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Il Partito Comunista dei Lavoratori Ungherese denuncia l’atto vandalico compiuto contro la tomba di Janos Kadar
 
Partito Comunista dei Lavoratori Ungherese
 
3 maggio 2007
 
Ieri, 2 maggio, la tomba di Janos Kadar ex segretario generale del Partito Socialista Operaio Ungherese è stata oggetto di un atto vandalico. La copertura di marmo è stata rimossa, la tomba è stata aperta e, secondo le informazioni della polizia, la maggior parte delle sue spoglie è stata trafugata. Una scritta in cui si può leggere “un assassino e traditore non può riposare in terra sacra” è stata rinvenuta nei pressi.
 
Il Partito Comunista dei Lavoratori Ungherese esprime la sua protesta contro l’atto vandalico, e condanna tutti coloro che lo hanno commesso o appoggiato.
 
Il Partito Comunista dei Lavoratori Ungherese dichiara: ci aspettiamo che il governo ungherese condanni questa azione, che gli organi di sicurezza dello Stato e la polizia trovino i vandali.
 
Il Partito Comunista dei Lavoratori Ungherese chiede a tutti i partiti parlamentari ed extra-parlamentari e alle forze politiche di condannare la profanazione della tomba di Kadar, indipendentemente da come essi giudicano il ruolo che egli ha avuto nella storia.
 
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Janos Kadar è stato il leader del Partito Socialista Operaio Ungherese dal 1956 al 1989. Il periodo più florido della storia ungherese del 20° secolo è legato al suo nome. Dopo la distruzione del socialismo nel 1990, pesanti attacchi ideologici sono cominciati contro la sua persona, e contro il socialismo ungherese più in generale. Malgrado queste campagne anti-Kadar, qualche tempo fa Kadar è stato giudicato la personalità più popolare della storia ungherese del 20° secolo. I libri sulla sua vita sono dei bestsellers.
 
Il Partito Socialista Ungherese e il suo attuale primo ministro dell’Ungheria hanno condannato Janos Kadar al loro recente congresso.
 
Traduzione dall’inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare