www.resistenze.org - popoli resistenti - ungheria - 13-07-09 - n. 282

da Partito Comunista dei Lavoratori Ungherese (HCWP) - www.munkaspart.hu - in www.solidnet.org
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
 
Risultati delle elezioni per il Parlamento Europeo del 7 giugno 2009 e i compiti del Partito Comunista dei Lavoratori Ungherese (HCWP)
 
Risoluzione del Comitato Centrale del HCWP (estratto)
 
07/07/2009
 
1. Le elezioni hanno mostrato quanto il popolo sia insoddisfatto della situazione attuale. I lavoratori sono delusi dei partiti al Parlamento: ciò spiega la scarsa affluenza al voto (solo il 36,29%).
 
Mette in luce anche quanto le persone siano insoddisfatte del governo social-liberale. Ecco perché la grave sconfitta del MSZP (Partito Socialista Ungherese) e la vittoria del FIDESZ (Unione Civica Ungherese - Alleanza dei Giovani Democratici) erano attese. La lotta si riduce allo scontro tra i due partiti della classe capitalista ungherese. La classe operaia non può aspettarsi un significativo miglioramento della sua condizione dall'avvicendamento dell'uno o dell'altro partito capitalista; ma solo dall'ascesa in Parlamento del Partito comunista ungherese e il condizionamento da parte dei lavoratori nella distribuzione della ricchezza del paese.
 
Il Comitato Centrale ungherese sottolinea che le forze capitaliste, in particolare MSZP e SZDSZ (Alleanza dei Liberi Democratici), sono responsabili del progresso dell'ultra destra Jobbik (Movimento per una Ungheria migliore). Durante il loro governo le condizioni sono andate così deteriorandosi che il popolo si è fatto ricettivo verso idee estremiste – antisemite e xenofobe, verso gli zingari per esempio – propagandate diffusamente dai mezzi di informazione a cui Jobbik ha facile accesso.
 
Il Comitato Centrale ritiene che le parole d'ordine anticapitaliste adottate da Jobbik, mutuate dal programma comunista, abbiano avuto un ruolo nel suo successo. Ma si tratta di un falso; l'anticapitalismo di Jobbik è falso ed ha fini meramente propagandistici. Non lottano contro il capitalismo, si limitano a immaginare un altro tipo di capitalismo. L'unica vera forza anticapitalista in Ungheria è nel Partito Comunista dei Lavoratori Ungherese.
 
2. Non abbiamo eletto nessun parlamentare europeo: ma questa, considerando lo sbarramento al 5%, l'oscuramento mediatico e le difficoltà finanziarie, non ritenevamo fosse una possibilità realizzabile. L'obiettivo della nostra campagna elettorale era quello di promuovere il partito, trovare nuovi militanti ed elettori. Da questo punto di vista, abbiamo rispettato il nostro compito.
 
3. Rispetto alle elezioni del Parlamento Europeo nel 2004 abbiamo ottenuto un risultato peggiore. E' vero, ma nel frattempo c'è stata la crisi del partito nel 2005-2006. Abbiamo perso una parte dei nostri iscritti e militanti. Le organizzazioni locali in varie regioni hanno chiuso. Abbiamo perso il sostegno statale, la maggior parte delle sedi, il partito è entrato in uno stato finanziaria pietoso. Nelle politiche del 2006 abbiamo conseguito il peggior risultato elettorale dei nostri 20 anni di storia. Abbiamo anche perso praticamente tutte le posizioni nelle elezioni amministrative.
 
Ecco perché riteniamo che il 2006 sia l'anno spartiacque. Rispetto al 2006 abbiamo compiuto dei progressi. Il HCWP ha ottenuto 27.818 voti (0,96%). In termini percentuali è il doppio rispetto alle politiche del 2006, quando ottenemmo lo 0,41%, ed è maggiore anche in termini assoluti (nel 2006 gli elettori furono 22 mila, con il 65% di partecipazione al voto). Il partito ha inoltre ricevuto più voti che preferenze, per la prima volta in molti anni. Ognuno di questi fatti è indice che il HCWP è riuscito ad uscire dalla sua profonda crisi e si avvia alla crescita.
 
Che cosa significa? Siamo sopravvissuti, senza l'aiuto di nessuno. I risultati sono frutto della mobilitazione delle nostre forze. Abbiamo ristrutturato la nostra organizzazione a Baranya, Bács-Kiskun, Heves e stiamo lavorando anche in altre regioni. Pubblichiamo il nostro settimanale, A Szabadság, e abbiamo organizzato un sistema di distribuzione.. Dal 2006 il partito trae il suo sostegno economico attraverso l'autofinanziamento. Siamo una forza molto modesta, povera, ma vitale. La gioventù si è affacciata nell'organizzazione, ha preso forza ed è significativamente presente all'attività di partito. Abbiamo intrapreso molte nuove iniziative: abbiamo preso parte alle azioni per il referendum del 2008; abbiamo preso parte nella difesa dell'ospedale di Eger, delle linee locali delle ferrovie ungheresi; abbiamo iniziato ad organizzare azioni di fronte alle fabbriche: la Hankook, la Suzuki, la Tungsram. Il presidente del nostro partito ha visitato tutti i capoluoghi di regione. Una grande ma sopportabile mole di lavoro è stata necessaria per preparare i numerosi tour presidenziali. Cosa abbiamo ottenuto in cambio? Abbiamo raggiunto luoghi che non avremmo altrimenti visitato; siamo stati ospitati nei media locali, incontrato persone, abbiamo dato sostanza al nostro lavoro.
 
Le regole del gioco del capitalismo non ci favoriscono, ci allontanano dai media. Inoltre non abbiamo soldi. Le persone hanno compiuto un passo verso di noi, ma sono ancora incerte. Molte di loro temono che siamo deboli, credono alla propaganda capitalista del voto inutile se dato ai piccoli partiti.
 
3. Il Comitato Centrale ritiene necessario per il HCWP proseguire il suo programma: mettere a nudo il sistema capitalista, spiegare alle masse lavoratrici che, se vogliono risolvere i loro problemi, il capitalismo deve essere abbattuto e una nuova società, il socialismo deve essere costruito.
 
Il Comitato Centrale ritiene che il Partito Comunista dei Lavoratori Ungherese debba combattere in modo più radicale, duro e determinato contro il capitalismo nell'interesse dei lavoratori. L'anticapitalismo radicale può portare il partito al successo.
 
Budapest, 13 giugno 2009
 
Il Comitato Centrale del Partito Comunista dei Lavoratori Ungherese