www.resistenze.org - popoli resistenti - sudan - 28-05-19 - n. 713

Dichiarazione del PC sudanese sullo stato di avanzamento dei negoziati con il Consiglio militare

PC sudanese | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

22/05/2019

L'Ufficio politico del Partito Comunista sudanese ha rilasciato la seguente dichiarazione il 20 maggio 2019 sullo stato di avanzamento dei negoziati con il Consiglio militare:

Noi, del Partito Comunista, continuiamo a sottolineare la nostra posizione in merito alle gravi questioni del paese che affliggono il corso della gloriosa rivoluzione e riguardo il nostro principale obiettivo di stabilire un governo civile democratico, respingendo il colpo di stato militare e il suo governo. Il Partito Comunista è anche rimasto fedele agli accordi sottoscritti con le Forze della Libertà e del Cambiamento di proseguire la rivoluzione fino a raggiungere i suoi obiettivi, affermati nello slogan delle masse: "Libertà, Pace, Giustizia, Governo civile sono la scelta del popolo". Il colpo di stato militare viene respinto dalla comunità internazionale e regionale che hanno sollevato la prospettiva delle sanzioni contro il Sudan nel caso si protraesse un governo militare, così come contro coloro che ostacolano il processo di trasferimento del potere al dominio civile.

È risultato chiaro dai negoziati svoltisi domenica 20 maggio che il Consiglio militare è intransigente e continua a esercitare pressioni per ottenere una maggioranza e riservarsi la presidenza nel Consiglio Sovrano. Sarebbe allora appropriato descrivere il Consiglio Sovrano come un "governo militare". Ciò influirà sul processo di realizzazione degli obiettivi rivoluzionari, che sono quelli di: liquidare i resti del regime corrotto, controllare la controrivoluzione attivatasi nel disperato tentativo di portare indietro le lancette dell'orologio, liquidare le milizie islamiste e ristrutturare la sicurezza e l'apparato di intelligence per garantire che si limitati alla raccolta, analisi e fornitura di informazioni. Inoltre impedirà di raggiungere l'obiettivo rivoluzionario di chiamare le figure di spicco del regime corrotto a rendere conto del loro operato, recuperando i beni depredati al popolo e abolendo tutte le leggi che limitano le libertà.

Ribadiamo la posizione di principio del Partito Comunista secondo cui le forze civili dovrebbero avere la maggioranza nel Consiglio Sovrano e anche nella sua presidenza. Non retrocederemo minimamente da questa posizione che gode del sostegno delle masse del nostro popolo che hanno compiuto enormi sacrifici negli ultimi 30 anni e nella rivoluzione iniziata nel dicembre 2018, così come durante i loro presidi nella capitale e nelle regioni.

Siamo fiduciosi che le masse del nostro popolo continueranno la lotta per ottenere un governo civile e porre fine al circolo vizioso dei colpi di stato militari che hanno distrutto il paese. La lotta assumerà varie forme: intensificando i sit-in nella capitale e nelle regioni, intensificando l'azione di massa con marce, dimostrazioni, scioperi e veglie di protesta, rimuovendo le figure del regime corrotto dai loro incarichi, ripristinando i sindacati, le associazioni e i comitati amministrativi locali nelle città, nei villaggi e quartieri, nonché lo sciopero politico generale e la disobbedienza civile per porre fine al regime militare e stabilire un governo civile e democratico.

Gloria ai martiri della rivoluzione sudanese
Vittoria al popolo del Sudan

Ufficio politico
Partito Comunista sudanese
20 maggio 2019


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