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Il successo del IX Congresso della Gioventù Comunista

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Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

15/03/2016

Il 12 e il 13 marzo si è svolto a Madrid il IX Congresso dei Collettivi dei Giovani Comunisti (CJC), sotto lo slogan: "Consolidare la Gioventù Comunista, organizzare i giovani, preparare la rivoluzione". Il Congresso, massimo organo decisionale della militanza giovanile comunista, è stato preparato in quasi dieci mesi di lavoro nelle organizzazioni di base e con l'attenzione di tutta la gioventù comunista.

Nelle prime ore del sabato sono arrivati quasi duecento delegati e un centinaio di invitati da diversi punti del paese, con il compito di discutere le tesi politiche che avrebbero segnato l'intervento nel successivo periodo inter-congressuale e con l'obiettivo di eleggere il nuovo Consiglio Centrale emanato dal IX Congresso. Ha aperto i lavori Sócrates Fernández, Segretario Generale del VIII Congresso, salutando tutti i militanti e lodando gli sforzi dell'organizzazione per allestire l'evento. Dopo la costituzione del tavolo si è sciolto il Comitato Centrale e da quel momento ogni decisione politica risiedeva in tutta la militanza giovanile comunista. Il compagno Sócrates Fernández ha presentato la Relazione di rendiconto sui compiti e le attività dei CJC dal VIII Congresso fino a oggi. Tra queste: la recente costituzione del sindacato studentesco, l'organizzazione degli scioperi di studenti, l'intervento sempre più decisivo tra i giovani lavoratori e le vittorie in alcune lotte a livello comunale.

Approvata la Relazione, si è ceduto il passo alla presentazione della I Tesi da parte della compagna Marina Gómez, tesi che analizza le condizioni di vita dei giovani operai, studenti e residenti dei quartieri, le problematiche delle lotte e le diverse misure anti-giovanili e antipopolari così come l'analisi di una vera organizzazione leninista contro l'imperialismo, le vie d'uscita del capitalismo dalla crisi e la loro ripercussione sui settori giovanili. Dopo un intenso dibattito, la I Tesi è stata approvata dalla maggioranza dei militanti e si è così proseguito con i dibattiti del Congresso.

La sala ha contato anche sulla presenza di alcune delegazioni internazionali, come quelle di KNE (Grecia), EDON (Cipro), FGC (Italia), SDAJ (Germania), RKU (Svezia) e JCP (Portogallo). La presenza di tutte queste delegazioni, come i tanti saluti inviati dalle altre gioventù comuniste di tutto il mondo, rappresentano il fermo impegno dei CJC nel lavoro internazionalista e nella creazione di un polo M-L giovanile internazionale.

Hanno assistito all'appuntamento anche i compagni Raúl Martínez Turrero, Ástor García, Emma Esplá e Carmelo Suárez, in quanto delegazione del PCPE e tutti membri del Comitato Esecutivo. Il Segretario Generale, Carmelo Suárez, ha salutato il IX Congresso insistendo sulla necessità di continuare a progredire nella costruzione del Partito Comunista e spiegando il ruolo che la gioventù deve svolgere in questo processo.

Nel pomeriggio di sabato è stata discussa la II Tesi, con la relazione di Adrián J. Bertol.. Questa tesi conferma la strategia politica da seguire per i CJC nel corso dei prossimi tre anni, segnalando fondamentali questioni come quella chiamata "svolta operaia", l'intensificazione del lavoro comunista in tutti i centri di studio o di lotta locale giovanile nei quartieri. I militanti hanno mostrato una grande capacità di dibattito, apportando conoscenza acquisita nelle esperienze di lotta degli ultimi anni. Dopo il dibattito si è svolta l'approvazione che ha posto fine al dibattito sulle Tesi congressuali.

La domenica mattina è stata discussa la proposta sullo Statuto, con relazione a carico di Domènec Merino ed è trascorsa all'insegna della grande diligenza dei militanti, coscienti dell'importanza di questo documento per l'organicità leninista dei CJC. E' stato infine approvato dalla maggioranza del congresso.

Ora non rimaneva che approvare il Consiglio Centrale entrante. Il dibattito è stato uno dei punti forti di tutto il IX Congresso, dove si è potuta rivelare la maturità politica dei militanti e dove infine sono stati scelti 21 membri a pieno titolo per questa direzione centrale fino al X Congresso dei CJC. Infine, tra questi 21 giovani, è stata eletta Segretaria Generale Marina Gómez, giovane lavoratrice con un'ampia esperienza nel movimento operaio, nel movimento studentesco e nell'organizzazione della Gioventù Comunista.

Gli esiti del IX Congresso sono frutto di più di 30 anni di intervento tra le masse giovanili lavoratrici, gli studenti e tutti i settori popolari giovanili. Ora resta il lavoro da fare, tre anni per consolidare ulteriormente la Gioventù Comunista, organizzando i giovani e preparando la rivoluzione insieme al Partito Comunista.


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