www.resistenze.org - popoli resistenti - sudafrica - 21-02-10 - n. 307

da Umsebenzi online – Vol. 9, N. 4 - organo di stampa del Partito Comunista Sudafricano 
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
 
Celebrare l'eredità di Nelson Mandela: Intensificare le lotte di classe su tutti i fronti!
 
di Blade Nzimande, Segretario Generale del Partito Comunista Sudafricano
 
17/02/10
 
Nel corso delle ultime due settimane il Sudafrica e in particolare le sue forze progressiste hanno celebrato due eventi molto importanti. Il 2 febbraio 2010 ricorrevano i 20 anni dalla fine del bando sull'ANC [African National Congress, letteralmente CongressoNazionale Africano, il più importante partito politico sudafricano, ndt], sul SACP [Partito Comunista Sudafricano] e gli altri componenti del movimento di liberazione nazionale, e l'11 febbraio la liberazione di Nelson Mandela dalle prigioni dove era segregato. Le celebrazioni non significavano certo un riconoscimento alla "generosità" del regime dell'apartheid, ma onoravano il disinteressato sacrificio di massa di milioni di sudafricani nella loro lotta contro il regime della segregazione razziale. La liberazione di Mandela ha segnato un momento di svolta nelle lotte del nostro popolo per scacciare il regime dell'apartheid: un passo determinante verso la creazione di un Sudafrica democratico.
 
L'anniversario della liberazione di Nelson Mandela ha segnato anche una delle vittorie più importanti per il movimento internazionale anti-apartheid e, in larga misura, ha rappresentato anche una vittoria delle forze antimperialiste contro la tirannia e l'oppressione in tutto il mondo. Il Partito Comunista Sudafricano desidera cogliere questa occasione per ringraziare il nostro popolo e le forze progressiste internazionali(ste) per il ruolo svolto nella sconfitta di una delle forze più malvagie sulla terra, decisa a promuovere e consolidare un progetto neo-fascista di oppressione razziale e di sfruttamento di classe di una minoranza bianca su una maggioranza nera nel suo paese nativo.
 
Ciò che resta della casta del vecchio regime, presente nell'attuale ordinamento democratico tra le forze di opposizione, e i principali media borghesi suoi sostenitori, hanno cercato con grande impegno di presentare questi due importanti sviluppi come risultato della generosità dei leader del regime di apartheid. Dopo aver miseramente fallito in questo esercizio e nei tentativi di stroncare il discorso del Presidente Zuma alla nazione, queste forze ricorrono ora ad alcune delle peggiori tattiche per screditare e indebolire le istituzioni democratiche che dicono di difendere. L'abbandono di ieri del Parlamento da parte di Democratic Alliance [DA - principale partito di opposizione guidato da Helen Zille, una donna di discendenze europee, ndt] e COPE [Congresso of Peoples, partito nato da una costola di ANC nel 2008 attorno la figura di Thabo Mbeki l'ex presidente, ndt], dimostra che queste forze hanno perso la bussola e che sentono frustrati i tentativi di sfruttare le istituzioni democratiche e il Parlamento per miserevoli vantaggi politici, per interessi ristretti e settari; l'insuccesso dei loro tentativi ne espone il fallimento politico e evidenzia le peggiori forme di opportunismo politico. E' in questa disperazione che COPE si pone come estensione parassitaria degli interessi, spesso razzisti, dell'ala destra di Democratic Alliance.
 
Più le frustrazioni di DA e COPE si rendono evidenti, più sono scoperti gli interessi di classe di queste forze.
 
L'opportunismo dei partiti di opposizione si palesa anche nei tentativi del tutto strumentali di apprezzamento per Nelson Mandela, non in riconoscimento del suo ruolo nella lotta di liberazione, ma nel tentativo di usare la sua immagine e la sua eredità per condannare l'ANC, i suoi alleati e la lotta di liberazione nazionale nel suo complesso. E' un tentativo per appropriarsi dell'immagine di Madiba [titolo onorifico di Mandela, ndt] per promuovere i loro ristretti interessi di classe.
 
Per questi motivi il SACP sostiene con ragione e coerenza che mai "l'icona mondiale" di Madiba occulti quella di Madiba il rivoluzionario, impegnato primariamente nella liberazione della maggioranza nera e nella lotta contro ogni forma di colonialismo, di discriminazione e sciovinismo. Questa è l'icona da mettere in luce e da difendere.
 
Il nostro omaggio a Mandela, evidenzia come egli sia stato non solo un leader dell'ANC e dei suoi partner, ma come in ogni momento Madiba sia rimasto un amico fedele dei comunisti sudafricani. Il suo fermo principio di difendere l'alleanza dell'ANC con i comunisti rendono Madiba un vero amico dei comunisti sudafricani. Ricordiamo per esempio come poco dopo il suo incontro con PW Botha in carcere il 5 luglio 1989, quando quest'ultimo provò ad offrire a Mandela la libertà in cambio di un suo allontanamento dai comunisti , Mandela fece questa sentita dichiarazione:
 
"Nessun membro leale dell'ANC potrà mai ascoltare l'appello a rompere con il SACP. Riteniamo una simile richiesta (quella di PW Botha) come un mera strategia di divisione del governo (dell'apartheid). Questa richiesta è un invito al suicidio. Quale uomo onorevole abbandonerebbe mai l'amico di tutta una vita e della sua gente? Quale avversario darà mai fiducia a un combattente per la libertà che ha tradito? Eppure questo è ciò che il governo (dell'apartheid) in effetti ci chiede di fare, di disertare i nostri alleati fedeli. Non cadremo in questa trappola".
 
Questa è anche una precisa lezione per quelli all'interno delle nostre stesse fila che hanno come unica missione quella di spingere i comunisti fuori dall'ANC.
 
Noi comunisti sudafricani, dobbiamo, in ogni momento, difendere Madiba il rivoluzionario! In pratica, ciò significa per noi intensificare la lotta della classe lavoratrice in tutte le sedi principali di potere al fine di conseguire gli obiettivi strategici che ci poniamo a medio termine: costruire l'egemonia della classe operaia in tutti i luoghi chiave del potere.
 
E' quindi fondamentale celebrare insieme all'icona di Madiba, quella di Madiba come rivoluzionario, il cui agire è stato plasmato dalle lotte rivoluzionarie condotte dall'ANC. Ciò richiede l'intensificazione delle lotte di classe su tutti i fronti, anche nei confronti di quelli all'interno dei nostri stessi ranghi, che utilizzano il Partito per l'accesso al potere e per promuovere i loro ristretti interessi economici di classe.
 
Dobbiamo approfondire la lotta di classe anche in nome dei valori propugnati da Madiba: l'altruismo e l'impegno verso il popolo in vista della sconfitta del sistema capitalista, dei suoi valori corrotti e della legge della giungla. Per noi questo è l'unico modo per tutelare l'eredità di una persona come Madiba e l'integrità della nostra rivoluzione.
 
Lunga vita a Madiba! 
Long live Madiba long live! Asikhulume!
 
 

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