www.resistenze.org - popoli resistenti - somalia - 04-05-07

da: www.solidaire.org/scripts/article.phtml?section=A1AAABBRBM&obid=34491
 
L’invasione etiopica provoca la “più grande crisi dei rifugiati al mondo”
 
350 000 persone sono fuggite dalla capitale Mogadiscio. L’invasione americano-etiopica della Somalia provoca un enorme catastrofe umanitaria.
 
Tony Busselen
 
02-05-2007
 
Secondo le Nazioni Unite, la Somalia sta passando attualmente la più grande crisi di rifugiati al mondo. Centinaia di migliaia di persono sono fuggite dalla capitale Mogadiscio e si sono aggregate in campi, senza ricevere aiuto. L’Onu suona il campanello d’allarme: “In questo momento abbiamo una grave epidemia di diarrea che tocca al meno 17000 persone delle quali 600 stanno morendo ogni mese”.
 
Questa catastrofe è dovuta all’occupazione dei paesi, da gennaio, da parte delle truppe della vicina Etiopia, la principale alleata degli americani nella regione. Le truppe etiopiche percorrono Mogadiscio con i loro carri e la loro artiglieria pesante.
 
In marzo, una rivolta contro l’occupazione è stata schiacciata facendo un milione di morti tra la popolazione civile. Nell’ultima settimana, 350 persone sono state uccise da colpi d’arma da fuoco. “Sparano su tutto quello che si muove e i cadaveri marciscono per le strade” ha dichiarato un infermiere britannico.
 
I diplomatici europei accusano le truppe etiopiche di commettere crimini di guerra. Il Times dice che, la settimana scorsa, in una sola notte, 73 persone sono state uccise. Quattro ospedali sono stati chiusi perché colpiti dalle bombe etiopiche. Un ospedale è stato preso come obiettivo e colpito per tredici volte in sei giorni.
 
In nome dell’Unione Europea, l’ambasciatore della Germania in Kenya ha protestato contro il fatto che il governo di transizione sostenuto dall’Etiopia impedisca l’aiuto internazionale per i rifugiati. Inoltre l’Onu aggiunge che le spedizioni di aiuti alimentari non è stato permesso di arrivare nel paese. Dopo 8 giorni di combattimenti e di bombardamenti permenenti, l’Onu non ha potuto procurare viveri e acqua che a solo 60.000 persone.
 
La Guerra salata degli Usa e dell’Etiopia
 
L’invasione e l’occupazione della Somalia dalle truppe etiopiche sono, giorno dopo giorno, criticati. Il rinomato centro di studi britannici Chatam House scrive “l’inquietudine generale a proposito della ricostruzione della Somalia è diventata l’ostaggio di azioni unilaterali – soprattutto da parte dell’Etiopia e degli Usa – che seguono una loro agenda politica”. Il centro dice ancora che l’occupazione della Somalia è “una provocazione estrema”.
 
Queta invasione è stata direttametne orchestrate dal Pentagono. E l’occupazione è stata voluta delle imprese private – in effetti, organizzazioni di mercenari – pagati dal governo americano. E’ così che la Dyn Corp International si è vista sottoscrivere un contratto da 10 milioni di dollari.
 
Un largo fronte in favore della resistenza
 
A Leicester (GB), 250 somali hanno tenuto una conferenza dal 6 all’8 aprile. Tra queste persone c’era anche due passati primi ministri, diversi ministri del periodo dal 2000 al 2004 e dei parlamentari che si sono dimessi dal Parlamento di transizione. Erano anche presenti delle figure dei tribunali islamici, l’organizzazione che è stata distrutta dal potere degli americani e degli etiopici perché avrebbe esteso relazioni con al-Qaida. La conferenza reclama “il ritiro incondizionato e immediato delle truppe etiopiche dalla Somalia”. Una commissione nuovamente creata deve mettere in funzione un organismo poltico nazionale che lotterà per la liberazione e la ricostruzione dello stato somalo.
 
Tra l’altro, nella vicina Eritrea, un fronte si è costituito il 18 aprile tra tre personaggi chiavi della politica somala; lo sceicco Sharif Cheikh Ahmed, il dirigente dei Tribunali Islamici, Hussein Aidid, vice primo ministro del governo di transizione che, in dicembre e gennaio, difendeva ancora l’aggressione americano-etiopica e, infine, lo sceicco Sharif Hassan Aden, presidente del Parlamento di transizione, che è stato destituito in gennaio. Questo fronte si da come prerogativa quella di mandare via le truppe etiopiche
 
1 BBC, 27 avril, et VOA, 25 avril. • 2 The Daily Telegraph, 26 avril. • 3 AP et Shabele Media Network, 25 avril. • 4 AP, 26 avril, et BBC, 27 avril. • 5 AFP, 25 avril. • 6 Counterpunch, 24 avril.
 
Traduzione di Gabriele Proglio per resistenze.org