ALBA affronta la crisi alimentare generata dal fallimento del capitalismo
Nel corso della riunione straordinaria dei presidenti dei paesi facenti parte dell’Alternativa Bolivariana per le Americhe (ALBA), convocata dal presidente del Venezuela Hugo Chavez e svoltasi mercoledì in Venezuela, sono stati affrontati due questioni fondamentali: la crisi alimentare mondiale creata dal fallimento del Capitalismo, e la Dichiarazione di Solidarietà verso la Sovranità della Repubblica di Bolivia.
All’incontro hanno partecipato il presidente della Bolivia, Evo Morales, il presidente del Nicaragua, Daniel Ortega, il vicepresidente di Cuba, Carlos Lage, e il presidente venezuelano Hugo Chavez.
Il presidente venezuelano ha inaugurato l’incontro sottolineando la necessità di garantire la sovranità e la sicurezza alimentare nella regione. A questo proposito ha letto una nota stampa sulla povertà a Haiti, la nazione caraibica in cui, secondo la Associated Press (AP), l’alimento principale è la galletta di fango.
Chavez ha dichiarato: “ALBA ha ormai acquistato un dinamismo ed una capacità di azione e reazione a fronte degli avvenimenti che accadono nei nostri paesi, nella nostra regione e nel mondo, che ci permette di convocarci d’urgenza nel giro di poche ore”.
Ed ha poi aggiunto la piena condivisione del piano della FAO, quello nato dalla conferenza svoltasi in Brasile sulla questione alimentare: “La FAO ha lanciato un piano chiamato“America Latina e Carabi”, bene, ALBA risponde immediatamente, siamo pronti ad assumerlo”. Dall’incontro è nato l’Accordo per il Programma di Cooperazione in materia di Sovranità e Sicurezza Alimentare nell’ambito dei paesi facenti parte dell’Alternativa Bolivariana per le Americhe. L’accordo stabilisce lo sviluppo agroindustriale di cereali (riso, mais, oleguminose, fagioli), carni e latte, oltre ad una “Rete di commercializzazione degli alimenti di ALBA” per “evitare le speculazioni in materia alimentare”. Un Fondo finanziario aiuterà la priorità alimentare e conterà su 100 milioni di dollari erogati dalla Banca di ALBA.
Il presidente venezuelano ha indicato come esempio dell’integrazione in campo agroindustriale i tecnici cubani presenti in Venezuela: “Qui abbiamo 1.500 tecnici agricoli cubani, e con loro abbiamo ricuperato più di due milioni di ettari di terreni incolti che ora stanno producendo, e tra poco arriveranno le mucche del Nicaragua per gli incroci con i nostri allevamenti”. Un altro esempio è quello dei progetti pilota d’importazione della soia dalla Bolivia, e la cooperazione industriale con l’Iran
Il presidente nicaraguense Daniel Ortega, dopo essersi complimentato con il popolo venezuelano per la sua lotta ha informato dell’incontro che si svolgerà a Managua, il 26 aprile, fra i rispettivi ministri dell’agricoltura, ed ha criticato duramente la Banca Mondiale per il ritardo con cui “ha scoperto solo adesso che i programmi di lotta contro la povertà sono retrocessi negli ultimi dieci anni”.
Il vicepresidente cubano, Carlos Lage, è intervenuto con le seguenti parole: “L’inflazione che patiscono i nostri paesi è di livello mondiale. I governi devono attenuarla e/o diminuirla. I paesi in via di sviluppo sono quelli più colpiti dall’ordine economico imposto dalle guerre mosse dai governi degli USA. Questi investono 1.500 milioni di dollari in guerre, solo con lo 0,5% di quei capitali si potrebbe cancellare la fame nel mondo”. Lage ha poi letto la dichiarazione di solidarietà di ALBA con la Bolivia, documento con cui si ribadisce il rispetto della sovranità boliviana e della legittimità del potere del governo di Evo Morales a fronte delle pretese secessioniste della regione di Santa Cruz mediante un referendum incostituzionale.
Traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org di FR