PC sudanese: In milioni sfidano il coprifuoco militare

PC sudanese | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

12/04/2019

Milioni di cittadini sudanesi hanno sfidato il coprifuoco militare e hanno occupato la piazza di fronte al quartier generale dell'esercito.
Le Forze per la libertà e il cambiamento sfidano il "consiglio militare transitorio" e chiedono l'immediata consegna del potere ai rappresentanti del popolo.
Albashir se n'è andato, ma il regime rimane.

Quello che è successo durante l'11 aprile è stato un classico colpo di stato. Il popolo ovunque riecheggia: la rivoluzione continua fino alla vittoria finale.

I compagni Alkhateeb (il segretario politico del PC sudanese) e Masoud (membro del comitato centrale) sono di nuovo liberi. Entrambi hanno fatto visita al quartier generale del partito dove sono stati accolti con plauso al grido: Libertà, Pace, Giustizia; La rivoluzione è la scelta del popolo!

Nonostante il successo della rivoluzione nel rimuovere Albashir - che ha goduto del sostegno esterno della Troika, dell'UE, degli Stati Uniti, del Canada e dei governi reazionari locali come il Qatar, l'Egitto e la Turchia - e nel rilascio di tutti i detenuti politici, l'attuale e temporanea battuta d'arresto deve essere affrontata con accresciuta unità e la determinazione delle masse a sconfiggere il consiglio militare di transizione insediatosi.

La messa in scena del colpo di stato militare è la copia carbone di quanto accaduto in Egitto per far abortire la rivoluzione del gennaio 2011. Il Partito Comunista Sudanese e tutte le forze di opposizione sono fermamente convinti nella determinazione di continuare la lotta fino all'istituzione di un governo civile che rappresenti le masse e attui il programma democratico alternativo accettato da tutte le forze, compresi le Forze del Consenso Nazionale, il Sudan Call, la Professionals Alliance e i gruppi armati.