L'Ucraina cerca di eliminare le già scarse conquiste residue dei lavoratori di epoca sovietica
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Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
30/11/2019
In Ucraina hanno cambiato la denominazione delle strade in nome della lotta contro la "dittatura" comunista.
Hanno rimosso le statue di Lenin e dei leader bolscevichi in nome della lotta contro la "dittatura" comunista.
Hanno cambiato i nomi delle città in nome della lotta contro la "dittatura" comunista.
Ora eliminano anche le conquiste della classe operaia sovietica con lo stesso pretesto di sempre: la lotta contro la "dittatura" comunista.
Il ministro dello Sviluppo economico, del commercio e dell'agricoltura dell'Ucraina, Timofei Milovanov, si irrita sulla sua pagina Facebook per il fatto che esista ancora una norma che esige la distribuzione gratuita del latte per i lavoratori con occupazioni dure o gravose, una norma introdotta da Lenin nel 1918.
"In Ucraina, un paese europeo moderno del XXI secolo, una legge introdotta nel 1918 da Vladimir Lenin resta in vigore", scrive Milovanov con orrore. "È il diritto sovietico al latte quando le condizioni di lavoro sono difficili".
Prima Lenin, a capo del governo sovietico, ordinò che il latte fosse consegnato gratuitamente agli operai di una fabbrica che, all'inizio della rivoluzione, soffriva di scarsità alimentari. Un anno dopo la norma venne estesa a molte imprese industriali per rafforzare la salute dei lavoratori.
"Sono passati più di 100 anni, ma il comunismo è ancora nel nostro Codice del lavoro", aggiunge il ministro ucraino su Facebook. "Per legge, ogni lavoratore deve ricevere mezzo litro di latte al giorno. Se una mucca, ad esempio, dà 20 litri al giorno, occorrono 2,5 mucche ogni 100 lavoratori. I vantaggi di questo rinforzo del latte sono discutibili", afferma il ministro.
Nei commenti, i lettori sono indignati da Milovanov perché attacca un diritto che fino ad ora era considerato "sacro" e ricorda ciò che ha fatto la Thatcher con i minatori inglesi a metà degli anni ottanta.
L'articolo 222 del Codice del lavoro russo mantiene il diritto dei tempi sovietici, che impone alle imprese di consegnare mezzo litro di latte ai loro lavoratori.
Nel 2009, la norma è divenuta un po' più flessibile: con il consenso scritto del lavoratore, il latte può essere sostituito da un premio pari al prezzo di mezzo litro di latte al giorno, oppure il latte può essere sostituito da prodotti a base di carne, se le sostanze tossiche rilasciate dalla produzione non sono smaltite in modo soddisfacente con il latte, secondo il Ministero della Salute.