PCTE sul cambio di posizione del governo spagnolo sul Sahara Occidentale

Partito Comunista dei Lavoratori di Spagna (PCTE) | pcte.es
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

19/03/2022

Il governo spagnolo, in una lettera firmata da Pedro Sánchez, ha cambiato la sua posizione ufficiale sul conflitto del Sahara occidentale per sostenere la posizione di lunga data del Marocco: il Sahara dovrebbe diventare una provincia autonoma del regno alawita.

Un nuovo tradimento della socialdemocrazia che non sorprende, visto che il governo della socialdemocrazia, con la sua passività degli ultimi mesi di fronte ai ricatti e alle provocazioni del governo marocchino, rifiuta di assumere il suo ruolo storico di ex colonizzatore del Sahara occidentale, vendendo armi al Marocco per continuare la sua politica espansionistica e d'invasione, una vendita, inoltre, che non ha intenzione di interrompere, poiché per il governo, il Marocco è un "partner strategico" con il quale vuole avere "la migliore relazione di vicinato possibile".

Il cambiamento di posizione del governo spagnolo deriva dall'interesse a consolidare le sue posizioni all'interno dell'UE e della NATO, un contesto che spiega la sua crescente presenza nelle missioni militari all'estero, il suo significativo contributo all'invio di armi in Ucraina, l'organizzazione del vertice NATO di giugno e l'annuncio di un significativo aumento della spesa militare. Ancora una volta, vediamo come la socialdemocrazia dia la priorità agli interessi geostrategici, che alla fine avvantaggiano i monopoli spagnoli, rispetto ai diritti dei popoli.

Dopo un anno e mezzo di guerra nel Sahara, dove i nostri fratelli e sorelle saharawi vengono maltrattati, detenuti e/o uccisi, il governo PSOE-UP torna all'attacco e mostra le sue carte, negando ancora una volta il diritto all'autodeterminazione del popolo saharawi e sottomettendosi ai desideri del governo del Marocco.

Il PCTE esprime il suo pieno appoggio al popolo saharawi, al Fronte Polisario e all'Esercito Popolare di Liberazione in questa nuova aggressione e indica il governo socialdemocratico come complice diretto del conflitto, essendo partecipe della violazione di tutti i diritti del Sahara occidentale. Allo stesso tempo chiede al governo spagnolo di adempiere alle sue responsabilità storiche nei confronti del Sahara occidentale e di abbandonare la sua politica di guerra e colonizzazione insieme al Marocco.