Avana. 3 Giugno 2004 Granma Internacional Cubaweb
Il video del nordamericano decapitato in Iraq fu un montaggio della CIA
Manuel FREYTAS
Dettagli su come è stata montata l'operazione in Internet per diffonderlo, le
diverse anomalie che provano la frode e le incoerenze dei suoi autori
Il video con la messa in scena della decapitazione di Nicholas Berg, un
cittadino statunitense da parte di un gruppo islamico, è stata diffusa
originalmente dalle catene televisive Fox News, CNN e BBC, nordamericane le prime
due, ed inglese la terza.
Il documento è uscito il 12 maggio, e naturalmente ha ottenuto un notevole
impatto mediatico a livello mondiale.
Il giorno dopo la sua “autenticità” è stata confermata dalla CIA, che, inoltre,
ha segnalato che l'autore della decapitazione era il “terrorista” giordano Abu
Moussab Zarkaui.
L'esistenza di questo video - secondo varie fonti – è stata resa pubblica dai
corrispondenti dell'agenzia di stampa Reuters, a Dubai, il 12 maggio scorso.
Le catene Fox, CNN e BBC presero, un'ora più tardi, le immagini dal sito Web
http://www.al - ansar.biz /, e cominciarono la sua diffusione in tutto il
pianeta. Misteriosamente, dopo che le sue immagini erano già state utilizzate
da quelle catene, il video è “sparito” dal server in cui si trovava. Questa
situazione fece sì che il monopolio della diffusione del video rimanesse
centralizzato in Fox News, CNN e BBC, considerate dagli esperti come
tradizionali centrali mediatiche della CIA.
Il sito Internet dove originalmente si trovava il video era di una società
ubicata in Malesia, che lo ha ritirato dal sito Internet sicché quel video ora
non c’è più. Il dominio, cioè la proprietà dell’indirizzo Internet, apparteneva
all'Arab Press House, una società di stampa con sede a Londra e senza vincolo
alcuno con gli islamisti.
LA FALSIFICAZIONE
In seguito, nel sito Web arabo La Voce di Aztlan, http://www.aztlan.net/berg
abughraibvideo.htm, sono stati pubblicati studi e prove che hanno dimostrato,
attraverso un'analisi delle riprese in cui il video esibisce la decapitazione
di Nicholas Berg, che si tratta di una falsificazione.
I responsabili della Voce di Aztlan sostengono che il video è stato analizzato
da centinaia di esperti in trucco cinematografico, medici, e vari specialisti,
che dopo averlo studiato sono giunti alla conclusione che si tratta di un
montaggio. Sostengono che il website http://www.al-ansar.biz fu chiuso non
appena le grandi catene informative già citate cominciarono a diffondere il
video in tutto il pianeta.
Col video completo si potevano, infatti, provare con più precisione alcuni
anomalie che risultavano a prima vista evidenti, dati che sono poi stati
confermati con più precisione quando è stata realizzata un'analisi più
minuziosa.
Queste anomalie del video che confermano la frode, sono state analizzate in
varie parti che il lettore può vedere in http://aztlanabughraibvideo.htm
LE INCOERENZE
- Il video ha sofferto un montaggio per mettere in risalto la scena della
decapitazione, ma il montaggio del suono è in differita rispetto al montaggio
dell’immagine. La banda sembra essere stata sonorizzata dopo, in modo che è
impossibile sapere se la voce che legge la sentenza di condanna è quella
dell'assassino, e se le grida sono della vittima.
- Il ridicolo abbigliamento dei sequestratori è molto lontano dal tipico
abbigliamento dei resistenti irachena, i quali si trovano in mezzo ad una
guerra vera e sanguinosa, la necessità dell’“uniforme” dei terroristi, tutti
identici nel video, risponde più all'obiettivo mediatico che alla pratica
dell’azione.
- Berg è seduto su una sedia identica a quella visibili nelle foto di tortura
impiegate nella prigione di Abu Ghraib a Baghdad.
- I personaggi mascherati si presentano come islamisti e colano odio. Uno di
essi porta un anello d’oro nel dito - fatto che è severamente proibito tra i
fondamentalisti islamici -, è quello che tira fuori un coltello e decapita.
- Due dei “terroristi arabi” portano la mano sinistra al viso durante la scena.
È un gesto che non è abituale e si tratta di un'inavvertenza, perché nella
cultura araba la mano sinistra è riservata all'igiene, non deve stare mai in
contatto col viso.
- Il metodo usato, la decapitazione della vittima servendosi da un coltello -
sega di tipo militare, tende a riprodurre il rituale di Abramo, ed è
completamente inadatto per la circostanza.
- Le decapitazioni sono generalmente realizzate con un forte colpo secco,
utilizzando una spada o sciabola pesante ben affilata, anche quando si tratta
di un'ascia.
- Durante la sue permanenza in Iraq, Berg lavorò sulla torre della prigione di
Abu Ghraib, prigione tristemente celebre per le torture eseguite dai soldati
statunitensi.
- Nicholas Berg fu arrestato senza i suoi documenti d’identità dal comandante
delle forze della Coalizione che occupano l'Iraq il 24 marzo. Per tale ragione
fu imprigionato per la sua identificazione.
- Le forze della Coalizione che occupano l'Iraq, scoprirono prima della
diffusione del video un corpo decapitato che identificarono come quello di
Nicholas Berg. Il cadavere fu rimpatriato verso i gli Stati Uniti dove fu
inumato.
