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Hillary Clinton: il cavallo perdente di Wall Street? Crisi costituzionale? Qual'è il gioco finale? 

Michel Chossudovsky | globalresearch.ca
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

01/11/2016.


Alla vigilia del confronto elettorale americano avevamo tradotto questa interessante analisi del Prof. Choussodovsky che metteva in chiaro alcuni retroscena della battaglia mediatica e di potere dietro all'ultima lettera del direttore dell'FBI James Comey, dietro alle rivelazioni del Wall Street Journal ( e del gruppo Murdoch) sulle indagini penali a carico del "sistema Clinton". Gli eventi, come sempre succede, travolgevano ora dopo ora ogni momento della battaglia: dall'inquietante "ritiro" a poche ore dal voto dell'indagine sulle emails da parte del direttore Comey, al sorprendente esito negativo della Consultazione elettorale per l'establishment della Clinton. Le analisi e le ipotesi di questo pezzo rimangono però interessanti, sia perché vertono su fatti del tutto silenziati dal mainstream mediatico di casa nostra ed oltre, sia perché lasciano aperte le interessanti ipotesi di battaglia legale dopo il voto. Nel frattempo si potrebbe ironicamente citare e abusare di un verso di Robert Allen Zimmermann: "There's no success like failure. And that failure's no success at all." (Bob Dylan, Love Minus Zero, No Limit). [ndt]


Fin dalla pubblicazione della seconda lettera al Congresso degli USA del direttore dell'FBI Comey, le elezioni presidenziali sono andate fuori controllo. L'apparato politico bipartisan è in crisi.
"Quale direttore dell'FBI, io sottoscritto [James Comey] scrivo per informarvi su ciò di cui il team investigativo mi ha messo a conoscenza ieri, e concordo sul fatto che l'FBI dovrebbe intraprendere iniziative di indagine appropriate al fine di permettere agli inquirenti di controllare quelle e-mails per verificare se contengano informazioni classificate e parimenti per valutare la loro importanza per le nostre indagini."

Due domande importanti:
Chi c'è dietro Wikileaks che ha divulgato le emails?
Chi c'è dietro il direttore FBI James Comey?
In entrambi i casi abbiamo a che fare con potenti gruppi di interessi. Cui prodest?

C'è stato un cambio nel sostegno a Hillary Clinton da parte delle oligarchie delle multinazionali. O gli oligarchi sono divisi? Questo è un qualcosa che va indagato a fondo e con attenzione.

Il direttore FBI Comey non ha preso questa decisione di propria iniziativa. Poiché si sostiene che egli risponda a pressioni dall'interno dell'FBI, la domanda cruciale è: chi sono i poteri dietro James Comey? Quale meccanismo lo ha portato a prendere tale decisione?

Ha forse qualche rapporto o legame con Trump? Diversi media hanno anche lasciato intendere che Mosca potrebbe essere dietro alla seconda lettera di Comey. Un'assurdità.

Il detonatore

Il detonatore che ha portato il direttore dell'FBI a inviare una seconda lettera al Congresso è un pezzo del  Wall Street Journal, pubblicato quattro giorni prima della decisione del 28 ottobre.

Il 24 ottobre, il WSJ ha rivelato che "un'amico della Clinton [il Governatore della Virginia] Terry Mc Auliffe ha donato del denaro alla moglie di un [alto] investigatore dell'FBI quando questa correva per la propria candidatura".

Il Governatore Terry Mc Auliffe ha trasferito il denaro per conto di Hillary Clinton:
"Le rivelazioni dell'altra sera circa il fatto che lo stretto alleato della Clinton Terry McAuliffe avrebbe bonificato 675.000 dollari alla moglie di un alto funzionario dell'FBI, che opportunamente sarebbe stato promosso vicedirettore  e che avrebbe aiutato a supervisionare le indagini sul server privato della Clinton sono profondamente inquietanti…"

Il fatto che questo sia stato lasciato accadere dimostra o la completa negligenza dell'FBI oppure un livello di corruzione al di là di ogni previsione. L'FBI ha necessità di affrontare queste questioni il più presto possibile, The Wall Street Journal  ha fatto uscire la storia domenica. "L'FBI è stata attaccata per non aver deferito l'incriminazione di Hillary Clinton"(Breibart 24 ottobre 2016)

La decisione di Comey di inviare una seconda lettera il 28 ottobre (la sorpresa di ottobre) è stata fomentata dal contenuto dell'articolo del WSJ, che accusava di corruzione un'ufficiale di polizia da parte della Clinton e che parlava di corruzione interna all'FBI.

