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Il PCV chiama i lavoratori e il popolo a lottare per una politica economica rivoluzionaria

PCV | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a Cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

24/09/2013

Nessun dollaro per la borghesia speculatrice, sviluppando il monopolio statale su tutte le importazioni; Profonda Riforma Tributaria eliminando l'IVA e elevando le tasse sui profitti e le transazioni finanziarie; promozione di un piano nazionale di industrializzazione del paese. Queste sono alcune delle proposte attorno alle quali
il Partito Comunista del Venezuela (PCV) chiama i lavoratori e il popolo venezuelano a lottare per spingere il governo nazionale ad approfondire il cambiamento nella sua attuale politica economica che mantiene ancora intatto il sistema capitalista e non avanza nella prospettiva socialista.

Così ha annunciato Peter Eusse, nella conferenza stampa realizzata oggi dall'Ufficio Politico del PCV, a proposito dell'analisi in corso volta a formulare una proposta globale che superi l'attuale crisi economica, lo Stato rentier capitalista e l'attuazione di una politica progressista e rivoluzionaria nell'economia nazionale. Su questo il dirigente ha dichiarato: "E' necessario affrontare e dare risposte ai problemi strutturali dell'economia nazionale".

Per il PCV è urgente avanzare nel smontare il capitalismo rentier, per distruggere lo Stato borghese che permane intatto nonostante i cambiamenti progressisti che si sono sviluppati negli ultimi anni.

Il dirigente ha aggiunto che il Partito Comunista cerca di "cambiare i rapporti di forza della società venezuelana", per questo, "è necessario che la classe lavoratrice e il movimento popolare conquistino un tale livello di forza che ci permetta di dare una nuova direzione al corso dei cambiamenti verso l'approfondimento del processo rivoluzionario".

Eusse ha ricordato che il Partito Comunista, in un documento elaborato al II Plenum del Comitato Centrale, tenutasi nel settembre 2011, in pieno vigore oggi, si afferma: "L'opposizione, eterogenea e contraddittoria fondamentalmente guidata da forze pro-imperialiste, approfitta dello scontento nei settori popolari per i gravi problemi strutturali irrisolti, come l'insicurezza, la disoccupazione, l'alto costo della vita, la corruzione, l'impunità, ecc. Si concretizza un quadro politico, sociale ed economico che attraverserà fasi critiche negli anni immediatamente a venire, prodotto dell'acutizzazione delle contraddizioni di classe espresse nei progetti di paese e che si scontrano non solo con le storiche e definite forze della destra pro-imperialista, ma anche con i settori riformisti di pseudo socialisti che hanno un'influenza significativa all'interno delle forze del processo".

"Per questo motivo, abbiamo la necessità che la classe operaia e il popolo lavoratore, insieme a tutte le forze sociali e politiche rivoluzionarie e progressiste, intraprendino la lotta per ottenere che il governo bolivariano, ridefinisca la sua politica economica", appello rivolto anche al presidente Nicolas Maduro e al governo nazionale.

Alcune misure economiche che propone il PCV

Nel quadro dell'analisi sulla situazione economica che il Partito Comunista sta elaborando e che sarà illustrata in un documento da consegnare al Governo Nazionale e al popolo venezuelano, il PCV anticipa le seguenti misure economiche come urgenti:

- Nessun dollaro per la speculazione borghese. "Non possiamo continuare con una politica economica che eroga denaro a piene mani ai settori speculativi e del commercio d'importazione", ha segnalato Eusse, aggiungendo che ciò non genera sviluppo produttivo e mantiene il paese in stato di arretratezza economica e che ciò sta compromettendo le finanze pubbliche in modo pericoloso, indebolendo le possibilità di un avanzamento dei cambiamenti progressisti e rivoluzionari del paese.

Per questo, il PCV pone la necessità di stabilire il monopolio statale del commercio estero, con la centralizzazione delle esportazioni da parte dello Stato venezuelano. Questo permetterà anche di lottare contro la speculazione dei prezzi.

- Sviluppare una grande riforma fiscale nel Paese. Tre misure sostanziali: eliminazione dell'imposta regressiva dell'IVA; aumento dell'imposta sulla rendita dei grandi profitti e aumento dell'imposta sulle transazioni finanziarie della banca nazionale.

"E' il momento di mettere le cose al loro posto. Un governo rivoluzionario nel processo progressista che vive il paese deve attuare una politica fiscale progressista e rivoluzionaria". Ha detto Eusse.

- Sviluppare una pianificazione nazionale produttiva. Promuovere un intenso processo di industrializzazione e sviluppo della produzione agricola primaria. Per garantire la sovranità alimentare e industriale del Venezuela, sotto la direzione del controllo contadino e operaio.


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