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da Rebelion.org
http://www.rebelion.org/noticia.php?id=52398
Chavez aprirà 200 “fabbriche socialiste”
BBC
19/06/2007
Il presidente venezuelano, Hugo Chavez, ha dichiarato che si appresta a far partire “più di 200 fabbriche socialiste” come parte del “progetto di sviluppo nazionale della rivoluzione bolivariana”.
Secondo Chavez nel corso dell’anno saranno inaugurate industrie in settori strategici; fra quelli interessati ci saranno i settori dell’alimentare, vestiario, chimico, automobilistico ed informatico.
Queste aziende “saranno create per rafforzare la nostra indipendenza e sovranità, ed avranno come finalità la produzione per le necessità di base di tutti”. Il presidente venezuelano ha pure annunciato che sta per cominciare la distribuzione di computers, telefoni cellulari, automobili e motociclette assemblati in Venezuela con il partneriato di Cina ed Iran.
Lo stesso vale per “Industria Petrocasa”, un programma di costruzione di alloggi popolari realizzati con materiale plastico derivato dal petrolio.
Chavez cerca di ottenere l’autosufficienza del paese in modo da dipendere sempre meno dalle importazioni. In merito ha dichiarato: “Il prossimo anno queste imprese daranno i loro frutti, per questo ho voluto che il 2008 sia l’anno di un nuovo ciclo della rivoluzione. Non vi spaventate”
Queste dichiarazioni il presidente venezuelano le ha fatte in occasione della cerimonia di inaugurazione di una centrale termoelettrica nello stato occidentale dello Zulia, e sono state trasmesse in tutta la nazione per radio e televisione. Egli ha pure chiesto di non spaventarsi per il modello socioeconomico che si sta introducendo nel suo paese: “E’ un progetto di sviluppo nazionale che qui non era mai stato considerato… questo noi lo possiamo fare perché siamo liberi”.
Il presidente ha fatto anche riferimento alla capacità del Venezuela di costruire armi.
“Stiamo producendo granate e i nostri primi missiletti, che non vanno molto lontano.. Non dobbiamo aggredire nessuno, ma che a nessuno venga in mente di venire qui ad aggredirci”.