La donazione fu indirizzata alla campagna elettorale del 2015 per il Senato dello Stato della Virginia della dr.ssa Jill McCabe, che altri non è che la moglie del funzionario dell'FBI Andrew McCabe, il quale - pochi mesi più tardi nel gennaio 2016 - è stato nominato vice direttore dell'FBI incaricato delle indagini sulle Emails della Clinton. Come d'opportunità. (Vedi WSJ 24 ottobre 2016).

Hillary Clinton avrebbe tentato di "comprarsi un'immunità legale" corrompendo un alto funzionario di polizia, una prassi che è stata largamente applicata dal crimine organizzato americano. L'unica differenza è che la Clinton è la candidata alla Presidenza degli Stati Uniti. La "donazione" di Hillary ricevuta da Jill McCabe non è stata dichiarata. Secondo i registri ufficiali dello  Stato della Virginia, la McCabe ha dichiarato un totale di 256.000 dollari di contributi alla campagna elettorale.

Andrew McCabe è stato il cavallo di troia di Hillary all'interno dell'FBI.

Dopo la rivelazione dell'articolo del WSJ, il direttore dell'FBI Comey, rispondendo alle pressioni dall'interno dell'FBI, e con un occhio a proteggere la sua autorità e rispettabilità, ha deciso di rilasciare una seconda lettera riguardo alle emails della Clinton.

Il suo vicedirettore corrotto Andrew McCabe, il quale era incaricato della supervisione sulle indagini sulle mails della Clinton, naturalmente non è stato licenziato.

"Il Presidente della Commissione di controllo del Congresso Jason Chaffetz (deputato dello Utah), che ha dichiarato al Washington Post questa settimana che Hillary Clinton dovrebbe affrontare "anni" di potenziali inchieste se vincesse la Presidenza, ha chiesto al vice direttore dell'FBI Andrew Mc Cabe di produrre la documentazione sulla campagna elettorale del 2015  per il Senato di sua moglie - una campagna che ha ricevuto il supporto finanziario del Governatore della Virginia Terry Mc Auliffe, uno stretto alleato della Clinton. Chaffetz ha anche twittato venerdì che l'FBI avrebbe sotto esame altre nuove emails in relazione all'inchiesta sull'uso di un server privato per affari di stato da parte della Clinton" (Washington Post, 28 ottobre 2016).

Il detonatore non è stato di per se la lettera del direttore dell'FBI Comey. E' stato il Wall Street Journal, portavoce dell'establishment finanziario USA, che ha rivelato i fatti di frode e corruzione: la moglie del numero due dell'FBI Andrew McCabe ha ricevuto una grossa somma di denaro da Hillary Clinton attraverso il Governatore della Virginia.

La tempistica di questa decisione a meno di due settimane prima dell'elezione è stata cruciale. Ma alla fine è stato il WSJ (insieme a quelli che stanno dietro alla divulgazione del rapporto sulla frode Clinton-McCabe) che hanno determinato il corso degli eventi.

Chi di Wall Street è stato dietro all'articolo del WSJ sulla frode Clinton-FBI-McCabe che ha determinato la lettera di James Comey?
Il WSJ è parte del gruppo editoriale News Corp., uno dei più potenti gruppi di media globali posseduti dal trust della famiglia Murdoch.

Rupert Murdoch è uno strenuo sostenitore di Donald Trump. Murdoch e Trump si sono incontrati diverse volte nel corso dell'ultimo mese.

L'alleanza Murdoch-Trump è l'ultimo risultato dei due incontri privati tra i due miliardari di questa primavera così come delle conversazioni telefoniche del genero di Trump, Jared Kushner. Il punto di vista di Murdoch, secondo quelli che hanno parlato con lui, è che Trump è un cavallo vincente che le elites non hanno preso abbastanza sul serio… In marzo Murdoch aveva twittato che il GOP (Comitato Nazionale Repubblicano n.d.t.) sarebbe stato pazzo a non restare unito dietro Trump (Fox News).
In giugno, Trump si è incontrato con Rupert Murdoch e sua moglie Jerry Hall in Scozia.

