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SKP: condanniamo l'adesione della Svezia alla NATO e lottiamo contro di essa!

Partito Comunista di Svezia (SKP) | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

20/05/2022

L'adesione della Svezia alla NATO è ormai solo una questione di formalità e ci troviamo di fronte ad una nuova realtà, in cui l'imperialismo svedese ha intrapreso la strada per far parte della più forte e importante alleanza imperialista del nostro tempo.

Alla luce della situazione in cui ci troviamo, vogliamo mettere in evidenza una serie di considerazioni sull'imperialismo e sulla NATO, che sono altresì rilevanti per il modo in cui ci organizziamo contro la NATO:

- L'imperialismo è il capitalismo giunto al suo stadio più alto. L'imperialismo è il capitalismo monopolistico ed è caratterizzato dalla concentrazione della proprietà, da un potente capitale finanziario e dalla crescente importanza delle esportazioni di capitale.

- La crescita di ogni Paese capitalista lo costringe a uscire dai propri confini alla ricerca di investimenti più redditizi; quando questi non si realizzano più all'interno dei confini del paese, il capitale li cerca all'estero. Questa è la base per l'esportazione di capitale.

- Il capitalismo funziona allo stesso modo in tutti i Paesi, grandi e piccoli. Ciò significa che il capitale cerca la sua strada al di fuori di ogni paese e che il capitale di ogni paese cerca gli investimenti più redditizi. Quando i capitali dei diversi Paesi si scontrano, avviene la partizione del mondo, sia tra i monopoli che tra i Paesi capitalisti.

- Questa è la realtà in cui ci troviamo ora. Il mondo è stato spartito, ma la necessità di crescita è più forte che mai. La soluzione è una sola: una nuova spartizione del mondo, per appropriarsi di ciò che hanno gli altri. Qui troviamo il contesto della guerra in Ucraina.

- La NATO è attualmente la più forte alleanza di Stati capitalisti. Il suo obiettivo è quello di rafforzare il capitale degli Stati membri nella loro competizione contro il capitale di altre parti del mondo. Contro nemici comuni, il capitale di alcuni Paesi può cooperare.

- In ogni alleanza imperialista ogni Paese porta i propri interessi. Ciò significa che ogni alleanza imperialista, ogni alleanza volta a consolidare lo sfruttamento del mondo da parte del proprio capitale, porta con sé una serie di contraddizioni derivanti dagli interessi particolari di ciascun paese e di ciascun capitale. Pertanto, ogni alleanza imperialista è temporanea, mentre l'appartenenza di un determinato Paese a tale alleanza non implica la subordinazione o l'occupazione nazionale, ma piuttosto il modo in cui il capitale di ciascun Paese cerca di trarre vantaggio.

- La richiesta di adesione alla NATO da parte di Svezia e Finlandia non è dovuta al fatto che sono state ingannate, che i nostri politici sono stati comprati da potenze straniere o che sono dei cagnolini. Agiscono nell'interesse del proprio capitale. Questo è per loro necessario, perché le contraddizioni internazionali si sono intensificate e la necessità di garantire gli interessi globali del capitale svedese e finlandese è aumentata. Tuttavia, non possono riuscirci da soli, ma devono cercare la cooperazione per raggiungere i loro obiettivi.

- Tutto ciò comporta rischi significativi non solo per i lavoratori finlandesi e svedesi, ma per i lavoratori di tutto il mondo, dato che l'adesione di entrambi i Paesi significherà un'ulteriore escalation e un ulteriore inasprimento delle contraddizioni che caratterizzano il sistema capitalistico. La guerra imperialista si avvicina alle nostre porte e il capitale svedese si avvicina alla guerra.

Sulla base della nostra analisi, che qui possiamo solo riassumere, dobbiamo trarre alcune conclusioni sulla politica da portare avanti contro la NATO e contro l'imperialismo:

- La nostra lotta contro la NATO non può esser condotta senza principi e non può basarsi sulla massima unità possibile con altri attori politici, perché ciò significherebbe l'accettazione di posizioni che in vario modo si schierano a favore del capitale del proprio paese o del capitale straniero. Un movimento contro la NATO deve basarsi sulla consapevolezza che la classe operaia non ha nulla da guadagnare alleandosi con il capitale di qualsiasi paese e che un vero movimento contro la NATO deve basarsi su una posizione anticapitalista e antimperialista.

- Non possiamo accettare gli slogan sulla neutralità, perché questi diventano inevitabilmente illusori quando sono slegati dalla realtà capitalistica. La neutralità, così come l'abbiamo sperimentata in passato, non può ritornare perché esisteva in un periodo storico specifico, in cui la linea di lotta tracciata era tra socialismo e capitalismo. Non è più così, ed è per questo che uno slogan che sostiene la neutralità diventa anche uno slogan che sottintende la possibilità della pace nel capitalismo. Questa possibilità non esiste, perché il capitale di ogni Paese deve costantemente espandersi oltre i confini del proprio Paese; non c'è la possibilità di dire "basta", di fermarsi e di accontentarsi della propria attuale posizione all'interno del sistema imperialista. Ecco perché lo slogan della neutralità è un'illusione, semplicemente non è possibile.

- Non possiamo condurre una lotta contro la NATO sulla base del concetto della perdita della sovranità nazionale. È la nostra stessa borghesia nazionale che, in base ai propri interessi, sceglie di aderire alla NATO; non si tratta di un'occupazione o di un attacco da parte di una potenza straniera, ma della borghesia svedese che agisce per i propri interessi. Non si tratta quindi della perdita della sovranità nazionale, ma dell'adesione del nostro Paese a un'alleanza imperialista. Affermare che si sta perdendo la sovranità nazionale significa aprire la strada a dare priorità agli antagonismi nazionali rispetto a quelli sociali. In breve, si antepone la lotta nazionale alla lotta di classe.

La nostra lotta contro la NATO deve essere fondamentalmente anticapitalista. Ciò significa che:

- ... essa deve essere innanzitutto collegata allo sviluppo del funzionamento del capitalismo-imperialismo, che il sistema capitalista non può essere relegato ad una questione secondaria e che la questione dell'adesione NATO non può essere separata dal suo contesto essenziale e posta nel vuoto.

- ... non possiamo far parte di coalizioni in cui siamo costretti ad accettare e sostenere slogan politici che nascondono la realtà anziché di rivelarla, che creano illusioni anziché dissiparle.

- ... deve rivelare che il capitalismo genera il conflitto e che la guerra sotto il capitalismo è inevitabile e che le alleanze come la NATO sono un prodotto del capitalismo, oltre ad essere inevitabili sotto il capitalismo - gli Stati capitalisti formeranno sempre alleanze tra loro nella loro lotta per la supremazia.

- ... deve mostrare che l'unica soluzione possibile è il socialismo, un sistema sociale completamente nuovo in cui il profitto non è più la forza trainante, ma è la pianificazione razionale basata sui bisogni umani a guidare lo sviluppo - il socialismo è l'unica soluzione alla barbarie che è il capitalismo.

Sulla base di questi principi sviluppiamo la nostra opposizione e la nostra lotta contro la NATO. Il Partito Comunista di Svezia (SKP) dice quindi no alla NATO e all'imperialismo e condanna ogni azione che l'imperialismo svedese intraprende per garantire la difesa dei propri interessi nel mondo, a spese di tutti i popoli del mondo.


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