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Intervista a Nicolás Maduro: "Non passerò alla storia come un traditore né come un debole"

Russia Today (RT) | resumenlatinoamericano.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

05/02/2019

Il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha concesso un'intervista esclusiva a RT in cui affronta la crisi politica nel paese latinoamericano e spiega come una guerra può essere evitata

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Il presidente della Repubblica, Nicolás Maduro, ha chiesto che il suo omologo statunitense, Donald Trump, ritiri "immediatamente" la minaccia di aggressione militare contro il Venezuela.

In un'intervista a Russia Today (RT), ha ribadito che la mossa interventista, la cui attuazione non è esclusa dall'amministrazione statunitense, cercherebbe di impadronirsi delle risorse naturali e minerarie della nazione e di porre termine alla Rivoluzione bolivariana, un processo che "è un esempio di indipendenza e giustizia sociale".

"Il casus belli di Trump è il petrolio, la ricchezza del Venezuela. La causa di un'invasione da parte dell'esercito degli Stati Uniti è la ricchezza morale della Rivoluzione bolivariana. Trump deve ritirare le sue minacce contro un popolo pacifico e nobile", ha dichiarato.

Il capo dello Stato ha affermato che le minacce militari statunitensi, lungi dall'intimidire i venezuelani, "radicalizzano" la coscienza nazionale del "bisogno di pace". Ha sottolineato che le provocazioni dei guerrafondai si sconfiggono "con la verità, con la diplomazia della pace e con l'opinione pubblica mondiale".

A questo proposito, ha esortato i governi, i leader, le organizzazioni e i movimenti sociali di tutto il mondo a "fare fronte" per fermare la "follia" del presidente Trump, che domenica scorsa ha lanciato la sua seconda minaccia militare contro il Venezuela sottolineando che "certamente" l'intervento militare è "un'opzione".

"Inizia a levarsi un'ondata di coscienza, di sensibilità mondiale e ogni giorno che passa sarà maggiore l'indignazione contro Donald Trump e le minacce", ha sostenuto il Presidente venezuelano.

Ha respinto uno scenario di guerra o di intervento militare in Venezuela, affermando che continuerà a difendere gli interessi della nazione e a denunciare le aggressioni affinché la pace trionfi. "Il Venezuela è in piedi e non si arrenderà mai", ha aggiunto.


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