Partito Comunista di Turchia | tkp.org.tr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
05/04/2025
Il Comitato Centrale del Partito Comunista di Turchia (TKP) ha rilasciato una dichiarazione in merito ai recenti sviluppi politici nel paese e al boicottaggio dei consumi da parte dell'opposizione, praticato per un giorno la scorsa settimana.
Nel comunicato, il TKP ha anche risposto a una recente osservazione di un funzionario dell'AKP che ha detto ai manifestanti: "Vi inginocchierete". Il TKP ha dichiarato: "Non ci inginocchieremo davanti al governo", aggiungendo: "Ci inginocchieremo davanti agli eroi della Guerra d'Indipendenza, davanti ai lavoratori che hanno perso la vita in incidenti sul lavoro e davanti ai bambini di questo paese uccisi durante la Resistenza di Gezi".
Il TKP ha indetto tre giorni di manifestazioni, ciascuna incentrata su uno di questi temi.
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Non ci inginocchieremo al governo
Il nostro popolo, soprattutto gli studenti, sta mostrando una resistenza storica contro il tentativo del governo di usurpare il diritto di voto e di essere eletti in un processo in gran parte disorganizzato e dispersivo. Questa resistenza si esprime attraverso diversi media e forme che aiutano ampi segmenti della società ad assumere una posizione politica. Sebbene si possa dire molto su ogni forma di protesta, dalle manifestazioni pubbliche ai boicottaggi dei prodotti, è chiaro che questi mezzi e queste forme che aumentano la partecipazione creano di conseguenza un clima sociale molto significativo.
Non bisogna dimenticare che l'opposizione dei nostri cittadini di diverse tendenze ideologiche e politiche all'arbitrarietà del governo, all'oppressione intrisa di arroganza e tirannia come "La vecchia Turchia è sparita" alimenterà il senso di giustizia e la cultura dello stare a testa alta che ci serviranno molto nel prossimo periodo e anche nei momenti critici di svolta storica. Questo potere significa andare oltre il "meglio di niente" e dovrebbe essere espresso con aggettivi come "buono", "piacevole" e "benefico".
Tuttavia, le dinamiche sociali non possono rimanere sospese a lungo. Il presidente del CHP (Partito Popolare Repubblicano), principale partito di opposizione in Turchia, Özgür Özel, e la sua squadra, che attualmente svolgono o sono costretti a svolgere il ruolo più importante nell'emergere di queste reazioni, stanno agendo con la preoccupazione di mantenere le risposte in un equilibrio tale da non compromettere i negoziati con l'AKP al potere, ma che rafforzi anche la loro posizione. Ancora una volta, nei termini di lotta multiforme in corso all'interno del CHP, le tendenze dei segmenti sociali attualmente mobilitati, siano essi membri del CHP o meno, sono di notevole importanza. In breve, questo movimento sociale sta diventando significativo e viene utilizzato sia in termini di preferenze del governo AKP nei confronti del CHP, sia nella lotta all'interno dello stesso CHP.
L'unico risultato del santificare e assolutizzare l'incertezza o la diversità politica e ideologica di un movimento sociale è che i confini politici e ideologici del sistema costituito determinano quel movimento. In effetti, la glorificazione delle associazioni emotive e superficiali invece di quelle organizzative basate su un programma politico, la legittimazione della distinzione tra "buon capitale e cattivo capitale" sono alcune prove che l'immagine positiva che abbiamo sottolineato sopra, se lasciata a se stessa, si trasformerà in una resa al sistema e al suo attuale modello, il governo dell'AKP.
Tuttavia, il problema più grave del periodo che stiamo attraversando, se non si interviene, è che il conflitto di classe potrebbe essere completamente velato. In Turchia, la condizione perché un movimento sociale abbia successo e ottenga posizioni permanenti, e soprattutto apra la strada a trasformazioni rivoluzionarie che renderanno questo paese vivibile, è che sia caratterizzato da lavoratori. Con l'arresto del sindaco di Istanbul Ekrem İmamoğlu la partecipazione alle manifestazioni di giovani senza futuro, lavoratori poveri e disperati non implica un carattere di classe. Anche se non ci si aspetta che ogni protesta derivi direttamente dal conflitto capitale-lavoro, ci sono una serie di modi in cui una pratica di lotta sociale può acquisire un carattere di classe, dalla forma delle proteste agli slogan, dalle richieste agli obiettivi politici prefissati.
