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Proclama Bolivariano di Caracas
II° Congresso Bolivariano dei Popoli
Questo Secondo Congresso riafferma la decisione di lottare uniti ed unite per
la nostra definitiva indipendenza, nel momento storico di un cambiamento
favorevole degli equilibri delle forze in America Latina e nei Caraibi a
beneficio dei popoli, espresso nelle vittorie e negli avanzamenti nei processi
elettorali e nelle lotte per la costruzione di modelli di sviluppo umanista,
alternativi alle politiche del capitalismo neoliberista. Perciò è necessario
continuare col lavoro unitario dei partiti e dei movimenti sociali e delle
lotte popolari in difesa dei nostri interessi, ispirati dagli esempi della
Rivoluzione Bolivariana del Venezuela e della Rivoluzione Socialista di Cuba.
Così come dai molteplici risultati ed avanzamenti che quotidianamente
registrano i popoli organizzati in tutta l'America Latina e nei Caraibi.
In questo senso, le intense riunioni del Congresso ci hanno permesso di
approdare alle seguenti conclusioni:
. Lavorare per trasformare il Congresso Bolivariano dei Popoli in un movimento
internazionale che riunisca le forze politiche e sociali dell'America Latina e
dei Caraibi, spinga in ulteriormente la sua unità ed articoli le sue lotte in
funzione dell'autodeterminazione e del benessere dei nostri popoli; avendo
sempre come riferimento il pensiero emancipatore di Simón Bolívar e tutta
l'eredità di generazioni di lottatori e lottatrici per l'indipendenza,
l'integrazione e l'unità dei nostri popoli.
. Accrescere la solidarietà e la cooperazione dei nostri popoli, a partire da
fatti concreti che riflettano una visione di integrazione solidale ed umanista,
mediante il consolidamento e la creazione di reti che articolino i nostri
sforzi e che socializzino le esperienze e le conquiste dei nostri popoli su
scala locale, regionale e nazionale.
. Dichiarare l'anno 2005 come "l'Anno dell'Offensiva e dell'Avanzamento
dell'Unità dei Popoli dell'America Latina e dei Carabi", incentivando, tra
l'altro, la creazione delle Reti Bolivariane di Sindaci, Parlamentari, Mezzi di
Comunicazione Alternativi, di Unità Popolari di Produzione e di tutte quelle
istanze che sia necessario creare o consolidare.
. Concordiamo nel continuare a promuovere le lotte per la democratizzazione ed
il rispetto del Diritto Internazionale, coordinando azioni e mobilitazioni
unitarie contro la politica militarista ed interventista dell'Amministrazione
Bush e dei suoi alleati; contro la sua politica di pressione e ricatto sui
governi democratici; contro il dominio dei suoi eserciti attraverso le basi
militari in territori latinoamericani, come in Colombia, Guantánamo, Comalapa
ad El Salvador, Porto Rico, Ecuador; contro il monopolio dei mezzi di
comunicazione privati e la voracità delle multinazionali; contro lo
strozzinaggio rappresentato dal debito estero e le pressioni per la
realizzazione di accordi svantaggiosi per le nostre economie come sono i
trattati di libero commercio e l'Alca.
. Denunciamo che l'Amministrazione Bush viola il Diritto Internazionale, il
Diritto Umanitario, mettendo in pericolo l'esistenza dell'umanità e la pace tra
i popoli; manovrando le organizzazioni internazionali, per camuffare la sua
natura e metterli al servizio degli interessi imperiali ed unipolari. In questo
senso, manifestiamo il nostro più energico rifiuto alla candidatura di
Francisco Flores alla Segreteria Generale dell'OEA (Organizzazione degli Stati
Americani, ndt) per aver, tra l'altro, appoggiato e sostenuto il governo
illegittimo di Pedro Carmona, risultante da un colpo di Stato fascista contro
il governo democratico di Hugo Chávez, violando così la Costituzione della
Repubblica Bolivariana del Venezuela ed i principi consacrati nella Carta
Democratica dell'OEA.
