Chavez: “Una nuova fase delle relazioni tra Russia E Venezuela”
27 novembre 2004
Il presidente del Venezuela Hugo Chavez ha effettuato un’importante visita di stato in Russia, nel corso della quale ha avuto un caloroso incontro con il presidente russo Vladimir Putin. I due paesi hanno siglato importanti accordi di carattere economico, politico ed anche militare.
Sul piano politico, tra l’altro, Putin e Chavez hanno duramente condannato il
blocco imposto dagli USA a Cuba, esprimendo “solidarietà alla causa di questa
Isola”.
A Mosca, Chavez si è incontrato anche con professori e studenti dell’Università di Mosca.
Al termine della visita, il presidente del Venezuela Hugo Chavez ha rilasciato
una significativa dichiarazione , in cui ha ringraziato la Russia per aver
sostenuto politicamente il Venezuela sottoposto agli attacchi
dell’imperialismo.
Della visita di Chavez, l’agenzia cubana “Prensa Latina” ha fornito un ampio resoconto.
Il presidente del Venezuela Hugo Chavez ha assicurato che le relazioni con la Russia stanno entrando in una nuova fase di consolidamento e sviluppo.
Chavez ha rilevato che per ottenere ciò i due paesi contano su enormi risorse naturali, compresi il petrolio e il gas, ma soprattutto sulla volontà dei propri popoli e governi.
Chavez ha parlato dopo la firma di una Dichiarazione Congiunta, che riassume i precedenti contatti intergovernativi al massimo livello e la sua visita di tre giorni in questa capitale.
“Di fronte agli uragani, la Russia ha aiutato il Venezuela ad uscirne indenne.
Per questo dico grazie al suo governo e al suo presidente” , ha sottolineato
Chavez, riferendosi alle campagne e agli attacchi contro il progetto
alternativo democratico del Venezuela.
Ha fatto anche riferimento alla necessità di riunire gli sforzi per contrastare le pressioni esterne per la formazione di un mondo unipolare, dal momento che sono sempre più numerosi coloro che resistono a questo modello e aspirano al multilateralismo e alla cooperazione.
Abbiamo bisogno di una Russia forte e unita, anche all’Europa, all’Africa e all’America Latina, che consenta la collaborazione più stretta.
Nel caso dei legami tra Mosca e Caracas, si apre una nuova fase in tutte le sfere per alimentare un’alleanza strategica e durevole.
In tal senso ha messo in rilievo gli accordi tra le imprese petrolifere più importanti dei due paesi, gli investimenti nel settore del gas e minerario, gli accordi in ambito bancario e la cooperazione tecnico-militare.
La Dichiarazione Congiunta firmata al Cremlino evidenzia anche i punti di
contatto tra le due nazioni nell’analisi dei principali argomenti dell’agenda
internazionale.
Secondo il documento, per raggiungere questi obiettivi è vitale il ruolo centrale delle Nazioni Unite, per le quali le due parti hanno avanzato proposte di riforma.
In una clausola speciale, Russia e Venezuela si sono trovate d’accordo nel condannare il blocco commerciale ed economico che da più di quattro decenni gli Stati Uniti impongono a Cuba e hanno manifestato la loro solidarietà con la causa di questa Isola.
Inoltre, hanno sottolineato il livello raggiunto nel dialogo politico e si sono impegnate perché si rifletta nei legami commerciali, oggi appena dell’ordine dei 40 milioni di dollari.
Così hanno convenuto di rafforzare l’intescambio nel settore tecnico-militare,
in cui il Venezuela ha mostrato interesse acquistando 40 elicotteri e 100.000
fucili automatici russi.
Caracas ha riconosciuto la Russia come economia di mercato e di fatto ha espresso il suo appoggio all’ingresso di questo paese nell’Organizzazione Mondiale del Commercio, a cui aspira dal 1993.
Mosca, da parte sua, ha elogiato i risultati che, per il consolidamento della
democrazia in Venezuela, hanno ottenuto lo scorso referendum revocatorio del 15
agosto, e le elezioni municipali del 31 ottobre, vinte dal governo di Chavez.
Allo stesso modo Russia e Venezuela hanno valutato che l’industria turistica e settori come l’educazione, la cultura e la scienza potrebbero elevare la bilancia commerciale.
Traduzione a cura del C.C.D.P.