www.resistenze.org - popoli resistenti - tunisia - 17-01-11 - n. 347

da www.lernesto.it:80/index.aspx?m=77&f=2&IDArticolo=20078
Traduzione di l'Ernesto online da solidarite-internationale-pcf.over-blog.net/ del 17/01/2011
 
Dopo la fuga di Ben Ali
 
Dichiarazione del Movimento Ettajdid
 
Ettajdid (già Partito Comunista Tunisino) esige l'apertura di una fase che “rompa definitivamente con le basi del vecchio regime dispotico e corrotto”
 
L'evento storico che è stato annunciato è il risultato diretto delle lotte eroiche del popolo tunisino e delle sue forze democratiche, in particolare dei sacrifici straordinari della sua gioventù nel corso degli ultimi movimenti sociali e dei martiri che sono morti perché il nostro popolo possa recuperare la libertà e la sua dignità e difendere i suoi diritti.
 
Il movimento Ettajdid ritiene che la missione in questa nuova fase consista nel:
- realizzare la rottura definitiva con le basi del vecchio regime dispotico e con il sistema politico corrotto che è stato imposto al nostro paese con la complicità di apparati polizieschi onnipotenti e dell'ex partito al potere,
- perseguire i responsabili dei crimini che hanno inflitto morte e ferite a cittadini innocenti,
- perseguire tutti coloro che sono implicati in vicende di corruzione, di tangenti, di arricchimenti illeciti, della predazione di beni pubblici o privati.
 
A questo scopo, Mohamed Ghannouchi deve concordare con i componenti dell'opposizione politica reale, l'Unione Tunisina del Lavoro e le organizzazioni indipendenti della società civile in vista della costituzione di un Alto Comitato che goda di tutte le prerogative necessarie per dirigere il processo di riforma politica e il cambiamento democratico:
- l'abrogazione di tutte le leggi liberticide in vigore,
- l'avvio della revisione radicale del Codice elettorale,
- l'affidamento ad una Commissione nazionale indipendente dell'organizzazione e della supervisione di elezioni legislative e presidenziali anticipate, allo scopo di garantire trasparenza e credibilità.
 
Rivolgiamo un pressante appello all'eroico popolo tunisino, alla sua gioventù consapevole e a tutte le forze vive a mantenere la più grande vigilanza affinché, tutti insieme, siamo in grado di impedire ogni atto di furto e saccheggio e ogni tentativo di ritorno indietro e di diversione dei frutti della lotta del popolo e dei suoi sacrifici.
 
Viva la Tunisia libera, indipendente, combattente per una vita degna, per la democrazia e per la giustizia sociale!
 
Tunisi, 14 gennaio 2011
Per il Movimento Ettajdid, il Primo Segretario Ahmed Brahim
 

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