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Perché l'essere contro Trump non include essere contro la guerra

Ajamu Baraka * - Black Alliance for Peace | mltoday.com
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

20/09/2017

Il senatore libertario Rand Paul (Repubblicano del Kentucky) ha dichiarato dalla platea del Senato la scorsa settimana anticipando il voto sull'Autorizzazione per la Difesa Nazionale (National Defense Authorization Act NDAA) del 2018:

"Mi sollevo oggi per oppormi alle guerre non dichiarate ed incostituzionali… Ciò che abbiamo di fronte oggi è sostanzialmente una guerra illimitata, in ogni luogo, in ogni tempo, in ogni posto del mondo".

Con queste parole, Paul è divenuta una delle poche voci che si oppongono all'oscenità che è conosciuta come politica della guerra USA. Ma solo due senatori si sono uniti a lui: Bernie Sanders (Indipendente del Vermont) e Ron Wyden (Democratico dell'Oregon). Ma qui c'è una piccola grinza: Paul non si riferiva alla misura del budget militare. Egli punta il dito alla continuazione dell'utilizzo dell'Autorizzazione all'Uso della Forza Militare (Authorization to Use Military Force Act AUMF) del 2001, che era la base legale per la guerra globale degli USA al terrore. Vuole che il Congresso riconsideri questa legislazione che ha scatenato la guerra infinita all'estero.

"Trump ha minacciato di distruggere  la Corea del Nord, di sovvertire il Venezuela, e di minare il trattato nucleare con l'Iran"

Dopo che l'emendamento di Paul sul NDAA è stato respinto, il Senato ha proceduto oltre approvandolo con una maggioranza di 89 a 9 nella quale il New York Times correttamente ha visto uno sforzo bipartisan per autorizzare un bilancio della difesa di 696 miliardi di dollari - un aumento nel bilancio di circa 75 miliardi e molto di più  dei 54 miliardi che il Presidente Donald Trump aveva originariamente proposto.

Giusto il giorno dopo, Trump ha fatto apparizione alle Nazioni Unite e ha minacciato di distruggere la Nord Corea, di sovvertire il Venezuela, e di minare l'accordo nucleare con l'Iran, che può condurre allo scontro militare con quel paese.

Nascondere la difesa bi-partisan dell'Impero.

Nulla come la guerra è in grado di riabilitare un presidente impopolare in America. Infatti, l'unica stampa di fatto negativa che ricevette il Presidente Obama fu quando sembrò riluttante ad immergere completamente gli USA nello sforzo diretto per un cambio di regime in Siria attaccando quella nazione ed impegnandosi a inviare truppe di terra. Per gli interventisti neo-con e liberal indirizzare la politica USA lasciando gli stati vassalli dell'America prendere la guida nel dichiarare guerra in quel paese è stato un peso non necessario e inefficiente imposto a tali stati.

Sulla questione della guerra, l'unica attenuazione del costante fuoco di sbarramento di stampa negativa che Trump sperimentò, fu quando lanciò l'attacco sulla Siria, a dimostrazione ancora una volta che esiste un consenso all'interno dell'oligarchia su quale strumento deve essere usato per assicurare la continuità del loro dominio globale.

Con il crescente declino dell'influenza degli USA dall'amministrazione Bush, passando per Obama e finendo con Trump. il dominio globale degli USA dipende dalla loro abilità nel proiettare il proprio potere militare. Il "pivot to Asia" di Obama, il vero e proprio dare in escandescenze degli USA in Asia occidentale e in Nord Africa fin dal 2003, l'espansione dell'AFRICOM per controbilanciare l'influenza cinese in Africa, l'impegno in un'occupazione militare permanente dell'Afghanistan per facilitare il blocco della Nuova Via della Seta Cinese e per sfruttare le ricchezze minerali dell'Afghanistan, tutto testimonia l'importanza di un continuo supporto popolare per l'agenda di guerra permanente.

"Il dominio globale degli USA dipende dalla loro abilità nel proiettare il loro potere militare"

Pertanto, lo Stato è vulnerabile perché deve generare un supporto popolare per la sua agenda bellica e questo procura un'opposizione interna antimilitarista e pacifista con un'opportunità strategica.

L'orrendo livello del supporto popolare per il Congresso riflette una seria crisi di legittimità. Questa erosione della fiducia nel Congresso deve essere estesa alla presa di posizione critica sulle spese del Congresso in relazione al budget del Pentagono e alla razionalizzazione per la spesa della sicurezza e della difesa. Esiste un'apertura ideologica per riparametrare le spese militari e l'agenda bellica per quello che si rivela: un'agenda per la protezione degli interessi dell'1%. E per arrestare l'accettazione dell'orgoglio patriottico nelle avventure militari degli USA al di là dei confini della nazione.

