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- popoli resistenti - sudan - 13-12-21 - n. 810
PC sudanese, aggiornamento sulla situazione politica in Sudan
PC sudanese | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
13/12/2021
- Come sfondo ai recenti sviluppi prima e dopo il colpo di stato militare del 25 ottobre 2021, vale la pena ricordare che dalla rivolta del settembre 2013 la lotta nel paese vede contrapposte le forze che chiedono un cambiamento radicale, incluso il rovesciamento, lo smantellamento e la liquidazione del regime dittatoriale dei Fratelli Musulmani e l'istituzione di un governo civile democratico, e quelle che sostengono un compromesso, come nel progetto di Soft Landing sviluppato e proclamato dall'imperialismo statunitense. Questo progetto cerca di attirare alcuni partiti politici e gruppi armati i cui interessi sono analoghi a quelli stranieri, una parte dei circoli dirigenti che aspirano ad allargare la loro base sociale.
- Il Partito Comunista Sudanese, insieme alle forze patriottiche e democratiche, continua a respingere le forze imperialiste e reazionarie e a perseguire la via rivoluzionaria coordinando, mobilitando e organizzando le azioni dei contadini e degli operai, dei comitati di resistenza e dei sindacati professionali. Questo è stato evidente fin dalle prime azioni di protesta di massa nel gennaio 2018. E da allora il lavoro di base ha portato ad attrarre decine di migliaia di persone che si sono unite alla lotta sulla piattaforma delineata dal PC sudanese e dai suoi alleati. Infatti il principale slogan popolare delle masse è lo slogan del 6° Congresso del PC sudanese.
- È su questa linea che la lotta continua a tutt'oggi.
- Con l'acuirsi delle contraddizioni politiche e di classe, i progressi delle partecipate azioni di protesta pacifica e democratica, il Comitato di Sicurezza del regime di Al-Bashir ha inscenato il suo colpo di stato il 25 ottobre 2021 con lo scopo principale di bloccare l'avanzata delle masse e far abortire le conquiste della rivoluzione del dicembre 2018.
- I tentativi del Comitato di Sicurezza e di quei gruppi politici e armati di nascondersi dietro lo slogan "Rivoluzione per la Libertà, Pace e Giustizia" non hanno ingannato nessuno: è una bugia dalle gambe corte.
- Il colpo di stato del 25 ottobre è stato preceduto dall'introduzione di emendamenti alla Carta Costituzionale, dato che le sue disposizioni più importanti sono state totalmente snaturate e stracciate. Questi emendamenti, che sono stati inclusi nel primo annuncio dei leader del colpo di stato, hanno sottolineato l'accordo di Juba e la creazione del Consiglio dei Partner che ha aperto la strada all'assalto politico e costituzionale contro il processo rivoluzionario.
- Il PC sudanese ha condannato il colpo di stato e l'arresto dei civili, compresi i membri attivi dei Comitati di Resistenza, e l'usurpazione dei diritti politici e democratici. Ha condannato con forza l'uso della forza brutale contro i manifestanti che ha portato alla morte di 54 manifestanti e oltre 150 feriti, alcuni dei quali in condizioni molto critiche.
- Per legittimare il colpo di stato e sotto la pressione internazionale e regionale, il leader del colpo di stato Burhan ha firmato un accordo politico con Hamdok promettendo di istituire un governo civile sotto la tutela del Comitato di Sicurezza. Questo accordo è stato respinto dalla stragrande maggioranza delle forze politiche. Il colpo di stato apre la strada a una brusca svolta a destra al vertice dell'attuale regime. Costituisce un ritorno ai giorni bui dell'era di Al-Bashir delle "Ghost Houses" che erano centri segreti di detenzione e tortura.
- Le forze democratiche e patriottiche sudanesi hanno ottenuto molte vittorie e con consapevolezza e coraggio hanno sconfitto i loro nemici e hanno protetto la loro rivoluzione. L'epopea delle marce di massa di milioni di persone, durante il periodo dal 30 giugno 2019 a ottobre, novembre e dicembre 2021, sono le caratteristiche più evidenti della resilienza e della fermezza delle masse nella resistenza eroica al regime dittatoriale.
- Il PC sudanese sta lavorando con tutte le forze interessate per rafforzare e stabilire il più ampio fronte per resistere e sconfiggere il colpo di stato. In questo contesto, la cooperazione, il coordinamento e le azioni congiunte con i lavoratori, i Comitati di resistenza e i Comitati preparatori per la creazione di sindacati, i Comitati di rivendicazione, i corpi professionali e la società civile sono vitali per la sconfitta del colpo di stato.
- Il PC sudanese chiede la continuazione delle azioni di massa. Queste azioni sono il risultato della mobilitazione della base dove le sezioni locali del partito, i lavoratori, i giovani, gli studenti e le organizzazioni femminili svolgono il loro ruolo per attirare le masse, indipendentemente dalla loro affiliazione politica, alla lotta contro il colpo di stato e per lo smantellamento e la liquidazione del regime dittatoriale. Il PCS invita le masse e le loro organizzazioni a raddoppiare i loro sforzi comuni per la realizzazione di una politica economica volta a risolvere le attuali difficoltà della maggioranza del popolo. Ciò include il rifiuto dei dettami del FMI e della Banca Mondiale. Inoltre, esige lo scioglimento di tutte le milizie, compresa la Forza di Difesa Rapida e l'instaurazione di una piena pace popolare nel Darfur come alternativa all'accordo di Juba basato sulle quote, ottenendo giustizia e risarcimenti per tutti i martiri e la consegna del deposto dittatore alla Corte Penale Internazionale.
- Il PC sudanese esprime la sua gratitudine a tutti i Partiti Comunisti e Operai che hanno espresso il loro pronto e incrollabile appoggio alla lotta del nostro popolo. Il PCS denuncia con forza la posizione di alcuni partiti comunisti che sono rimasti in silenzio, tradendo così gli ideali e il principio di internazionalismo e solidarietà che uniscono il nostro movimento.
- Per sconfiggere il colpo di stato e proseguire la lotta per raggiungere l'obiettivo di stabilire un governo civile democratico nel pieno delle sue funzioni, il PC sudanese sottolinea l'importanza di intensificare le azioni di massa in varie forme: marce di protesta, scioperi di protesta e veglie, assediando il colpo di stato in patria e all'estero, la mobilitazione del diffuso e persistente movimento popolare per preparare lo sciopero politico generale e la disobbedienza civile. Tutte queste azioni di lotta sono condotte per raggiungere e costruire un governo civile democratico in Sudan.
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