LA MARCA CIA
Il 12 maggio, ed attraverso il video con l'esecuzione del decapitato, la CIA ha
promosso un'altra apparizione di “Al Qaeda” con l'evidente obiettivo di
“neutralizzare” o tirare fuori di scena la campagna mediatica con fotografie di
carcerati irachene torturati che - secondo gli ultimi sondaggi – ha portato
Bush al più basso livello di popolarità di tutta la sua presidenza.
Il video
della decapitazione, è stato mostrato per deviare l'interesse per le torture
dei soldati statunitensi ai carcerati iracheni, presentando la resistenza araba
come più “barbara” dei nordamericani e, con ciò, spostare Bush e la sua
amministrazione dalla scena dello scandalo.
La metodologia utilizza una procedura da manuale:
A, Un gruppo islamico identificato come appartenente ad Al Qaeda esegue un
assassinio o un'azione terroristica.
B, Durante l'esecuzione del fatto si trova il Corano e vengono fatte minacce
contro Bush, gli USA, o i leader di popolazioni europee.
C, Le catene informative internazionali, giornali, radio e televisioni,
principalmente inglesi e nordamericane, danno un'immediata diffusione
internazionale al fatto.
D, Ore dopo, prodotto l'attentato o l'assassinio, la CIA esce a “confermare” il gruppo come appartenente ad
“Al Qaeda”, ed a rivelare l’ “identità" del capo terrorista che guida
l'operazione.
E, I funzionari della Casa Bianca, con Bush alla testa, escono a condannare il
fatto ed a rivendicare la “guerra contro il terrorismo”
Chi voglia confermare questa metodologia, non ha che da aspettare la prossima
“apparizione di Al Qaeda” ed annotare i passi sequenziali.
Dall’11 settembre ad oggi, queste operazioni della CIA col modulo del “terrore
di Al Qaeda”, sono servite, tra l’altro, per giustificare l'invasione e
l'occupazione militare dell'Afghanistan e dell'Iraq.
Oggi la CIA utilizza queste operazioni psico - mediatiche per mantenere il
controllo della Casa Bianca
Frammenti presi da Rebelion
Nicholas
Berg
L'impresa commerciale della famiglia Berg, padre e figlio, figurava
nella lista dei “nemici dello Stato” pubblicata nel sito web pro-Bush
freerepublic. Il padre era entrato nel movimento pacifista A.N.S.W.E.R, presieduto da
Ramsey Clark.
Per una permanenza di studi nell'Oklahoma, Nicholas Berg avrebbe prestato
l’indirizzo elettronico, la e-mail, ed il suo contrassegno (password) a
qualcuno che egli non conosceva, e questa persona, a sua volta, li prestò ad
una terza persona che si dice che era un collaboratore intimo di Zacarías
Moussaoui, il francese accusato di avere partecipato all'organizzazione degli
attentati del 11 di settembre. Berg era stato interrogato più tardi dal FBI,
che chiarì e confermò contemporaneamente l'innocenza di Berg. Tuttavia, Carol
Molin, di enterstageright.com, afferma che Nicholas Berg fu nuovamente
interrogato dalle forze statunitensi, e questo molto dopo lo 11 di settembre,
durante la sua detenzione in Iraq, prima che sparisse a Baghdad. Questa ipotesi
verrebbe a confermare che lo FBI aveva seri dubbi su lui.
Secondo il Seattle Post Intelligencer, “Berg lavorò anteriormente in Iraq in
dicembre e gennaio per ritornare nuovamente in marzo. Egli ispezionava le
installazioni di comunicazione della sua impresa, poiché molte erano state
distrutte dalla guerra o dai saccheggiatori. Durante le sue permanenze in Iraq,
Berg lavorò sulla torre della già famosa prigione di Abu Ghraib.” Berg
realizzava i suoi lavori in compagnia di Aziz Kadoory Aziz, conosciuto anche
con lo pseudonimo di Aziz al Taee. Berg aveva lanciato la sua
impresa di torri di comunicazione con questo personaggio. Ma Aziz Kadoory Aziz è anche il
fondatore del Consiglio Iracheno - statunitense ed un infiammato sostenitore
dell'invasione del suo paese. Ha avuto varie apparizioni come oratore nella
catena televisiva Fox News USA. Organizzò anche varie manifestazioni di
appoggio alle truppe d’occupazione, tutto questo prima che esplodesse la
guerra.
Ha la reputazione di essere un agente della CIA.
Secondo il quotidiano londinese The Guardian, la società di Berg
aveva appena ottenuto un contratto nella cornice del consorzio Iracheno Mezzo
Network, un programma della NED/CIA. Solo le imprese di fiducia potevano
ricevere mandati o contratti nel mercato delle telecomunicazioni ad Abu Ghraib.
Quando Nicholas Berg fu arrestato senza i suoi documenti, la sua famiglia negli
Stati Uniti chiamò invano il consolato per farlo liberare, ed il 5 aprile
presentò una denuncia penale contro le autorità USA per detenzione. Berg fu
liberato intorno all’8 di aprile. Durante questo periodo fu interrogate tre
volte dallo FBI. Le autorità hanno dichiarato di aver cercato di persuaderlo,
affinché abbandonasse il paese per la sua sicurezza, anche se non aveva fatto
niente per doverlo rimpatriare con la forza.