www.resistenze.org - popoli resistenti - saharawi - 25-02-13 - n. 442

La WFDY condanna le sentenze contro i Sahrawi detenuti dopo lo sgombero di Gdeim Izik
 
Federazione Mondiale della Gioventù Democratica (WFDY) | wfdy.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
 
Ufficio Coordinatore della WFDY
 
22 febbraio 2013
 
Dopo più di due anni di detenzione preventiva, i prigionieri politici saharawi arrestati dopo lo sgombero a sangue e fuoco del campo della dignità, nella notte di domenica 17 febbraio, sono stati condannati.
 
Il tribunale militare incaricato di giudicarli ha decretato otto ergastoli, quattro condanne a 30 anni, otto a 25, due a 20 anni e altre due, a due anni di carcere già espletati.
 
Solo sette ore di deliberazione sono stati sufficienti al tribunale militare per dichiarare la sentenza contro i saharawi, in una processo giudiziario pieno di illegalità, sciocchezze giuridiche e manipolazioni, che mostrano la realtà nascosta dietro il teatro giudiziario, ovvero che si tratta di un processo farsa, non solo contro i 24 combattenti saharawi, ma contro un intero popolo in lotta per la sua libertà e indipendenza.
 
È interessante notare che la base materiale del processo si trova in dichiarazioni ottenute sotto tortura, che le prove presentate dall'accusa non sostengono le accuse e che le dichiarazioni dei testimoni non sono valide in quanto contraddittorie e imprecise, inoltre che questo processo viola palesemente la propria Costituzione e il diritto internazionale in materia di norme procedurali e del diritto umanitario fissato nella Quarta Convenzione di Ginevra, essendo stati giudicati in un paese che non è il loro, da un tribunale non civile e senza accompagnamento di alcun paese garante. Tutti questi oltraggi sono state consentiti dalle potenze imperialiste e dalle Nazioni Unite, con la loro missione di vigilanza (MINURSO) accondiscendente a questo processo, non avendo espresso alcun giudizio contrario, né presentandosi al giudizio.
 
Per tutto questo, dalla WFDY esprimiamo il nostro energico rifiuto alle condanne emesse contro i combattenti saharawi, chiedendo la loro immediata scarcerazione.
 
Inoltre rilasciamo le seguenti considerazioni:
 
- Questa nuova aggressione del Marocco, insieme agli eventi degli ultimi mesi (attacchi contro la popolazione civile nel quadro della visita di Christopher Ross, espulsione di osservatori internazionali) costituisce un nuovo giro di vite nella politica di occupazione del regno del Marocco caratterizzato da una crescente repressione, di fronte all'aumento costante della volontà e disposizione alla lotta del popolo Saharawi nelle zone occupate.
 
- Il periodo per il processo non è casuale, il Marocco gode di una posizione di forza sul piano internazionale, nel quadro della nuova configurazione del Maghreb promossa dalle potenze imperialiste, che ha avuto l'ultimo episodio di ingerenza in Mali, del quale il Marocco è stato il principale promotore.
 
- Risaltiamo la capacità e la volontà di lotta del popolo Saharawi dopo 37 anni di occupazione, rappresentati dai 24 militanti condannati in questa occasione, che senza perdere la dignità hanno sofferto immensamente nelle carceri marocchine e che con spirito militante hanno sopportato oltre 100 ore di giudizio, vestiti con i loro abiti tradizionali saharawi e cantando canti di protesta.
 
- Riaffermiamo la nostra forte solidarietà con il popolo Saharawi nella sua lotta per la libertà, sovranità e indipendenza del Sahara Occidentale.
 
- Ribadiamo il nostro appoggio al Fronte Polisario e al UJSARIO come unici rappresentanti del popolo saharawi così come alle organizzazioni per i diritti umani che lavorano eroicamente, ogni giorno nei Territori Occupati.
 
- Chiamiamo le organizzazioni membro della WFDY a inviare comunicati di sostegno alla lotta del popolo Saharawi e contro le sentenze emesse dal tribunale militare marocchino.
 
Libertà per i prigionieri politici Saharawi!
 
Viva la lotta del popolo Saharawi!
 

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