www.resistenze.org - popoli resistenti - svizzera - 02-12-09 - n. 297

L'esito del voto del 29 novembre in Svizzera: una cesura preoccupante!
 
La destra "sociale" avanza e la sinistra balbetta
 
di Massimiliano Ay
 
La votazione che ha visto la vittoria dell'estrema destra nella propria lotta xenofoba che usava la scusa dei minareti per creare un pericoloso clima di odio e di conflitto di civiltà ha lasciato inorriditi non solo i comunisti ma tutti i sinceri democratici per il clima sociale che da oggi potrà determinarsi. All'origine dell'iniziativa vi è il piccolo partito "cristiano" UDF, ma l'UDC (il partito xenofobo di massa guidato da magnate Blocher, ndr) se ne è impossessato investendo i suoi enormi capitali. Una scelta che potrà determinare situazioni gravi per la pace sociale dell'intera comunità . Non solo il divieto all'edificazione di minareti è passato, ma anche l'eventualità di un ricorso (che comunque sosteniamo assolutamente!) alle istanze europee, come proposto dagli ecologisti, permetterà all'ultra-nazionalismo elvetico di gridare alla presunta "sovranità" violata, generando ulteriore chiusura.
 
Il Partito Socialista ha comunicato di prendere atto del risultato, quasi si parlasse di un voto come un altro e senza capire che esso va invece visto come una cesura nella crisi sociale ed economica che stiamo vivendo, trattandosi della prima iniziativa anti-straniero approvata dal popolo. Il presidente socialista Bertoli ha affermato che "dal profilo pratico non cambia nulla perché il problema é inesistente. Ma l'esito del voto ci creerà qualche problema internazionale". E' un commento moderato e dal sentore nazionalista nel senso che si preoccupa più del fatto che forse qualche paese islamico non vorrà più commerciare con noi, mentre sembra non rendersi conto appieno che da oggi la Svizzera ha istituzionalizzato la discriminazione delle minoranze e ha di fatto legittimato iniziative analoghe in tutta Europa da parte di gruppi fascisti che stanno chiamando alla lotta contro gli stranieri e contro i musulmani.
 
L'aspetto del fascismo qui non viene citato a caso: il dato globale che esce dalle urne non è solo il sì al divieto di edificazione dei minareti, ma è anche l'egoismo di stampo nazionalistico, guerrafondaio e in ultima analisi imperialista che ha portato alla bocciatura dell'iniziativa per il divieto di esportare materiale bellico, nonché dalla vittoria del referendum del Partito Socialista, del Partito Comunista e dei sindacati contro gli sgravi fiscali alle aziende. Questo referendum era stato infatti sostenuto pure dalla Lega e nel contesto del voto, appare chiara l'egemonia di una destra "sociale", che è proprio il carattere del fascismo, il quale, non dobbiamo mai scordarlo, nasce dall'unità di istanze del grande capitale e della reazione con elementi di socialismo anche massimalista.
 
Quello che da sinistra occorre dire è che il governo svizzero ha lasciato fare all'estrema destra! L'iniziativa era anti-costituzionale, in contrasto coi diritti umani e lo stato di diritto. Lasciando votare su un'iniziativa che violava la democrazia (e non avendo neanche osato bloccare la diffusione dei manifesti odiosi che la pubblicizzavano) il governo si è assunto una pesante responsabilità: sperava di far sfogare un po' la popolazione per la situazione sociale in corso, trovando un capro espiatorio nell'islam, ma con la sicurezza che comunque tutto si sarebbe risolto in un nulla di fatto. E invece ci ritroviamo un 57% di sì in Svizzera che sale al 68% in Ticino. Tale risultato potrebbe insomma essere una miccia che potrebbe infiammare un Occidente pieno di problemi sociali, in cui i poteri forti cercano di volgere la rabbia dei lavoratori non contro speculatori e padronato (Blocher, Bignasca, ecc.) ma contro una o l'altra categoria di immigrati: una guerra fra poveri che dobbiamo evitare se vogliamo impedire la fascistizzazione della società.
 
Massimiliano Ay, segretario del Partito Comunista del Canton Ticino (Svizzera)
www.partitocomunista.ch

Emarginiamo chi vuole creare conflitti che non esistono
 
La Segreteria del Partito Comunista di fronte alla catastrofica votazione che ha visto la vittoria dell'estrema destra nella propria lotta razzista e xenofoba che usava la scusa dei minareti per creare un pericoloso clima di odio e di conflitto di civilità, si dice inorridita per il clima sociale che da oggi potrà determinarsi. Si tratta di una decisione in palese contrasto coi diritti umani che deteriora il nostro stato di diritto!
 
L'obiettivo dell'UDC è stato doppiamente raggiunto: non solo il divieto all'edificazione di minareti è passato, ma anche l'eventualità di un ricorso (che comunque sosteniamo assolutamente!) alle istanze europee, permetterà all'ultra-nazionalismo elvetico di gridare alla presunta "sovranità" violata, generando ulteriore chiusura.
 
Facciamo appello a tutte le forze democratiche e progressiste per un'unità contro il rischio di fascistizzazione della società e per ribadire un lavoro culturale affinché le persone di buon senso, raggirati dalle false paure dell'estrema destra, ne capiscano l'inganno ed evitino di inasprire una guerra fra poveri. Per questo invitiamo a ragionare tutti assieme a una manifestazione per resistere alla paura del diverso e alle discriminazioni.
 
Partito Comunista
Massimiliano Ay, segretario
Tel.: 0793746880
www.partitocomunista.ch