www.resistenze.org - popoli resistenti - stati uniti - 15-11-20 - n. 768

Un respiro profondo e poi ancora al lavoro per la costruzione di un nuovo mondo

Vijay Prashad * | mltoday.com
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

13/11/2020

Alla fine, dopo molte incertezze, nell'anniversario della Rivoluzione d'Ottobre del 1917, a conti fatti il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha scoperto che, nonostante gli oltre 70 milioni di voti, non sarebbe stato rieletto. Il suo rivale, Joe Biden, in carica nel corso di quattro decenni, ha raggiunto un record che non lascia spazio a illusioni. Ma questa è stata meno un'elezione per Biden e più un'elezione contro Trump. Inoltre, è stato un voto popolare contro i neofascisti di tutto il mondo, compiaciuti della promozione da parte di Trump della loro ripugnante agenda fondata sul razzismo, sulla misoginia e altre disgraziate caratteristiche sociali che privilegiano la gerarchia sulla società.

La sconfitta di Trump nelle elezioni non ha un impatto immediato su persone come il Primo ministro Narendra Modi dell'India o il presidente Jair Bolsonaro del Brasile, dal momento che entrambi hanno visto aumentare i consensi nonostante le loro miserabili prestazioni durante la pandemia. Tuttavia, la loro linea di pensiero altamente velenosa non verrà più trasmessa dal pulpito della Casa Bianca.

Un presidente Biden pulirà i muri della Casa Bianca da quel veleno ma non disintossicherà altri "normali'' terrori inflitti al mondo dal governo degli Stati Uniti per conto delle élite al potere degli stati del Nord Atlantico e delle multinazionali che loro controllano.

Non nutriamo illusioni sul periodo che si aprirà quando Biden si insedierà nel gennaio 2021. Ci saranno pochi cambiamenti su diverse questioni importanti: le sanzioni illegali contro paesi come Cuba, Iran e Venezuela; la totale fedeltà al progetto israeliano di annientare la Palestina; la guerra commerciale contro la Cina; il disprezzo per la crescente disuguaglianza e per il collasso sociale totale; l'esitazione a trasformare gli stessi Stati Uniti in paese con energia libera da combustibili fossili.

Biden - e il suo vice presidente Kamala Harris - parleranno la lingua del "multilateralismo", ma useranno quella lingua per far avanzare il rafforzamento del sistema di alleanza del Nord Atlantico sul resto del pianeta attraverso il G7 e la NATO. In un Senato repubblicano controllato dal conservatorismo del senatore Mitch McConnell, la presidenza Biden continuerà a promuovere gli interessi delle élite statunitensi contro una Cina in ripresa.

La storia non ci permette di essere ottimisti; la nostra grande lotta per elevare il mondo verso l'onesta e l'uguaglianza continua.

*) Vijay Prashad è uno storico, editore e giornalista indiano. È uno scrittore e corrispondente di Globetrotter, un progetto dell'Independent Media Institute. È redattore capo di LeftWord Books e direttore di Tricontinental: Institute for Social Research. Ha scritto più di venti libri, tra cui The Darker Nations: A People's History of the Third World (The New Press, 2007), The Poorer Nations: A Possible History of the Global South (Verso, 2013), The Death of the Nation and the Future of the Arab Revolution (University of California Press, 2016) e Red Star Over the Third World (LeftWord, 2017). Scrive regolarmente per Frontline, Hindu, Newsclick, AlterNet e BirGün.

https://www.thetricontinental.org/newsletterissue/46-2


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