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- popoli resistenti - spagna - 21-12-09 - n. 300
Traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org a cura di Mujeres Libres Blog del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
Approvata la nuova legge sulla salute sessuale e riproduttiva e sull'interruzione volontaria di gravidanza
Madrid, 18 dicembre 2009
La sessione plenaria del Congresso ha approvato ieri il progetto di modifica della legge sull’aborto, con 184 voti a favore, 158 contrari e un'astensione. La legge organica sulla salute sessuale e riproduttiva e l'interruzione volontaria di gravidanza stabilisce al sedicesimo anno di età la decisione in materia di aborto e lo rende libero fino alla quattordicesima settimana, autorizzandolo fino alla ventiduesima settimana se si ci sono rischi di malformazioni fetali o materni.
La legge è stata sostenuta dal partito socialista al governo, dal nazionalista basco PNV e da altri deputati nazionalisti catalani e galiziani e ora deve essere votata al Senato per l'approvazione definitiva.
Santiago Barambio, presidente dell'Associazione delle cliniche accreditate per l'interruzione della gravidanza (Acai), ha espresso soddisfazione per la nuova legge che considera "appropriata ai bisogni della popolazione spagnola e in particolare delle donne".
Parlando del quadro europeo, Barambio ha detto di ritenere la legge spagnola una delle più avanzate e garanti del fatto che le donne non siano costrette a lasciare la Spagna per un aborto, cosa che succede ad una grande percentuale di donne in Francia, Belgio, Italia e Germania.
Il Presidente di Acai ha inoltre specificato che ci sono tre aspetti della legge che devono essere chiariti in successivi regolamenti al fine di garantire la sicurezza giuridica delle donne e dei professionisti.
Il primo si riferisce alle minorenni. Per l'approvazione il disegno di legge, infatti, ha dovuto modificare uno dei suoi punti più controversi, che le ragazze tra i 16 e i 18 anni potessero interrompere la gravidanza senza informare i propri genitori. La legge include ora invece "la segnalazione obbligatoria dell'intervento ad almeno uno dei due genitori o al tutore legale", ma comporta anche una deroga, se la trasmissione di questa informazione mette in pericolo la minorenne. Secondo Santiago Barambio, "non è chiaro però come la minorenne debba realizzare questa notifica, se basta una comunicazione verbale o se sia necessaria una notifica scritta".
Un altro aspetto oscuro della nuova legge, dal punto di vista Acai, è cosa si intende e come si quantifichi la parola gestazione. "E’ un concetto da chiarire", spiega Barambio, "perché è un limbo giuridico che potrebbe diventare un problema per i professionisti e per le donne".
Infine il testo di legge organica sulla salute sessuale e riproduttiva e sull'interruzione volontaria di gravidanza "non specifica se il medico debba essere specializzato, perché ci sono molti tipi di medici. Per noi è importante che i professionisti che eseguono aborti abbiano accreditata una formazione specifica in tema di aborto".
La proposta di riforma della legge sull’aborto passata al Congresso ieri, disciplina anche l'obiezione di coscienza dei medici nel tentativo di migliorare la qualità delle cure nella pratica dell'aborto in tutto il Sistema Sanitario Nazionale. Inoltre, l'educazione sessuale diventa una materia di formazione generale degli studenti e degli operatori sanitari che studiano all'Università.