da Rebelion - http://www.rebelion.org/noticia.php?id=7897
20/11/2004
Il governo venezuelano dice che l’assassinio dell’avvocato Danilo Anderson non provocherà nel paese né paura né violenza, ciò che volevano i lori assassini.
"Quel vile assassinio è stato pianificato e pagato con i dollari di quelli che erano implicati nei delitti su cui investigava"
Per condividere e difendere i profondi ideali di Giustizia, Verità, Democrazia e Pace del popolo venezuelano, è stato assassinato con un vile attentato terrorista, questo giovedì 18 novembre, l‘avvocato Danilo Anderson. La sua lotta per la giustizia lo ha portato alla morte, come capitò ai contadini che cercavano di far sì che la terra fosse per chi la lavora, e sono caduti vittime delle pallottole del sicariato.
La sua lotta contro l’impunità, lo hanno reso obiettivo dell’ira e della vendetta di chi crede di avere la licenza per commettere qualunque crimine e non dover pagare per ciò, perché “intoccabile” dal sistema giudiziario. Quel vile assassinio è stato pianificato e pagato coi dollari di coloro su cui investigava.
Fermare la Rivoluzione è il vero obiettivo che sta dietro l'assassinio di
Danilo Anderson.
I suoi autori cercano:
Generare paura e trasformarci in complici dei loro crimini.
Isolare il Presidente Chávez
Fermare le indagini
Generare impunità e con ciò violenza e destabilizzazione per deviare il carattere pacifico e democratico della Rivoluzione
Deviare l’approvazione di leggi nell'Assemblea Nazionale
Il crimine commesso contro Danilo Anderson dimostra a chi ancora dubita, il carattere antidemocratico e fascista d’alcuni settori oppositori dell’attuale processo di cambiamenti.
Chi rispetta la democrazia e vuole la pace, non può continuare vicino a costoro.
La morte di Danilo non sarà in vana
Certamente la sua morte ha scosso il paese. Tuttavia, chi ha assassinato Danilo si sbaglia.
Questo paese non sarà paralizzato dalla Paura e neanche cadrà nella Violenza, le due reazioni che cercavano i suoi autori. La maturità raggiunta canalizzerà il dolore, la rabbia e l’indignazione che causa la sua morte in azioni concrete.
La prima reazione di chiedere Pulizia nella Procura, in pochi giorni si farà atto compiuto.
Questa maturità raggiunta, indica al paese che ora il modo di onorare la memoria di Danilo Anderson è compiere il dovere di approfondire la Rivoluzione, esigendo la ristrutturazione del Potere Giudiziario e della Procura, la sospensione dell’impunità dei media che lo diffamarono e che proteggono i delinquenti a cui conveniva la sua morte.
Col poeta questo popolo dice oggi: “Quelli che muoiono per la vita non possono dirsi morti.”
La vita di Danilo Anderson ed il suo compromesso con la giustizia lo convertono in inestimabile fonte di valore, in torcia accesa che illumina la strada, in esempio da seguire nella lotta per i suoi ideali di Giustizia, Verità, Democrazia e Pace che sono nostri.
La morte di Danilo non sarà in vana perché ora Tutti e Tutte Saremo DANILO.