PCV sull'estradizione di Alex Saab, Hugo Carvajal e Claudia Díaz da parte del governo USA

Partito Comunista del Venezuela (PCV) | prensapcv.wordpress.com
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

30/10/2021

Comunicato: L'Ufficio Politico del Comitato Centrale del PCV, ribadisce innanzitutto la sua storica condanna della pretesa del governo degli Stati Uniti di arrogarsi il ruolo di poliziotto e giudice del mondo, che oggi esercita attraverso la pratica ricorrente di applicare illegalmente le sue leggi nazionali al di fuori delle sue frontiere, in flagrante violazione del diritto internazionale e della sovranità dei paesi.

In secondo luogo, vogliamo chiarire che questi procedimenti avviati dalla giustizia statunitense contro i cittadini Alex Saab, Claudia Díaz e Hugo Carvajal non sono finalizzati a combattere la corruzione, il traffico di droga o a portare giustizia al popolo venezuelano, come la propaganda imperialista vorrebbe farci credere. Il contenuto ipocrita della narrazione anticorruzione del governo statunitense è evidente nella sua passività di fronte alle imprese statunitensi e agli uomini d'affari venezuelani che hanno partecipato al saccheggio del paese attraverso l'assegnazione preferenziale di valuta estera nel periodo 2003-2016. La maggior parte di questo denaro è stato rubato dal paese attraverso meccanismi fraudolenti, come la sovrafatturazione delle importazioni in complicità con funzionari governativi corrotti e collusione con le banche statunitensi dove queste risorse sono finite, senza che si sia indagato sulla provenienza di questi profitti o redditi esorbitanti durante tutti questi anni.

È importante sottolineare che gran parte del denaro illecito, come nei casi degli ex tesorieri Andrade e Claudia, proviene da tangenti pagate da queste stesse imprese straniere e da "uomini d'affari" nazionali, affinché fossero autorizzati a portare fuori dal paese somme colossali di denaro verso gli USA e i paesi europei.

È chiaro che il governo degli Stati Uniti sta politicizzando i casi Claudia, Saab e Carvajal con un chiaro scopo interventista. Un esempio della farsa della sua lotta contro la corruzione sono le recenti decisioni dei suoi tribunali sul caso dell'ex tesoriere corrotto Alejandro Andrade, processato per aver riciclato un miliardo di dollari sottratti al paese. La giustizia statunitense ha deciso di ridurre la pena contro questo cittadino, permettendogli di essere rilasciato l'anno prossimo, con la protezione del governo degli Stati Uniti in modo che non debba rispondere alla giustizia venezuelana e garanzie per il godimento di parte del denaro che ha rubato al popolo venezuelano. Come se non bastasse, nemmeno un centesimo del denaro che la giustizia riconosce essere stato rubato al Venezuela sarà restituito al paese. Questo è il vero volto dell'"impegno" statunitense contro la corruzione in Venezuela.

Il sistema giudiziario statunitense non è altro che una rete di estorsione di persone corrotte, il cui obiettivo è rubare informazioni a questi cittadini per i suoi interessi geopolitici e legittimare il denaro rubato ai paesi vittime della corruzione, con lo scopo di utilizzarlo a beneficio del sistema finanziario statunitense.

Il popolo venezuelano è così lasciato senza possibilità di giustizia e senza poter recuperare il denaro rubato dai corrotti che ora sono protetti dal governo statunitense.

Per queste ovvie ragioni, il PCV rifiuta questo circo della giustizia statunitense. I corrotti devono essere riportati nel paese dove hanno commesso i loro crimini, affinché rendano conto delle loro azioni. Difendiamo il diritto sovrano della nazione venezuelana di processare questi cittadini e di rendere giustizia al popolo venezuelano. Tuttavia, non è un segreto che l'attuale Procura Generale e il sistema giudiziario, essendo altamente di parte a favore della narrativa che interessa il partito al potere, non forniscono garanzie per lo svolgimento di processi investigativi obiettivi che permettano di assestare un duro colpo alla vasta rete di corruzione che affligge il paese. In questo senso, il PCV propone che l'Assemblea Nazionale nomini una commissione speciale con la partecipazione di vari settori della società e presieduta da una personalità che meriti la credibilità della società, per condurre un'indagine approfondita e trasparente su questi casi.

Allo stesso modo, questa commissione dovrebbe impegnarsi a rintracciare tutto il denaro rubato dal paese e realizzare le azioni internazionali necessarie per ottenere il rimpatrio immediato, nel quadro degli accordi internazionali sulla lotta contro la corruzione.

In questo contesto, il PCV chiarisce che non appoggia il messaggio del governo di indicare Alex Saab come un "salvatore della patria". È un insulto al popolo venezuelano, che soffre quotidianamente le dure conseguenze delle sanzioni mentre una manciata di uomini d'affari e burocrati corrotti accrescono la loro ricchezza, presentare come eroe nazionale un rappresentante di questa comunità d'affari che trae profitti commerciali dalle illegittime sanzioni economiche sul Venezuela.

Il popolo lavoratore non si fa ingannare da queste storie di "altruismo imprenditoriale a favore della patria" che la propaganda governativa sta cercando di accreditare. La discrezionalità e l'opacità nella gestione delle risorse pubbliche e degli affari pubblici sono la fonte della corruzione sfrenata che divora la vita nazionale. Anche il caso Alex Saab deve essere oggetto di un'indagine approfondita. La lotta contro le sanzioni imperialiste illegali non può essere una scusa per legittimare azioni che violano la Costituzione della Repubblica Bolivariana del Venezuela.

Tutto deve essere indagato e i responsabili degli atti di corruzione devono essere puniti con tutto il peso della legge e il sequestro di tutto ciò che è stato rubato alla nazione venezuelana, indipendentemente dallo schieramento politico a cui appartengono.

Ufficio Politico del Comitato Centrale

Partito Comunista del Venezuela (PCV)

Caracas, 25 ottobre 2021