www.resistenze.org - popoli resistenti - saharawi - 08-12-09 - n. 298

da Asociaciòn de Mujeres Saharauis en Espana - http://mujeresaharauis.blogspot.com
Traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org a cura di Mujeres Libres Blog
 
“Le mie convinzioni non si vendono”
 
Le Donne del Sahara Occidentale vogliono esprimere ancora una volta la loro più ferma condanna alla situazione disumana ed illegale che vive l'attivista per i diritti umani saharawi, Aminetu Haidar, che oggi è al suo ventesimo giorno di sciopero della fame. Riaffermiamo il nostro incondizionato sostegno e la nostra solidarietà con le sue legittime rivendicazioni, affinché le sia permesso di ritornare nella sua città, El Ayun, dai suoi figli e dalla sua famiglia.
 
L'avvocato di Aminetu Haidar, Inés Miranda, ha letto questa dichiarazione per la Gandhi Saharawi:
 
La Spagna non è capace di risolvere la situazione che ha creato contro di me. 
La Spagna ha violato il diritto internazionale, i diritti umani e pretende di risolvere la situazione offrendomi come mera opzione, la cittadinanza. 
Lo dico ancora una volta, la Spagna è complice del Marocco ed entrambi i governi vogliono la mia morte. 
La Spagna è la diretta responsabile delle conseguenze dello sciopero della fame che sto facendo da venti giorni. 
L'ultimo messaggio per il governo spagnolo è che nessuna prigione o sparizione forzata, o tortura, o espulsione dal lavoro, sono stati in grado di indebolire o modificare i miei principi. 
Le mie convinzioni non si vendono. 
Quello che ora voglio è ritornare a casa mia dai miei figli e da mia madre, a El Ayun, nel Sahara Occidentale.
 
Aminetu Haidar 
Aeroporto di Lanzarote, 5 dicembre 2009
 
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Intervista a Aminetu Haidar 
Aminetu Haidar è stata catturata