. Riaffermiamo che il sistema di convivenza democratica, che auspichiamo, deve
avere come fine ultimo il benessere dei nostri popoli, in tal senso appoggiamo
la Carta Sociale che il governo della Repubblica Bolivariana del Venezuela ha
presentato all'OEA e c'impegniamo ad approfondire e diffondere la discussione
sui principi lì contenuti, come promuovere delle giornate di mobilitazione in
appoggio alla sua approvazione.
. Appoggiamo la creazione della "Comunità Sudamericana delle
Nazioni", se questa avrà come fine essenziale l'emancipazione sociale,
culturale, politica ed economica dei paesi della Nostra America.
. Ratifichiamo che uno dei principali problemi dei nostri popoli, come
conseguenza della povertà alla quale sono stati sommessi, è la Fame, in tal
senso consideriamo che la Sovranità Agro-alimentare è una politica fondamentale
per sradicare questo flagello. Per questo promuoviamo la creazione di una Banca
Latinoamericana delle Sementi creole, indigene od originarie, con sede nella
Repubblica Bolivariana del Venezuela e con succursali in altri paesi e la
partecipazione di tutte le organizzazioni contadine ed indigene in una dinamica
di rinvigorimento del Coordinamento Latinoamericano delle Organizzazioni
Contadine e di Via Campesina.
. Accordiamo l'impegno di promuovere azioni forti e sistematiche in ogni paese,
per combattere la corruzione, l'impunità e per la verità, come il rafforzamento
dell'applicazione della giustizia. In questa stessa prospettiva, decidiamo di
implementare l'esercizio sistematico del controllo sociale come uno strumento
diretto, tra l'altro, a rafforzare la lotta contro la corruzione nelle sue
diverse manifestazioni, fomentare e promuovere gli spazi di partecipazione
affinché i popoli possano esercitare un controllo sociale sulla funzione
pubblica e sull'amministrazione delle risorse dello Stato. Allo stesso modo,
facciamo appello a fare pressioni sulla volontà dei governi, in particolarmente
quello degli Stati Uniti, affinché in conformità coi trattati e le leggi
applicabili, implementino dei meccanismi che permettano la consegna ai paesi
d'origine dei funzionari coinvolti in atti di corruzione, così come la
riconsegna dei beni prodotti da questi atti. I capitoli nazionali del Congresso
Bolivariano dei Popoli si impegnano ad identificare ognuno di questi casi, in
funzione di coordinare una mobilitazione continentale per reclamare
l'applicazione dei procedimenti adatti.
. Ci impegniamo a lavorare per l'unità della classe operaia in America Latina e
nei Caraibi nella ricerca di strade verso la costruzione di scenari d'azione,
di lotta politica e di proposte alternative. Con questo fine proponiamo la
formazione di un gruppo di lavoro che garantisca le azioni per studiare e fare
i passaggi adeguati che permettano di avanzare verso la costruzione di
un'organizzazione latinoamericana dei lavoratori. In questo senso, convochiamo
la realizzazione di un "Foro dei Lavoratori del Settore Energetico"
che si realizzerà nel secondo trimestre dell'anno 2005. Definiremo ed
eseguiremo anche un Piano di azione di fronte all'Organizzazione Internazionale
del Lavoro, tendente a garantire la difesa della vita ed i diritti umani dei
lavoratori e delle lavoratrici. . Ratifichiamo la nostra solidarietà coi popoli
indigeni e con le loro organizzazioni in lotta per la rivendicazione dei propri
diritti ancestrali, in maniera concreta decidiamo di intensificare la lotta per
la creazione di un Fondo per lo sviluppo e la partecipazione dei Popoli
Indigeni. Allo stesso modo, c'impegniamo a promuovere le riforme necessarie in
materia costituzionale e legislativa che permettano lo sviluppo di politiche
per i popoli indigeni e lo stimolo dell'educazione e della ricerca nella
medicina, nell'arte, nello sport, nella scienza e nella letteratura di questi.
