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Si prepara una grande tempesta, non abbiamo tempo da perdere

Partito Comunista di Turchia (TKP) | tkp.org.tr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

10/02/2023

Il Segretario Generale del TKP, Kemal Okuyan, fa un bilancio del disastro nella regione del terremoto

A BIG STORM IS BREWING, WE HAVE NO TIME TO LOSE

L'oscurantismo dell'AKP e l'economia di mercato basata sullo sfruttamento e sul saccheggio sono costate la vita a decine di migliaia di nostri cittadini e hanno lasciato milioni di persone senza un tetto. È una situazione terribile, inaccettabile e rivoltante. C'è di più. La Turchia si trova completamente esposta a una nuova operazione del capitale nazionale e straniero e dei centri imperialisti.

Oggi il numero ufficiale di concittadini morti nel terremoto aumenta di ora in ora. Non stiamo parlando di numeri, ma di persone. Dobbiamo porci subito questa domanda. Perché queste persone sono morte? Se a questa domanda risponderemo: "a causa del terremoto", siamo condannati a vivere sempre lo stesso disastro. L'economia di mercato, questo sistema avido chiamato "privato" e il conservatorismo hanno ucciso la nostra gente. È chiarissimo.

Ora gli autori del massacro pianificano un nuovo attacco.

La classe capitalista ha già iniziato a calcolare come trasformare le rovine del terremoto in profitto. La rapida rivalutazione di alcune aziende in borsa è la prova di quanto sia pronto il fiuto dei capitalisti per il profitto. I monopoli nazionali e stranieri hanno già iniziato a preparare progetti per investimenti in infrastrutture, costruzione di nuove città e così via.

Se da un lato i Paesi imperialisti hanno agito in linea con gli interessi dei propri monopoli, dall'altro non hanno perso tempo ad aumentare la propria influenza sulla Turchia. Lo spettacolo più eclatante della vergogna imperialista è l'invio di una portaerei in Turchia da parte degli Stati Uniti, con finalità più subdole e segrete di quelle che sembrano.

Infine, le organizzazioni religiose usano tutti i mezzi forniti dallo Stato per allontanare ulteriormente i nostri cittadini dalla scienza e dalla ragione, come se non avessero giocato un ruolo importante in questo collasso, usano tutte le opportunità dello Stato per trarre vantaggio.

La coalizione che ha portato l'AKP al governo è di nuovo in movimento. Il capitale locale e internazionale, i centri imperialisti e il conservatorismo locale sfruttano il terremoto per impadronirsi completamente della Turchia.

Eppure, in questo momento, tutto lo smalto del governo dell'AKP, che ha perseguito politiche avide, emulando l'Impero Ottomano, si è consumato e l'immagine di impotenza in cui è caduto il nostro Paese scuote anche Erdoğan.

La Turchia che non dispone di servizi pubblici per attuare politiche sociali essenziali, necessariamente stanzierà risorse per saziare le esigenze di profitto del settore privato. In questo senso, la Turchia si è trasformata in un terreno di caccia per i potenti Paesi imperialisti, soprattutto per la Germania, gli Stati Uniti e l'Inghilterra.

Sappiamo che anche nell'AKP è iniziato un dibattito interno su questo tema. O aumenteranno il carico sul nostro popolo per mantenere la fiducia, o si arrenderanno completamente [al capitale straniero, ndt] e anche in questo caso attaccheranno di il nostro popolo, proprio come nel terremoto del 1999. In sintesi, in entrambi i casi, un periodo molto duro e buio attende il nostro popolo lavoratore. La sicurezza del nostro Paese e del nostro popolo è seriamente minacciata, non possiamo tacerlo.