Fino a poco fa, i media mainstream degli Stati Uniti si sono largamente impegnati nell'insabbiare e mascherare i crimini commessi da Hillary Clinton. Siamo forse davanti ad un dietrofront?

Le elites delle corporations non sono monolitiche. Piuttosto il contrario. Ci sono grandi divisioni e conflitti nell'establishment delle compagnie dominanti.  Quella che sembra oggi aprirsi è una frattura tra gruppi editoriali concorrenti con il Gruppo di Murdoch News Corp (che include il WSJ e Fox News) che sostiene Trump e il gruppo Time Warner - CNN che sostiene la Clinton. A turno, questi gruppi editoriali sono allineati con fazioni potenti e concorrenti all'interno dell'establishment delle corporations.

Quelli che hanno spinto per la pubblicazione dell'articolo del WSJ erano pienamente consapevoli che avrebbe condotto ad una risposta da parte del direttore dell'FBI James Comey, il quale a sua volta avrebbe contribuito ad indebolire e danneggiare Hillary Clinton.

Secondo Donald Trump, questo è una cosa "più grande del Watergate".
Lo staff elettorale della Clinton ha risposto accusando il direttore dell'FBI James Comey di aver violato la legge.

Per molti versi, il contenuto delle emails di Huma Abedin (divulgate dall'FBI) - che sono stato oggetto di intensa copertura mediatica - sono una falsa pista a paragone del vasto processo di criminalizzazione e corruttela all'interno del sistema statale e dei partiti politici. Servono come elemento di distrazione: c'è molto di più che dovrebbe saltare all'occhio. La seconda lettera riguardante le emails apre un "vaso di Pandora" di frodi, corruzioni, abusi d'ufficio e riciclaggi di denaro.

Finora i media si sono concentrati sulle frivolezze, tendendo a scagionare la Clinton. Le prove di reato contenute nell'articolo del WSJ (vale a dire il denaro pagato dalla Clinton alla moglie del numero due dell'FBI che indagava su Hillary Clinton) non è un argomento di conversazione per i media, neppure lo è la frode sottostante alle transazioni di denaro poste in essere dalla Fondazione Clinton.

La seconda lettera del direttore dell'FBI Comey è arrivata come una bomba. L'iniziativa di Comey indica questa volta la possibilità che un candidato alla Presidenza sia sotto indagine dell'FBI.

Ciò non riguarda solamente lo scandalo delle emails, l'FBI "ha un'inchiesta aperta sulla fondazione Clinton" che costituisce un focolaio di scoperta di crimini come la frode o il riciclaggio di denaro. Inoltre, una class action legale è stata esercitata contro il Comitato Nazionale dei Democratici "allegando la commissione di frodi in combutta con la campagna elettorale della Clinton" e anche di più… (incluse alcune misteriose morti).

Condotte di alto tradimento: Hillary ha ricevuto donazioni dagli "Stati sponsor del terrorismo" che stanno sovvenzionando lo Stato Islamico (ISIS-Daesh).

C'è un'altro importante aspetto

Mentre la Clinton ha avuto modo di conoscere che l'Arabia Saudita ed il Qatar stanno finanziando e sostenendo l'ISIS-Daesh ed altri gruppi terroristici in Siria ed Iraq, in una email inviata a John Podesta nel 2014 "ella opportunamente evita di menzionare che questi due stati finanziatori del terrore sono anche grandi donatori della fondazione Clinton. Il Qatar ha dato tra 1 e 5 milioni di dollari alla Fondazione Clinton e l'Arabia Saudita ha donato  oltre 25 milioni di dollari alla fondazione" (Vedi Baxter Dmitry, The Terrorists R Us, Global Research, 29.10.2016)

Un ex segretario di Stato (attraverso la sua fondazione familiare) riceve generose donazioni dagli Stati sponsor del terrorismo (Qatar e Arabia Saudita): questo è un palese atto di tradimento da parte di un alto funzionario degli USA candidato alla Presidenza degli Stati Uniti.

