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- popoli resistenti - venezuela - 22-04-13 - n. 450
Solidarietà a Eva Golinger, il golpismo e l'imperialismo in Venezuela no pasarán!
19/04/2013
Il 16 aprile scorso un gruppo di sgherri del candidato della destra venezuelana Capriles ha aggredito la compagna Eva Golinger, che si trovava insieme a suo figlio di appena un anno di età.
L'Associazione Nuova Colombia esprime tutta la propria solidarietà a Eva, ed il più profondo disprezzo verso quest'ennesima prova di vigliaccheria fascista da parte dei golpisti filo-imperialisti che, come nel 2002 e nel 2003, stanno cercando di rovesciare il governo bolivariano per mezzo della violenza.
L'attacco nei confronti di Eva non è un episodio isolato: si inserisce nel quadro del piano preparato per determinare una situazione di ingovernabilità nel paese che dia lo spunto per un cambio di regime in senso autoritario ed oligarchico. Si tratta di un'operazione in marcia da tempo in modo coperto e strisciante, che rafforza gli elementi a sostegno del fatto che Chávez sia stato assassinato mediante l'inoculazione di agenti cancerogeni realizzati nei laboratori militari del Pentagono preposti alla guerra biologica: tesi che proprio Eva, brillante e battagliera ricercatrice venezuelano-statunitense, ha contribuito a diffondere e che è oggetto di indagine ufficiale da parte del governo bolivariano.
All'indomani del voto popolare che ha consacrato Nicolás Maduro come Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, si è scatenata la fase aperta del piano golpista con il disconoscimento dei risultati elettorali -che hanno nuovamente legittimato il governo delle forze antimperialiste nel nome di Chávez- con il sabotaggio coordinato in più punti della rete elettrica nazionale e di altre infrastrutture, con l'assalto da parte di bande fasciste armate dei centri sanitari e delle sedi televisive, tra cui Telesur e VTV, delle sedi del Consiglio Nazionale Elettorale e con l'aggressione e l'assassinio di militanti della sinistra. Il bilancio parziale di queste violenze è di 8 morti e 70 feriti.
Nell'evidente tentativo di ripetere lo schema adottato nelle cosiddette "rivoluzioni colorate" o in alcune delle finte "primavere" arabe, si sta tentando di creare una situazione che costringa le forze bolivariane ad intervenire, in modo da poter scatenare la solita falsa propaganda internazionale di "denuncia" di "atti volti a reprimere il popolo" da parte del governo venezuelano, tentando così di aprire la strada ad un intervento militare di rovesciamento istituzionale o addirittura ad una sorta di guerra civile. Non è un caso che le Forze Armate Nazionali Bolivariane abbiano arrestato, in concomitanza degli eventi di questi giorni, alcuni militari di medio rango per cospirazione. E che, all'indomani della morte di Chávez, siano stati espulsi due diplomatici statunitensi che mantenevano contatti segreti con membri dell'esercito venezuelano.
Nella fase pre-elettorale è stato scoperto e neutralizzato un gruppo di paramilitari colombiani armati che si erano infiltrati nel paese. Non è di oggi la relazione tra il golpismo venezuelano e la destra fascista colombiana, che ospita a Bogotá il capo dei golpisti del 2002, Pedro Carmona. E' stato anche denunciato e provato negli stessi giorni, l'invio in Venezuela da parte della destra salvadoregna di alcuni elementi terroristi al soldo della CIA dotati di esplosivo C4, che si sono incontrati con personaggi oggi in prima fila nella destabilizzazione. Anche in questo caso non è la prima volta che la destra salvadoregna presta manovalanza terrorista per portare a termine azioni violente nella Repubblica Bolivariana del Venezuela.
È notorio il flusso costante di denaro e assessori USA verso i settori più reazionari della destra venezuelana, ed è ormai evidente l'obiettivo del Pentagono e del Dipartimento di Stato USA di far sprofondare il Venezuela nella barbarie, restaurando la sottomissione neocoloniale perduta. Gli Stati Uniti sono l'unico paese americano a non aver riconosciuto Nicolás Maduro come legittimo presidente venezuelano. È dai tempi del famigerato Piano Condor che le agenzie nordamericane specializzate nella destabilizzazione dei paesi non allineati, insieme alle fondazioni e alle ONG ad esse legate, si occupano del coordinamento dei fascismi latinoamericani volto a distruggere con ogni mezzo le istanze di liberazione continentale.
L'imperialismo non tollera che il Venezuela bolivariano costruisca giustizia sociale, gestisca in modo sovrano le proprie straordinarie risorse petrolifere, tessa insistentemente unità ed integrazione continentali, e costruisca ponti di pace come nel caso dei dialoghi all'Avana tra le FARC ed il governo Santos, in corso anche grazie al tenace lavoro di Chávez in favore della soluzione politica del conflitto sociale ed armato colombiano. Lavoro che vede il Venezuela come paese facilitatore dei dialoghi, ruolo che, come il Presidente Maduro ha già ribadito, Caracas porterà avanti con passione ed impegno.
Il popolo venezuelano non si farà strappare le proprie conquiste senza combattere. Militanti del Partito Comunista del Venezuela hanno reagito liberando dai fascisti alcune delle sedi televisive occupate. Le masse popolari mobilitate a difesa della propria vittoria elettorale si mantengono nelle strade e nelle piazze della capitale e delle principali città del paese.
L'aggressione di cui è vittima il Venezuela è parte essenziale della controffensiva imperialista in atto da alcuni anni nei confronti dei popoli latinoamericani in marcia verso la seconda e definitiva indipendenza dell'intero continente.
La solidarietà internazionalista deve denunciarla senza tregua e contribuire a respingerla.
NO PASARÁN, NO VOLVERÁN!
SOLIDARIETA' AL LEGITTIMO GOVERNO BOLIVARIANO!
Associazione nazionale Nuova Colombia
Milano, 19 aprile 2013 - 203° anniversario del primo Grido d'Indipendenza in Venezuela
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