Tuttavia, c'è un'altra possibilità. La Turchia è uscita dal terremoto imparando alcune cose. Ciò che abbiamo imparato non è solo la solidarietà. Sapevamo che la mancanza di pianificazione e il dominio dell'economia di mercato erano un grave disastro, ora milioni di persone lo hanno constatato direttamente. Coloro che vivono nell'area del terremoto e coloro che offrono solidarietà da altre regioni sono testimoni di ciò che il TKP intende per "popolo organizzato". Il TKP in questo periodo viene guardato con attenzione, e il motivo è ovvio: siamo organizzati, crediamo nella scienza, siamo contro l'economia di mercato, agiamo secondo il principio della pianificazione.

La Turchia dovrebbe fare una contromossa abbracciando questi valori altissimi ed esigere al più presto il governo del Paese. Non abbiamo tempo da perdere.

Kemal Okuyan
Segretario generale del TKP


Appello del PC di Turchia

Partito Comunista di Turchia (TKP) | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

13/02/2023

Il nostro dolore è grande. Abbiamo perso parenti, persone care, vite, quartieri, villaggi, città. Le difficoltà vissute dalle persone colpite dal terremoto continuano ad aumentare.

La solidarietà nelle sue varie declinazioni non deve interrompersi, continuerà e noi proseguiremo il nostro impegno.

Certamente riusciremo a risollevarci dal pesante fardello caduto su di noi. Le risorse umane e materiali della Turchia sono sufficienti per superare queste difficoltà. A patto che si abbia una buona consapevolezza di ciò che si deve affrontare.

Questo ultimo terremoto con la sua devastazione ha dimostrato per l'ennesima volta una chiara verità: la Turchia è distrutta da politiche orientate al mercato e al settore privato e da sette o organizzazioni religiose.

A questo si aggiungono le ripetute operazioni dei Paesi imperialisti, che vedono nella Turchia un terreno di gioco redditizio.

Per anni abbiamo detto che questo Paese aveva bisogno di proprietà collettiva, laicità e patriottismo. Ora lo diciamo molto chiaramente:

La Turchia deve liberarsi al più presto dell'ordine attuale e passare a un'economia pianificata dallo Stato, ristabilire la laicità e diventare un Paese indipendente e sovrano.

Sì, si tratta di cambiare l'ordine sociale, di fare una rivoluzione. Tuttavia, stiamo parlando di un'esigenza reale e improcrastinabile.

Non è forse giunto il momento?

È necessaria una grande trasformazione anche per sanare le profonde ferite del terremoto, per rimuovere le macerie dalle città distrutte e dare ai nostri concittadini un alloggio sano e sicuro al più presto. Altrimenti, la Turchia si trasformerà in un terreno di caccia per i monopoli nazionali e stranieri, che guardano avidamente alle rovine del terremoto e pregustano i profitti.

Purtroppo in questo Paese ci sono persone egoiste, bigotte e immorali. Ma la grande maggioranza, nel terremoto, ha dimostrato profonda umanità e ha condiviso tutto ciò di cui dispone solidariamente. Questa è una grande opportunità per la Turchia.

Liberiamoci del virus che azzanna il nostro Paese.

Appello del TKP:

Se avete fiducia e abbracciate le parole, le opere e il comportamento del TKP, dateci forza e unitevi al partito. Rafforzate la volontà del TKP di fondare una nuova Turchia.

Se non siete comunisti, ma volete dire "basta" ai padroni che hanno rovinato il Paese, "basta" ai culti e alle sette che sfruttano le credenze religiose della gente, "basta" all'imperialismo e intendete salvare la Turchia dalla loro morsa, venite a cercare un percorso comune con il TKP, ascoltiamoci, uniamo le forze.

Solleveremo la Turchia. Governeremo la Turchia sulla base dell'uguaglianza, risaneremo la sua economia, ne faremo un paese illuminato e indipendente e rivitalizzeremo l'idea della Repubblica.

Siamo pronti e determinati a fare la nostra parte.
Abbandoniamo subito le lotte per cause minori, agiamo con la volontà e la convinzione di fondare un nuovo Paese.

Partito Comunista di Turchia (TKP)


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