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Manifestazione di massa a Istanbul

Partito Comunista, Turchia (KP) | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

10/09/2016

Il meeting del popolo a Kartal ha sfidato il cosiddetto "consenso nazionale": "Non ci piegheremo al fondamentalismo religioso, l'imperialismo e i colpi di stato!"

Il 4 settembre, migliaia di persone hanno manifestato in Piazza Kartal ad Istanbul affermando che: "Non ci piegheremo al fondamentalismo religioso, all'imperialismo ed ai colpi di stato". Il meeting si è realizzato a seguito di un appello di eminenti intellettuali, leader sindacali e politici come risposta al "consenso nazionale" condotto dal governo del AKP contro il tentativo di colpo di stato del 15 luglio. Gli organizzatori, nel loro manifesto del 4 settembre avevano elaborato un elenco di richieste che comprendeva il perseguimento di tutte le sette religiose e culti, oltre al movimento di Gülen, riconosciuto come la mente maestra dietro il tentativo di colpo di stato. Il manifesto ha denunciato la NATO e l'UE come agenti imperialisti che trascinano la Turchia al disastro e ha condannato il governo AKP come principale alleato di tutti questi attori. Il Partito Comunista, Turchia, ha stimolato questa iniziativa favorendo il manifesto politico.

L'appello all'incontro, pubblicato a metà agosto, ha ricevuto la massiccia adesione da parte di quella popolazione di tendenze politiche diverse dal AKP che ha iniziato ad usare il suo potere per eliminare l'opposizione, mentre il principale partito di opposizione socialdemocratica si è unito all'appello del consenso nazionale. Molti giornalisti, artisti, rappresentanti di organizzazioni sociali, tra cui i leader dei sindacati del settore metallurgico, edile e il sindacato dei giudici hanno aderito all'appello del 4 settembre.

Il Partito Comunista, Turchia, ha organizzato numerosi incontri locali in tutta la Turchia per mobilitare le persone per l'incontro a Kartal. Infine, domenica scorsa (4 settembre, ndt) in piazza Kartal ha avuto luogo la manifestazione nonostante lo stato d'emergenza dichiarato dal governo. Tra la folla che portava bandierine con la scritta "Non ci piegheremo", c'erano manifesti di gruppi ultras di calcio di sinistra e striscioni di resistenza operaia.

Kemal Okyyan, Primo Segretario del CC del Partito Comunista, Turchia, è apparso con una t-shirt di Che Guevara, facendo riferimento alle parole del presidente del Parlamento turco che aveva criticato i giovani che indossano gadget di Che Guevara trascurando gli "eroi nazionali" e aveva chiamato Guevara un "bandito". Okuyan ha elencato i nomi degli eroi rivoluzionari del popolo nella storia turca oltre all'internazionale Guevara, ricordando l'onorevole eredità della lotta dei popoli.

Nel suo discorso, Okuyan ha affermato: "Noi siamo contro il tentativo di golpe, ma siamo anche contro l'opportunismo del AKP relativo a questo tentativo di golpe. Siamo obbligati a scegliere tra Erdogan e Fethullah Gülen? Contro il cosiddetto "consenso nazionale" made in Yenikapı nel meeting di qualche settimana fa, noi chiamiamo al "consenso di Kartal" rifiutando il potere filo-imperialista, i fondamentalisti religiosi e i nemici dei lavoratori". Okuyan ha proseguito sottolineando che "non ci può esser nessuna lotta contro il fondamentalismo e l'imperialismo degli Stati Uniti se non c'è la lotta contro la classe capitalista che conserva l'egemonia in ogni periodo e contro questo sistema".

Il meeting è stato rinvigorito con le poesie del poeta di spicco Nihat Behram che ha partecipato al meeting. Anche l'attore Levent Üzümcü e il giornalista Enver Aysever hanno parlato alla folla. Mentre Üzümcü ha sottolineato che nessuno può liberare il popolo se non sé stesso, Aysever ha ricordato il potenziale progressista che il popolo aveva mostrato durante la rivolta di Gezi Park nel giugno 2013. Alla riunione hanno partecipato anche i genitori di Berkin Elvan, ragazzo di 15 anni, ucciso dalla polizia durante la rivolta in cui scesero in strada migliaia di persone. Anche la scrittrice Serpil Güvenç ha fatto un discorso raccontando la necessità della lotta di classe per vincere gli imperialisti e i reazionari portando al potere politico gli operai. Dopo il concerto realizzato dai musicisti rock Nejat Yavaşoğlulları e Akın Eldes, il meeting si è concluso con un corteo nel quale la folla scandiva lo slogan "Non ci piegheremo!".

Kartal è diventata la principale arena in cui le masse si sono incontrare dopo il tentativo di golpe che è stato seguito dalle manifestazioni di piazza filo-AKP. E' stato inoltre molto importante il tempismo poichè l'incontro ha avuto luogo poco dopo l'inizio delle operazioni militari del AKP in Siria e il decreto legge che caccia decine di migliaia di funzionari pubblici con la scusa del tentativo di golpe. Il meeting ha rappresentato l'apertura del fronte della classe operaia contro la cosiddetta politica del "consenso nazionale" sostenuta da forze imperialiste e fondamentaliste.

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