www.resistenze.org - popoli resistenti - spagna - 26-05-18 - n. 674

Dichiarazione dell'Ufficio Politico del PCPE sulla situazione politica venutasi a creare nel paese

Partito Comunista dei Popoli di Spagna (PCPE) | partido-comunista.es
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

25/05/2018

Il Partito Comunista dei Popoli di Spagna segue con attenzione gli avvenimenti che si succedono nel nostro paese, nel quale è in corso un processo di riorganizzazione del sistema politico borghese e nel cui quadro devono essere analizzati gli importanti avvenimenti degli ultimi giorni e la mozione di censura annunciata dal PSOE.

La detenzione di Eduardo Zaplana e di altre persone legate politicamente e imprenditorialmente al Partito Popolare del País Valenciano, tutti accusati di riciclaggio di capitali provenienti dalla riscossione illegale di commissioni per l'aggiudicazione di opere pubbliche, mette di nuovo in evidenza l'intreccio organizzato a suo tempo intorno al settore delle costruzioni e all'opera pubblica, dove ambiti padronali e politici corrotti hanno utilizzato la nostra terra e il nostro patrimonio ambientale per lucrare, a costo della distruzione del paese, sul denaro pubblico e sulla sofferenza del popolo.

A sua volta, l'approvazione dei Bilanci Generali dello Stato per l'esercizio 2018, con l'appoggio di Ciudadanos, PNV [Partito Nazionalista Basco, ndt], Coalizione Canaria, Unione del Popolo Navarro, Nuova Canarie e Foro Asturie, permette alla borghesia di avere la stabilità necessaria per continuare ad incrementare i propri profitti, saccheggiando il paese ed intensificando lo sfruttamento e la sofferenza della maggioranza della popolazione.

Le forze politiche borghesi che hanno appoggiato la finanziaria del Governo del Partito Popolare rappresentano diversi settori della borghesia che, difendendo gli interessi della stessa classe sociale, dimostrano la loro capacità di ripartirsi il bilancio pubblico su specifiche differenze. Il caso del PNV, che ha sostenuto la finanziaria con l'articolo 155 della Costituzione vigente in Catalogna, è il miglior esempio di come la politica borghese si muova in ogni momento per gli interessi economici della classe sociale a cui è asservita.

La pubblicazione della Sentenza N° 20/2018 del Tribunale Nazionale, nel denominato caso Gürtel, confermando quello che il popolo conosceva già abbondantemente, agisce come benzina per un cambiamento nelle forme di dominazione che da tempo si va sviluppando, situando il Governo di Mariano Rajoy in una posizione di debolezza e accentuando la grave crisi del Partito Popolare. Viene però resa pubblica dopo l'approvazione dei Bilanci Generali, facilitando così la loro approvazione e favorendo i cambiamenti del quadro politico affinchè si realizzino, mantenendo intatti gli interessi economici della borghesia.

Le ultime inchieste pubblicate confermano che, così come il nostro Partito va sostenendo da tempo, il vecchio bipartitismo è stato sostituito da un asse a destra (rappresentato dal PP e Ciudadanos) e da un asse a sinistra (rappresentato dal PSOE e Podemos) esistendo un'intensa disputa all'interno di ognuno di essi per determinare quale forza è quella egemonica, così come tra entrambi gli assi, senza scartare altre possibilità di transizione tra entrambi i poli come quella che può rappresentare un accordo tra PSOE e Ciudadanos. Questi cambiamenti, permettendo contemporaneamente di intrappolare il popolo lavoratore in falsi dibattiti, dotano il sistema politico di un'enorme flessibilità nell'affrontare le nuove convulsioni economiche e sociali che stanno per arrivare. I due assi politici sui quali si articola il dibattito parlamentare divergono nelle sfumature, nelle forme di gestione, ma sono ferreamente unite nella difesa del capitalismo, nella difesa dello sfruttamento che soffre la classe operaia e la grande maggioranza della popolazione.

La questione essenziale da risolvere non è se il capitalismo è gestito da uno o dall'altro polo, ma se il sistema capitalista deve o no esser superato. La disputa parlamentare tra forze che difendono il sistema borghese non risolverà nessuno dei nostri problemi. Indipendentemente dal risultato della mozione di censura annunciato dal PSOE o dalle forze che possono appoggiarlo, lo sfruttamento continuerà e si intensificherà, poiché nei laboratori della classe dominante si preparano nuove misure antioperaie e antipopolari, affinché un'infima minoranza continui ad accumulare ricchezze a costo del nostro lavoro e della nostra sofferenza.

L'intensificazione della lotta operaia degli ultimi mesi deve continuare, poiché è l'unico cammino sicuro per difendere i nostri diritti e la conquista di nuove posizioni. Solo la lotta indipendente dei lavoratori e delle lavoratrici a livello organizzativo, politico e ideologico darà risultati. Nessuno deve farsi trascinare dalle forze borghesi, nessuno deve lottare sotto bandiere estranee.

Esortiamo ad intensificare la lotta sindacale nella prospettiva dello Sciopero Generale, indipendentemente da quello che potrà succedere nel quadro parlamentare e di chi rappresenti il potere dei capitalisti. Chiamiamo i lavoratori e le lavoratrici a sostenere massivamente le convocazioni sindacali e a parteciparvi con vigore e prospettiva politica.

Incitiamo alla politicizazione di tutte le lotte, a rafforzare le posizioni della classe operaia, all'organizzazione combattiva della classe operaia nei sindacati e nel Partito Comunista. Non è tempo di conciliazione, ma di intensificare la lotta di classe di fronte agli avvenimenti che stanno per succedere.

Per un paese della classe operaia!

Ufficio Politico del PCPE

25 maggio 2018


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