www.resistenze.org - popoli resistenti - venezuela - 09-08-09 - n. 285

fonte CBJCM - NA - Notizie dalla Patria Grande
da www.aporrea.org/medios/a84057.html
traduzione di Ciro Brescia
 
La lotta contro il latifondismo mediatico: Socializzazione dello spazio radioelettrico
 
Omar Vázquez
 
08/08/09
 
Il governo bolivariano, nell’ambito della lotta contro il latifondismo mediatico, attraverso la ritardataria gestione di CONATEL [Consiglio Nazionale delle Telecomunicazioni, N.d.T.] ha cominciato a regolarizzare l’uso dello spazio radioelettrico da parte delle diverse stazioni di radio private. Noi rivoluzionari, dal mio punto di vista, in corrispondenza con l’approfondirsi della Rivoluzione, dobbiamo stabilire la creazione di istanze che permettano la partecipazione dei lavoratori e delle comunità nella strutturazione della programmazione e nella definizione della linea editoriale delle nuove emittenti che occupano le frequenze regolarizzate con la finalità di iniziare a socializzare lo spazio radioelettrico. Quindi, è importante che i lavoratori delle radio e delle televisioni comincino ad organizzarsi, congiuntamente con gli utenti (il popolo), secondo il modello dei Consigli delle Lavoratrici e dei Lavoratori per promuover il controllo operaio e popolare dello spazio radioelettrico.
 
In questo senso, è importante menzionare che quotidianamente ascoltiamo, attraverso i circuiti ed emittenti delle radio tradizionali le idee che difendono la dominazione della borghesia e quindi dei capitalisti sui lavoratori ed il popolo in generale; però, ancora, dopo dieci anni di processo bolivariano, non esistono emittenti di radio e men che meno canali televisivi che permettano sistematicamente ai lavoratori e alle loro organizzazioni classiste di informare relativamente ai loro bisogni, divulgare il loro programma storico, il Socialismo Rivoluzionario, e promuovere dibattiti tra le distinte posizioni sostenute nel seno della classe lavoratrice.
 
Noi rivoluzionari abbiamo l’obbligo di vigilare, praticando la critica ed il controllo popolare, l’uso politico e di classe che avranno le frequenze liberate; poiché possono finire sotto il controllo e l’utilizzo da parte di muovi imprenditori (borghesi) della radio. Situazione che può generare il cambio da un settore della borghesia ad un altro, o, peggio, creare mediante la ipotizzata democratizzazione dello spettro radioelettrico, un nuovo gruppo di borghesi della radio. Poiché la lotta di classe è il midollo delle società classiste, quantunque alcuni teorici e piccolo borghesi incistati nel processo bolivariano desiderano negarlo, essa terrà la sua presenza nella lotta per la trasformazione delle condizioni dello spazio radioelettrico.
 
Controllo Operaio e Popolare dello spazio radioelettrico!
 
Creazione dei Consigli delle Lavoratrici e dei Lavoratori classisti della radio e della televisione!
 
Queste devono essere le parole d’ordine dei rivoluzionari nell’ambito del processo di regolarizzazione dello spazio radioelettrico.
 
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