Addebiti di crimine organizzato secondo la normativa RICO

Inoltre, secondo Frank Huguenard  (Global Research, May 30, 2016), l'iniziale inchiesta dell'FBI "si è estesa ben oltre le violazioni delle regole di funzionamento del Dipartimento di Stato ma include aspetti come lo spionaggio, la falsa testimonianza e il clientelismo".

La fondazione Clinton quale entità collegata di riciclaggio è al centro dell'indagine dell'FBI che può condurre ad una condanna secondo addebiti di criminalità organizzata (RICO, n.d.t. Il Racketeer Influenced and Corrupt Organizations Act, comunemente legge RICO o RICO è una normativa federale statunitense, pensata per combattere il crimine organizzato - soprattutto di tipo mafioso - emanata nel 1970 durante la presidenza Nixon).

Questo è quello che sappiamo. Decine di milioni di dollari donati alla fondazione Clinton sono stati incanalati verso il crimine organizzato attraverso una società canadese che ha funzionato come scatola cinese in modo da rendere impossibile il tracciamento dei donatori. Meno del 10% delle donazioni alla Fondazioni sono state attualmente trasferite a organizzazioni di solidarietà e 2 milioni di dollari sono stati ricondotti all'amica di lunga data di Bill Clinton Julie Mac Mahon (alias The Energizer). Quando l'inchiesta ufficiale sulle emails della Clinton ha avuto inizio, ella ha ordinato al suo consulente informatico di cancellare oltre 30.000 mails e salvataggi backup su server cloud delle proprie emails più vecchie di oltre 30 giorni sia alla  Platte River Networks che alla  Datto, Inc. L'FBI ne ha successivamente recuperato la maggiorparte, anche se non tutte, delle emails cancellate di Hillary e stanno mettendo insieme un corposo fascicolo sui suoi tentativi di insabbiare e coprire le sue attività illegali ed illecite.

Una condanna in base alla normativa RICO (legge antimafia) arriva quando il Dipartimento di Giustizia riesce a provare che l'imputato è stato coinvolto in due o più casi di crimine organizzato e che l'imputato ha conservato un interesse, ha partecipato od ha investito in una impresa criminale contro il commercio interstatale od internazionale. C'è già ampio materiale probatorio proveniente dai pubblici registri che qualifica la fondazione Clinton come un'impresa criminale e non c'è dubbio che l'FBI sia al corrente di ulteriori prove significative di quelle che sono già state rese pubbliche.

Nella legge RICO,  la norma più rilevante in questo caso è l'articolo 1503 (ostacolo alla giustizia), l'articolo 1510 (ostacolo a indagini penali) e l'art. 1511 (ostacolo all'attività di ufficiali di Polizia locali o statali)

Come nel caso di Richard Nixon dopo le rivelazioni del Watergate, è l'insabbiamento di un crimine che rovinerà la Clinton. Oltretutto, secondo quanto previsto dal titolo 18 e dall'art. 201 dell'U.S. Code, la fondazione Clinton può essere ritenuta responsabile per violazioni minori collegate a fatti di corruzione. L'FBI proverà al di là di ogni ragionevole dubbio che attraverso la fondazione Clinton organizzazioni internazionali hanno potuto commettere fatti di corruzione in cambio di aiuto per assicurarsi accordi commerciali come l'accordo sulle miniere di uranio in Kazakhstan.  (Frank Huguenard, Global Research, 30.5.2016).

Opposizioni alla Clinton dall'interno delle Forze Armate.

C'è anche la prova di risentimenti nei confronti della Clinton dall'interno delle Forze Armate. I capi di stato maggiore delle Forze Armate hanno espresso la loro contrarietà all'adozione di una "no fly zone" in Siria che potrebbe condurre ad un conflitto armato con la Russia.  Sia la "no fly zone" che l'opzione nucleare di Hillary "messa sul tavolo" sono oggetto di dibattito tra alti ufficiali generali americani. Riferendosi all'uso di armi nucleari contro l'Iran, Hillary ha detto: "li annienteremo".

Cosa succede se verrà eletta? 

Se sarà eletta Presidente, il fascicolo penale di Hillary la perseguiterà durante il periodo del suo mandato, arrivando alla possibilità di un impeachment. La Presidenza potrebbe diventare totalmente non funzionante fin dal principio, cosa che i suoi sostenitori delle corporations, inclusi i grandi committenti della Difesa, preferirebbero evitare.