Il lavoro corrente di parte della Coalizione Unita Pacifista Nazionale per incoraggiare un lavoro di mobilitazione  pubblica educativa sull'Afghanistan in Ottobre, la nuova coalizione per opporsi alle basi militari USA e la campagna di CODEPINK per la cessione dei beni militari lanciata in ottobre sono solo alcuni degli sforzi che vengono messi in campo per sfruttare il momento vantaggioso.

E l'Alleanza Nera per la Pace (Black Alliance for Peace, BAP) è parte di questi sforzi. Come alleanza che si oppone alla guerra, alla repressione ed all'imperialismo, la BAP crede che il clima attuale procuri un'opportunità per stringere legami tra l'opposizione alla forza militare domestica nella forma della Polizia e l'opposizione al regime della guerra dello stato degli USA.

"L'orrendo livello del supporto popolare per il Congresso riflette una seria crisi di legittimità"

Non ci facciamo però illusioni sulle difficoltà del momento. La reale manipolazione della coscienza collettiva che emerge dalla Guerra al Terrore costruita attentamente, e il ritorno di fiamma interno generato dall'alimentazione e dal supporto delle stesse forze contro le quali gli USA pretenderebbero di opporsi ha aiutato a condizionare il pubblico ad accettare la repressione e la violenza dello Stato come risposta razionale alle minacce.

La paura associata al razzismo e alla profonda ignoranza del mondo e dell'attività criminale degli USA che sostiene gli interessi delle multinazionali e delle elites finanziarie ha avuto come risultato un supporto corale della maggioranza per il militarismo e la guerra perenne. Qui valga un esempio: come effetto della costante propaganda contro la Nord Corea, il 58 per cento del pubblico ora sostiene il bombardamento di questa nazione, anche se la maggioranza degli americani non hanno conoscenza alcuna delle questioni che hanno condotto alla Guerra di Corea.

L'opposizione a Trump è stata inquadrata in modalità che supportano l'agenda del Partito Democratico - ma non l'agenda pacifista. Quindi l'antitrumpismo non include la posizione contro la guerra e contro l'imperialismo degli USA.

Quando l'amministrazione Trump ha proposto quella che molti han visto come una richiesta oscena per l'aumento di 54 miliardi di dollari nella spesa militare, noi abbiamo visto una momentanea reazione negativa da parte di alcuni Democratici liberal. La linea era che questa poteva essere evidenziata come un'altra delle mosse apparentemente demoniache dell'amministrazione ed è stata inclusa negli argomenti di discussione dei democratici. Questo è stato finché 117 democratici hanno votato insieme ai repubblicani in Parlamento - inclusa la maggioranza  dei deputati neri al Congresso - non solo per accettare le proposte dell'amministrazione, ma per aumentarle di 18 miliardi. Da questo momento in poi i democratici si sono azzittiti sulla questione.

"La BAP crede che il clima attuale procuri un'opportunità per stringere legami tra l'opposizione alla Polizia e l'opposizione al regime guerrafondaio degli USA"

La comunità progressista e ciò che passa per essere sinistra non è stata molto meglio. Quando codeste forze non lasciavano che la propria attenzione venisse distratta nel ridefinire l'opposizione alla supremazia bianca nella forma della facile opposizione alle pagliaccesche e marginali forze neonaziste, si intrattenevano a discutere delle violenze degli Antifa. E poiché l'ipocrisia è stata capace di riconciliarli col liberismo, non si sono accorti che le loro posizioni sulla violenza degli Antifa era in contraddizione col loro supporto all'intervento violento degli USA in paesi come la Libia e la Siria. Così, codesto settore, dal momento che la guerra e la violenza era stata normalizzata, a meno che non fosse posta in essere da forze non autorizzate come i popoli oppressi, gli Antifa e le nazioni nel mirino dell'imperialismo USA- è contrario. Perchè seccare con le questioni della guerra e dell'imperialismo. E così la posizione pacifista ed antimilitarista non è stata inclusa come parte dell'antitrumpismo!

I democratici stanno prendendo in giro il popolo pretendendo che creda che loro stanno bloccando gli aumenti delle spese militari durante la fase di stanziamento. E la loro critica alla bellicosità di Trump, i loro reclami circa la sua sconsideratezza sono anche in malafede perché se pensano veramente che sia militarmente incauto, non dovevano unirsi ai repubblicani nel sostenere l'aumento delle spese militari.

Entrambi i partiti sostengono il militarismo perché entrambi i partiti sostengono gli interessi dell'oligarchia e all'oligarchia interessa una cosa sola - mantenere l'impero.

E per mantenere l'impero sono preparati a combattere fino all'ultima goccia del nostro sangue. Ma noi abbiamo in serbo una sorpresa per loro.

*) Ajamu Baraka è un membro della Cooperation Jackson, organizzatore nazionale della Black Alliance for Peace ed è stato il candidato vice presidente del 2016 per la lista del Partito dei Verdi. E' editore e collaboratore  per la Black Agenda Report e articolista per Counterpunch. Può essere contattato a:  www.AjamuBaraka.com


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