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Ufficio politico del CC del PCV
Caracas, 30 Novembre 2005
Dichiarazione dell’Ufficio Politico del Comitato Centrale del PCV
La dirigenza di AD, COPEI e Progetto Venezuela, si ritirano dalle elezioni
pretendendo di sabotarle. Eseguono le istruzioni che ricevono dall’ambasciata
del governo statunitense, davanti alla realtà inconfutabile dell’appoggio
crescente del popolo venezuelano alla Rivoluzione Bolivariana.
Chi per 40 anni ha dominato il voto del 90 % della popolazione, oggi non ha
futuro né può avere voti; per il popolo venezuelano è solo un cattivo ricordo,
quei partiti li disprezza e odia ogni giorno di più per tutto i mali che hanno
fatto al paese.
Con quella decisione presa dai direttivi dei partiti reazionari, stanno
anticipando di qualche giorno la loro funzione funebre politica. E’ una
“cronaca di morte annunciata”, e per non sprecare il funerale mettono i loro
cadaveri al servizio della cospirazione e del sabotaggio promossi
dall’ambasciata USA utilizzando una campagna denigratoria contro il CNE, col
finanziamento della CIA, insieme al canale Globovisión come principale
portavoce, chiaro segno della paura dell’opposizione.
Questo paese starà molto meglio senza AD e COPEI, che durante i loro governi
hanno ingannato il popolo con la loro falsa democrazia, instaurato la
corruzione come cultura della gestione pubblica, con i desaparecidos, la
tortura e l’assassinio di uomini e donne coraggiosi che lottarono per una patria
degna e sovrana.
Proprio loro, che portavano a votare i defunti ad ogni elezione, che derisero
gli elettori coi “verbali ammazza voti”, non hanno credibilità morale per
mettere in discussione il CNE; si tratta solo di una scusa con il meschino argomento
della mancanza di garanzie e di frode per adeguarsi alla cospirazione
antipatriottica, con cui vogliono delegittimare le elezioni, il CNE e mettere
una pietra sopra all’inevitabile rielezione del Presidente Hugo Chávez Frias
l’anno prossimo.
Nel Partito Comunista del Venezuela, ratifichiamo il nostro appoggio a Jorge
Rodríguez e al CNE come arbitro elettorale, e riconosciamo gli sforzi
realizzati per garantire la partecipazione di tutti, per la più ampia
espressione di volontà popolare.
In conseguenza, il Partito Comunista del Venezuela, interpretando il sentimento
popolare di progresso, pace e socialismo, respinge come infame questo
sabotaggio elettorale e convoca tutte le forze politiche, tutti i cittadini e
cittadine venezuelane, ad esercitare il libero diritto a votare il prossimo 4
dicembre per i candidati di sua preferenza.
Richiamiamo la nostra militanza a raddoppiare gli sforzi nel tratto finale
della campagna per denunciare con forza la manovra imperialista in corso ed a
difendere col voto del nostro paese il diritto ad esistere come nazione libera
e sovrana. Il voto legittimerà un’altra volta la presenza del comandante Chávez
nella Presidenza, il CNE come massima autorità elettorale e si formerà una
nuova Assemblea Nazionale, con forze rivoluzionarie coerenti ed impegnate nei
cambiamenti che si richiedono nelle leggi e nella Costituzione Nazionale, per
continuare ad avanzare per le strade della rivoluzione bolivariana, verso il
socialismo.
Traduzione dallo spagnolo del Ccdp