Il fatto che il boicottaggio dei prodotti e delle trasmissioni sia una delle forme di protesta più allarmanti per il governo, e che inoltre aiuti una fetta molto ampia della società a impegnarsi in un'azione politica, non deve indurci a sottovalutare alcune delle difficoltà di questa forma di protesta. Il boicottaggio è il metodo di lotta più scomodo per la classe lavoratrice per partecipare in modo organizzato a una reazione sociale . Dovrebbe essere noto che la classe lavoratrice ha perso il suo antico potere in Turchia per più di una ragione, ma ciò non la rende irrilevante, al contrario, la rende più vitale che mai come unica forza sociale che allevierà la pressione politica e sociale.
Incoraggiati da coloro che ritengono tale trasformazione inopportuna, le persone che non vogliono che la lotta contro l'ingiustizia e l'attacco al diritto di voto e di essere eletti si trasformino in una lotta contro il sistema di sfruttamento oggi stanno cercando di impedire a milioni di persone che si oppongono al governo dell'AKP in Turchia di mettere in discussione il dominio del grande capitale. Tuttavia, l'ultimo movimento ha scatenato la rabbia contro le disuguaglianze sociali, ha rivelato un sentimento inflessibile e intransigente contro il sistema di potere delle holding e, inoltre, ha mobilitato coloro che insistono sull'antimperialismo in un modo che la dirigenza del CHP e altri non vogliono affatto. In questo periodo in cui una motivazione, anche se implicita, è cercare una svolta, è necessario garantire che la reazione sociale unitaria contro l'AKP continui a rafforzarsi e, dall'altro verso, fare interventi coraggiosi che indirizzino queste reazioni ideologicamente e politicamente alle fondamenta dell'attuale sistema sociale in Turchia.
In questo senso, il Partito Comunista di Turchia (TKP) continuerà a rafforzare la linea di lotta che in precedenza ha riassunto con la frase di "doppia responsabilità" e rappresenterà una linea di lotta che aiuterà a mettere in discussione la supremazia del capitale, diventata quasi impercettibile nel frastuono creato dal discorso del "governo unipersonale di Erdogan".
Continuità, integrità e coerenza sono essenziali nella nostra lotta. Ogni passo che compiamo, ogni appello e dichiarazione che facciamo deve andare nella stessa direzione. Non arretreremo nemmeno di un millimetro dalla nostra linea che si basa sulla necessità del nostro popolo di posizionarsi contro lo sfruttamento capitalista e l'imperialismo, e faremo dell'obiettivo del socialismo un'opzione concreta su una base patriottica, illuminata e repubblicana della classe operaia.
Faremo tutto questo e non ci inginocchieremo davanti al governo.
Non possiamo inginocchiarci di fronte allo sfruttamento, al saccheggio e all'ingiustizia.
Non ci inginocchieremo per paura.
Non ci inchineremo né ci arrenderemo.
Ci inginocchiamo solo per rispetto della memoria dei patrioti della classe operaia, dei rivoluzionari e dei lavoratori.
Se siamo chiamati a inginocchiarci, accettiamo.
Ma ci inginocchiamo davanti a coloro che lo meritano.
Lunedì: NON CI INGINOCCHIEREMO DAVANTI AL GOVERNO. CI INGINOCCHIEREMO DINANZI AGLI EROI DELLA GUERRA D'INDIPENDENZA.
Martedì: NON CI INGINOCCHIEREMO DAVANTI AL GOVERNO. CI INGINOCCHIEREMO DINANZI AI LAVORATORI CHE HANNO PERSO LA VITA IN OMICIDI SUL LUOGO DI LAVORO.
Mercoledì: NON CI INGINOCCHIEREMO AL GOVERNO. CI INGINOCCHIEREMO DINANZI AI BAMBINI DI QUESTO PAESE UCCISI DURANTE LA RESISTENZA GEZI
Iniziamo lunedì alle 20:00 con le manifestazioni a Beşiktaş (Istanbul), Ulus (Ankara) e Alsancak (Izmir).
