www.resistenze.org - popoli resistenti - venezuela - 29-01-10 - n. 304

da www.kaosenlared.net
Traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
 
RCTV la scorsa settimana ha diramato un appello per una "soluzione militare" al fine di destituire Chavez
 
La catena RCTV, che partecipò al Golpe del 2002, ritorna con i suoi proclami golpisti. Video del 21 Gennaio.
 
RCTV fu una delle stazioni radio venezuelane che partecipò più attivamente al Colpo di Stato del 2002, dando in ogni momento copertura mediatica alla trama orchestrata dall'opposizione fascista. Questa catena, vicino ad altre stazioni radio ed altri gruppi della carta stampata vincolati all'opposizione, diedero copertura ad una sfacciata manipolazione di immagini televisive che fecero credere al mondo intero che il governo Venezuelano ed alcuni seguaci del chavismo stavano massacrando impunemente "pacifici" manifestanti dell'opposizione, quando già dalle prime ore si sapeva che la maggior parte dei morti in quei tragici eventi erano simpatizzanti del governo.
 
Inoltre, una volta messa in moto la macchina golpista e l'opposizione riuscì a rapire il presidente Chávez, giocarono il compito basilare nel mantenere disinformato il paese su quello che stava realmente succedendo, emettendo programmi di intrattenimento, serie di cartoni animati ed altri dello stesso genere mentre per strade di Caracas si svolgeva una vera battaglia popolare, affrontata dalla polizia, per restituire il potere al suo legittimo padrone: il popolo venezuelano, con Hugo Chávez alla testa. RCTV, tra le altre cose, diede ordine esplicito ai suoi impiegati affinché dessero " zero copertura al chavismo", e questo fu l’evento che provocò la coraggiosa decisione di Andrés Izarra,che allora era il Direttore di produzione, di lasciare volontariamente il suo incarico e denunciare i fatti di manipolazione ed occultamento informativo davanti al mondo intero.
 
Ricordiamo che in quel Colpo di Stato, l’allora presidente di Fedecamaras, Pedro Carmona, fu nominato presidente della Repubblica per un giorno, tempo sufficiente per poter annullare col suo unico decreto presidenziale tutte le leggi democratiche del Venezuela, lasciando il paese in un regime presidenzialista dispotico, sullo stile delle più dure e crudeli dittature latinoamericane degli anni 70 ma che fortunatamente durò solo un giorno.
 
Ora, quasi 8 anni dopo quei fatti, un altro Presidente di Fedecamaras, l’attuale Noel Álvarez, sembra essersi dato come obiettivo di ripercorrere lo stesso destino politico di Pedro Carmona. Lo scorso 21 gennaio, questo signore è apparso sugli schermi di RCTV per fare un appello pubblico agli imprenditori privati venezuelani, chiedendo loro di scommettere su di una "soluzione militare" per scalzare e far cessare il governo di Hugo Chávez. Tale appello è stato successivamente applaudito ed appoggiato dal giornalista della catena, Miguel Rodríguez, che lo ha prontamente esteso a tutta la popolazione.
 
RCTV, pertanto, non contenta del suo fallimento nel Colpo di Stato del 2002, è ritornata alla carica con i suoi sfacciati alleati golpisti. Questo, benché non sia il caso, dovrebbe di per sé essere motivo più che sufficiente perché il governo Venezuelano chiuda una volta per tutte e per sempre questa catena televisiva golpista, che si colloca ai margini della legalità democratica, non solo da un punto di vista amministrativo, fatto per il quale è già stata sanzionata, bensì, e questo è assolutamente più grave, dal punto di vista politico. Giocano col golpismo, scommettono sul golpismo, e questo non dovrebbe essere permesso in nessun paese sovrano e democratico del mondo.
 
E’ un peccato che Hugo Chávez prosegua con una politica di eccesso di "buonismo" e non spedisca per sempre questa catena fascista nella spazzatura della storia, ostacolando ogni sua attività nel paese, anche nel caso in cui trovasse il modo di trasmettere da altri paesi del mondo.
 
 

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