popolo saharawi di esercitare il proprio diritto all'autodeterminazione.
- Che l'opinione pubblica internazionale eserciti pressioni sulle autorità marocchine per farle desistere da tutte le violazioni.
- Di estendere i poteri della Minurso nel campo dei diritti umani nella zona di sorveglianza.
Comitato per difendere il diritto di autodeterminazione per il popolo del Sahara occidentale Codapso.