. I partecipanti di questo congresso si impegnano a continuare ad approfondire
ed elaborare un progetto di integrazione orientato allo sviluppo endogeno e
sostenibile delle nostre nazioni e ad approfondire la democrazia, per questo
noi c'identifichiamo pienamente con l'iniziativa conosciuta come ALBA come base
del nuovo progetto che ci permetterà anche di promuovere un commercio equo,
sostentato nella cooperazione dei nostri popoli, preservando per il suo uso e
beneficio le ricchezze naturali ed il patrimonio culturale degli stessi.
. Oggi più che mai ci assumiamo l'impegno di lottare per la difesa e
l'allargamento dei principi elementari dei Diritti Umani e del Diritto
Umanitario Internazionale, come un asse programmatico trasversale nelle nostre
proposte e agire politico. In questo contesto, la lotta per i diritti e le
libertà civili e politiche, stabilite nella Carta dell'ONU ed in altre
convenzioni e trattati, rivestono particolare importanza perché vengono
costantemente calpestate e mistificate, in tutte le sue manifestazioni, da
parte dell'imperialismo nordamericano e dei suoi alleati.
. Davanti all'avanzamento elettorale delle forze popolari nella nostra regione
e davanti alla crescente ingerenza nordamericana e alla manipolazione mediatica
di terrore e paura e alla minaccia di processi fraudolenti promossi dalle
oligarchie che si rifiutano di perdere il potere; c'impegniamo a creare
un'istanza di appoggio tecnico e politico, per assistere e consigliare,
efficace ed opportuna, alle forze politiche perché possano partecipare ai
processi elettorali latinoamericani e caraibici, prima, durante e dopo ogni
comizio, e c'impegniamo a dare un aiuto ed un'attenzione solidale alle stesse.
. Concordiamo di creare un Segretariato Politico permanente, con sede iniziale
per il presente periodo nella città di Caracas, culla del Libertador Simón
Bolívar, dove siano espresse, a rotazione, le distinte forze politiche e
sociali che fanno parte di questo Congresso per dare proseguimento al
compimento delle risoluzioni che da qui derivano e per coordinare i piani di
azione e cooperazione che vengono stabiliti nei distinti gruppi e tavoli di
lavoro che si svilupperanno, con l'impegno di presentare nella prima quindicina
di Gennaio del 2005 un piano cronologico per il compimento degli accordi.
. Infine, per misurare l'avanzamento degli accordi presi e per avanzare
qualitativamente negli obiettivi che ci siamo posti dalla fondazione del nostro
Congresso, porteremo a termine in ogni Congresso e Riunione una verifica che
valuti e determini l'avanzamento degli stessi. Così come l'implementazione dei
correttivi necessari per rendere praticabili gli accordi.
Essendo coinciso questo Secondo Congresso Bolivariano dei Popoli con le gesta
eroiche della Battaglia di Ayacucho nel suo centottantesimo anniversario, ed
avendo registrato lo sforzo portato a capo dagli organizzatori affinché si
arrivasse al termine nelle migliori condizioni, facciamo palese la nostra
profonda gratitudine al Presidente Hugo Chávez Frias, ai dirigenti ed al popolo
venezuelano, per la solidarietà, l'ospitalità e lo sforzo affinché questo
evento si celebrasse con un alto livello di partecipazione attiva, generando
proposte e conclusioni che hanno fatto di questo congresso una giornata
popolare vittoriosa.
VIVA L'UNITÀ DEI POPOLI DELL'AMERICA LATINA E DEI CARAIBI!
ONORE E GLORIA AI NOSTRI EROI E MARTIRI!
VIVA LA RIVOLUZIONE BOLIVARIANA DEL VENEZUELA!
VIVA LA RIVOLUZIONE SOCIALISTA DI CUBA!
VIVA LA RIVOLUZIONE LATINOAMERICANA!
VIVA IL PRESIDENTE HUGO CHAVEZ FRIAS!
VIVA IL II° CONGRESSO BOLIVARIANO DEI POPOLI!
Caracas, 9 Dicembre 2004.
A 180 anni dalla Battaglia di AYACUCHO.