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- popoli resistenti - venezuela - 04-07-09 - n. 281
L’opposizione venezuelana ci riprova con l’aiuto di Berlino
La fondazione Adenauer in Venezuela
di Harald Neuber - amerika21.de
02/07/2009
L’opposizione venezuelana anti Chavez vuole riprovare a unirsi in alleanza. Dopo vari fallimenti registratisi negli ultimi anni, i rappresentanti di una dozzina di partiti e organizzazioni hanno annunciato che vogliono iniziare un percorso comune contro il governo.
Il progetto è stato presentato la prima volta a Caracas lo scorso 8 giugno, dal nome “Unità Democratica”, punta alle elezioni municipali e legislative del 2010. Il nuovo sforzo antigovernativo è stato promosso da organizzazioni straniere.
Da quanto emerge in un’informativa apparsa accidentalmente su Internet lo scorso 8 giugno, sappiamo dal direttore della Fondazione Adenauer (KAS, sigla tedesca) che quell’organizzazione democratico-cristiana tedesca ha assunto un ruolo di leadership nella creazione di reti unificanti dell’opposizione venezuelana. La Fondazione Adenauer appoggerebbe i partiti di destra Primo Giustizia e COPEI attraverso i suoi centri di formazione, l’ha scritto il direttore Eickhoff.
L’obiettivo immediato sarebbe spingere la cooperazione dei centri di formazione di quei partiti in vista delle prossime elezioni, si tratterebbe di rendere possibile una gestione abbastanza forte da nominare un candidato unitario per l’opposizione.
In un’altra informativa di Eickhoff , pubblicata l’11 giugno in tedesco nella pagina elettronica del sito internet della KAS, il democristiano attacca duramente il governo venezuelano. Con Faqueline Farías, il presidente Chávez avrebbe costituito nell’area metropolitana di Caracas una sorta di “commissariato del Reich”, paragonando l’incarico amministrativo di Farías con l’occupazione dell’Europa dell’Est da parte dei nazifascisti durante la seconda guerra mondiale. E aggiunge: “Bande di chavisti hanno assaltato e occupato strutture statali”, e ci sarebbe una “radicalizzazione del chavismo”, e un “quotidiano attacco alla costituzione e allo stato di diritto”. Il Venezuela, sarebbe sul bordo di una “deriva militarista, un’economia di comando ed una cultura fascistoide”.
Il democristiano Eickhoff, che stava per essere processato in ragione di uno scandalo finanziario nel suo paese d’origine, non risparmia le critiche personali a Chavez, che a suo dire starebbe perdendo popolarità, e all’interno del suo governo sarebbero evidenti i segni di un calo della sua egemonia. Il Venezuela, poi, sarebbe addirittura in preda ad una criminalità violenta e sfrenata.
In un articolo della KAS viene descritto il “lavoro” delle Fondazioni nei partiti: “Esse possono svolgere attività difficili per le istituzioni statali o per i rappresentanti diplomatici della Repubblica Federale…”. Non si tratterà, per caso, delle classiche ingerenze straniere?