Inevitabilmente Trump potrebbe azionare procedure legali riguardanti frodi a differenti livelli e tappe della campagna elettorale, le macchine da voto ecc. Nelle parole di Donald Trump in un comizio nel New Hampshire:
"La corruzione di Hillary Clinton è di una grandezza sinora mai vista, … Non lasceremo che porti i suoi piani criminosi dentro la stanza ovale…"

Se Trump fosse eletto Presidente, ci sarebbero altrettanti tentativi di rovesciarlo chiedendo il suo impeachment.

Se entrambi i candidati "non funzionano", c'è già un piano B?

Misure di emergenza nazionale, legge marziale? Continuità nel governo (C.O.G.)

Senza dubbio l'intero apparato politico bipartisan degli USA è in crisi, inclusa la politica estera americana, segnata dal venir meno della diplomazia, dall'agenda militare e dallo sbocciare del confronto colla Russia.

Mentre è difficile prevedere cosa possa succedere all'alba delle elezioni dell'8 novembre, il crescente impasse politico - accoppiato alle crescenti tensioni geopolitiche in Siria, Iraq così come nell'Est Europa ai confini colla Russia - potrebbe potenzialmente condurre in un futuro alla sospensione del governo costituzionale secondo il National Defense Authorization Act (NDAA) art. 1540, promulgato dal Presidente Obama il 31 dicembre 2011. Molti media hanno mancato di analizzare le implicazioni su vasta scala di questa normativa.

L'attuale impasse nel processo elettorale è una crisi di legittimità caratterizzata dalla trasformazione criminale dello Stato e del suo apparato giudiziario e di polizia. Washington è impegnata in una "guerra senza confini" per l'egemonia di USA-NATO insieme alla formazione di giganteschi blocchi commerciali all'interno delle prospettive TPP e TTIP. L'agenda macroeconomica neoliberista sin dai primi anni 80 ha favorito l'impoverimento di larghi settori della popolazione mondiale.

Questi sviluppi, insieme a un potenziale impasse costituzionale vanno verso crescenti tensioni sociali e politiche nonché proteste di massa in tutti gli USA che potrebbero condurre l'America in un dato futuro dritta dentro la soppressione del governo costituzionale e verso l'imposizione della "legge marziale".

Ci sono diverse procedure legislative per l'imposizione della legge marziale negli USA. L'adozione dell'art. 1540 del National Defense Authorization Act (NDAA) sarebbe equivalente alla soppressione delle libertà civili, all'istituzione di uno stato di sorveglianza, alla militarizzazione delle forze di polizia, alla revoca del Posse Comitatus Act (n.d.t.: legge federale degli Stati Uniti d'America (18 USC 1385) intesa a proibire alle truppe federali di supervisionare le elezioni negli ex stati confederati).

Tutti i componenti di un futuro stato di Polizia di Stato degli USA sono attualmente già presenti. Andrebbero oltre al mero spionaggio governativo delle emails e delle conversazioni telefoniche. Esse includono:

- omicidi extralegali di asseriti terroristi inclusi cittadini degli USA, in palese violazione del Quinto Emendamento "Nessuna persona …può essere privata della vita e della libertà … senza un equo processo legale"
- detenzione senza termine di cittadini USA senza processo, praticamente l'abrogazione dell'habeas corpus.
- istituzione di campi di internamento all'interno di basi militari USA secondo la legislazione adottata nel 2009.

Secondo il National Emergency Centers Establishment Act (art. 645) i "campi di internamento" possono essere utilizzati per "venire incontro ad appropriate necessità, come stabilito dal Segretario alla Sicurezza Nazionale".

I campi di internamento FEMA (Federal Emergency Management Agency, agenzia federale per la gestione delle emergenze, sorta di protezione civile gestita dal Ministero dell'Interno) sono parte della Continuity of Government (C.O.G.), continuità del potere governativo, che verrebbe posta in essere in caso di legge marziale. I campi di internamento sarebbero istituiti con lo scopo di "proteggere il governo" dai suoi cittadini, sottoponendo a detenzione i manifestanti delle proteste così come gli attivisti politici che osino sfidare la legittimazione dell'Amministrazione della sicurezza nazionale, dell'agenda economica o militare.


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