www.resistenze.org - popoli resistenti - turchia - 23-04-18 - n. 670

Questo ordine sociale verrà abbattuto. Il popolo ha un'alternativa

Partito comunista della Turchia | tkp.org.tr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

19/04/2018

La Turchia sta vivendo uno stallo politico che vincola sia il partito di governo che i partiti di opposizione. Questo ingorgo non può essere sciolto con elezioni anticipate come suggerito da Erdogan e dal suo socio Bahceli. Perché alla radice di questa empasse, c'è un'economia turca che si è quasi arrestata; c'è una politica estera turca che si agita irrequieta nel mondo imperialista; ci sono ricette politiche interne che non riescono ad andare alla radice del problema, ma armeggiano con soluzioni false; c'è il fatto che le grandi masse sono condannate alla disperazione e all'impotenza; c'è questo ordine sociale che crea persistentemente povertà, disoccupazione, ingiustizia e tirannia.

Questo ordine sociale deve essere rovesciato. Un'elezione anticipata non può né soddisfare, né superare questa necessità.

Il Partito comunista della Turchia agirà in base a questa vitale esigenza e sottolineerà con tenacia che l'attuale sistema di sfruttamento ha raggiunto la fine del suo cammino. Il TKP rappresenterà l'unica vera scelta per il nostro popolo, l'unica via d'uscita da questa oscurità, con l'alternativa del "comunismo" in quanto ordine sociale concreto e tangibile.

Questo è l'unico modo per la Turchia di sbarazzarsi di questo triste stato di cose. Questo è l'unico modo per la Turchia di chiudere le porte a soluzioni false e vuote promesse. Questa la risposta delle masse lavoratrici alla lunga tirannia di Erdogan e dell'AKP, durata più che abbastanza.

Il Partito Comunista della Turchia è il rappresentante politico di questa soluzione e farà del suo meglio per rafforzare, organizzare, dare testa e gambe a questa alternativa durante il periodo elettorale. Il nostro Partito soddisfa i requisiti di ammissibilità. Se il Consiglio elettorale supremo, che ha reso il sistema elettorale, già ingiusto, incline a ogni sorta di frode con le sue strane e illegittime decisioni che lo rendono un campo di gioco del Partito al governo, insiste nel perseguire l'obiettivo di tagliare fuori il TKP dalle elezioni, nessuno si aspetti che il TKP si mostri umile e si faccia da parte.

Nessuno ha il potere di imbavagliare la voce del socialismo nelle elezioni del 24 luglio. Il TKP non permetterà che le masse lavoratrici rimangano senza una scelta nelle elezioni parlamentari.

Le elezioni presidenziali che si terranno nello stesso giorno non sono nient'altro che un grosso attacco al diritto di voto attivo e passivo delle persone. Non può nemmeno considerarsi una elezione. Inoltre, occorre tenere presente che il nostro popolo ha respinto tutte le norme riguardanti la presidenza nel referendum di circa un anno fa. Il 24 giugno, il Partito al governo vuole completare il processo avviato con un voto evidentemente fraudolento.

Il TKP ripete quello che ha detto un anno fa sulle elezioni presidenziali: un processo che sostituisce la discussione sui problemi del paese e le relative soluzioni con una discussione su alcuni personaggi. La Turchia può e sarà liberata dalla volontà e dalla costanza delle persone per un cambiamento di questo ordine sociale, non dall'arbitrio di questa o quella persona. Il TKP lavorerà per organizzare la volontà delle persone nelle elezioni presidenziali.

Abbiamo tra le nostre mani l'ancora di salvezza.

L'unica forza in grado di distruggere i meccanismi che impongono lo stallo sul nostro paese a brandelli è la classe lavoratrice turca.

Le persone devono sollevarsi e mostrare questo potere nelle prossime manifestazioni del 1° Maggio. In quanto giorno in cui la classe lavoratrice mostra la sua grande forza in Turchia andando alle urne, questo 1° Maggio è più importante che mai. Il 1° Maggio, i lavoratori devono scendere in strada per chiedere il cambiamento di questo ordine sociale. Coloro che scenderanno in piazza il 1° Maggio sono quelli che cambieranno il destino della Turchia. In quel giorno, gli amici e i nemici dovranno vedere chi è il vero padrone del paese. Il TKP chiede al nostro popolo di attribuire speranza alle mobilitazioni del 1° Maggio e insieme al Partito.

Il Partito Comunista della Turchia è il partito della classe operaia, non quello dei parassiti che derubano il paese. L'ordine costituito dei magnati infligge solo povertà, disoccupazione, ingiustizia e tirannia sul nostro popolo. E nient'altro arriverà mai a meno che questo ordine sociale non venga abbattuto.

Questo ordine può essere rovesciato. La Turchia può diventare un paese illuminato, un paese libero ed equo, dove la povertà e la disoccupazione, l'ingiustizia e la tirannia finiscano, purché il popolo insorga, purché si escluda di trovare una soluzione all'interno di questo ordine, purché le persone si organizzino per cambiare questo ordine.

Il Partito comunista della Turchia promuoverà questa volontà nelle prossime elezioni.
Il TKP chiede al nostro popolo di organizzare questa volontà insieme al Partito.

Il Comitato Centrale del Partito Comunista della Turchia




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