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- popoli resistenti - venezuela - 20-12-09 - n. 300
Traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org a cura di F.R. del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
Più di 100 navi da guerra hanno fatto “visita” all’isola di Curacao in un solo anno.
Eva Golinger: I curazolegni temono che l’isola sia utilizzata come una punta di lancia contro il Venezuela
19/12/09
L’avvocato venezuelano-statunitense Eva Golinger ha segnalato che il Pentagono da più di tre anni e mezzo ha incrementato la presenza di navi da guerra, armamento e truppe nell’isola sotto giurisdizione olandese, e ha confermato che la gente di Aruba e Curacao, ha manifestato il timore per l’uso del loro territorio per un’aggressione militare al Venezuela.
Intervistata nel programma televisivo “Dando y Dando”, trasmesso da VTV, Golinger ha rilanciato la denuncia fatta dal Presidente Hugo Chávez dalla Danimarca, secondo cui gli Stati Uniti hanno un “contratto” con il governo dei Paesi Bassi (Olanda) in base al quale è consentita la costruzione di una base aeronavale che gli USA definiscono “Posto di Operazioni Avanzate”.
Gli Stati Uniti hanno un contratto con il governo olandese dal 1999, e non con il governo di Curacao, il quale è sottoposto ad una sorta di governatore regionale. Quel contratto, denuncia Golinger, è stato rinnovato nel 2005.
Di fatto, Aruba, Bonaire e Curazao sono ancora zone coloniali, prive di indipendenza. Curacao ha una popolazione inferiore a 200 mila persone, ora intimorite dalla possibilità dell’uso militare del territorio a fronte dell’aumento di navi da guerra nordamericane ad alto potere distruttivo.
Golinger ha dichiarato che nel 2005 ha visitato Curacao ed ha constatato di persona la preoccupazione popolare. Ha mostrato giornali dell’isola del 2005 e del 2006, in cui si evidenzia la presenza di quelle navi e il tentativo di accusare il Venezuela di voler “annettere” le isole.
“In un anno sono entrate più di 100 navi da guerra, un aumento del mille per cento”. Golinger denuncia che il 2006 è l’anno in cui gli Stati Uniti hanno cominciato a considerare ufficialmente il Venezuela come un pericolo. “Quello è l’anno in cui il Venezuela compare nella lista USA dei paesi che non cooperano alla lotta contro il terrorismo e il narcotraffico (…) e cominciano le manovre per mettere in rapporto il Venezuela con vari delitti”.
Ed è proprio nel 2006 che si comincia a parlare di Socialismo del secolo XXI, della nascita dell’alleanza dell’ALBA, e cominciano i comizi per la rielezione presidenziale. Proprio allora venne la proibizione statunitense della vendita di pezzi di ricambi di aerei venduti al Venezuela e un’escalation mediatica e militare contro il Governo Bolivariano.
Golinger ha segnalato che sono stati gli stessi abitanti di Curacao a mettere in rapporto la forza militare statunitense in transito come minaccia crescente contro il Venezuela.
Fonte: http://www.vtv.gob.ve/noticias-nacionales/27546