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- popoli resistenti - venezuela - 11-10-11 - n. 380
Traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
Elezioni del 2012 con acuto scontro di classe
Douglas Gómez*
06/10/2011
Stabilita la data delle elezioni presidenziali nel 7 ottobre 2012, la lotta per il potere politico in Venezuela acquisisce caratteristiche che distinguono queste elezioni dai fenomeni elettorali precedenti. Ciò a causa dei rapporti di forza che vi sono oggi nel paese e in conseguenza dei risultati elettorali dell'Assemblea Nazionale dello scorso 26 settembre 2010.
Oggi possiamo dire che il quadro politico elettorale che si avvicina sarà segnato da un forte scontro di classe, in cui i nemici del processo rivoluzionario bolivariano, guidati dall'imperialismo e raggruppati intorno a MUD, metteranno in campo tutte le loro forze per riprendersi i privilegi per via elettorale; senza abbandonare, ben inteso, altre forme di lotta, come il sabotaggio economico e istituzionale, l'intrigo, il sicariato, il terrore psicologico e la manipolazione mediatica.
Le forze pro-imperialiste ripongono le loro speranze nell'"arte della scelta" di un candidato unico che - per vacuo e insignificante che sia - capitalizzi nel voto il viscerale odio antichavista. In più, cercheranno di fare adepti nel popolo, nonostante il passato reazionario, antipopolare e criminale dei loro governi. L'immagine che pretendono darsi, dove gli undici precandidati della MUD sottoscrivono un accordo di rispetto dei risultati delle primarie, mostra l'importanza strategica di queste elezioni.
All'altro lato dei rapporti di forza ci siamo noi, le forze patriottiche e rivoluzionarie, con una grande forza che poggia sull'indiscutibile lidership del Presidente Chávez, che fino ad ora, come successo elettoralmente nel 2006, il popolo sostiene in massa. Quasi tutte le agenzie di sondaggio rivelano che la lidership di Chávez gode di un appoggio popolare che supera il 55%, nonostante tutto il male prodotto dalla gestione incoerente di molti funzionari nazionali, regionali e municipali.
Ne consegue che il compito principale della lidership rivoluzionaria é mettere fine a questa incoerenza dei funzionari, correggere gli errori della gestione in tutte le istanze del governo; la questione della delinquenza, il maneggio delle risorse dello Stato a guadagno della corruzione, la mancanza di risposte delle istituzioni al popolo, gli abusi contro i lavoratori da parte della burocrazia statale: queste sono debolezze che se non corrette in tempo mettono a rischio la continuità dell'egemonia rivoluzionaria in Venezuela.
Inoltre, é necessario aprire alla partecipazione protagonista dei lavoratori nella direzione dello Stato e dell'economia, in modo che nel confronto di classe si accumulino sufficienti forze per spingere avanti e approfondire il processo rivoluzionario. Con la classe operaia all'avanguardia di questo rapporto di forze, ci saranno garanzie per la destrutturazione definitiva dell'apparato statale borghese che impedisce il salto qualitativo verso nuove istituzioni dello Stato democratico, popolare e rivoluzionario che vuole la rivoluzione bolivariana per affrontare il cammino verso il socialismo. Questo ruolo di avanguardia dei lavoratori imprimerà al cosiddetto "Grande Polo Patriottico" (e idealmente al Frente Amplio Nacional Patriótico e Antiimperialista), prima e dopo le elezioni presidenziali, un contenuto rivoluzionario e classista, un ruolo strategico.
Le elezioni regionali e municipali, previste per dicembre 2012 e aprile 2013, saranno caratterizzate dalla rielezione del Presidente Chávez, dalla qualità dell'alleanza che costruiremo e da quanto accumulato dalla gestione governativa. Così la mappa politica nelle regioni potrebbe cambiare rispetto a quella attuale, a seconda di come si comporteranno le variabili sopra citate.
*Deputato (supplente) del PCV nell'Assemblea Nazionale
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