www.resistenze.org - popoli resistenti - vietnam - 14-04-05

da Nhan Dan
http://www.nhandan.com.vn/english/life/020205/party.htm

Il Partito guida due strategie rivoluzionarie nel periodo 1954-1975

Tra il 1954 e il 1975, il partito guidò due strategie rivoluzionarie: la Rivoluzione socialista nel Nord e le Rivoluzione Popolare Democratica Nazionale nel Sud.

Questi i principali eventi nel periodo:

- 1954-1957: il Nord avanzò verso la Rivoluzione Socialista con il completamento della riforma terriera e il ricupero dell'economia nazionale.

- Il 14°plenum (Novembre 1958) ed il 16°plenum (Aprile 1959) del secondo Comitato Centrale del Partito decisero di accelerare la rivoluzione socialista nel Nord. Gli obiettivi del piano triennale per la produzione agricola ed industriale, per la cultura e istruzione e la sanità, furono raggiunti con successo.

- Il 31 Dicembre 1959, la prima Costituzione Socialista del Vietnam fu adottata dall'Assemblea Nazionale

- Dopo la sconfitta del colonialismo francese nel 1954, gli imperialisti US invasero il Sud. Imposero un nuovo colonialismo, condussero una guerra unilaterale per cancellare le forze rivoluzionarie del Sud e fecero i preparativi necessari ad intraprendere una guerra nel Nord.

- Nel Gennaio 1959, il 15°plenum del secondo Comitato Centrale del Partito adottò una Risoluzione sulla linea della rivoluzione nel Sud. Il Partito ricorse alle forze armate per difendere la libertà del Sud.

- Da fine‘59 al 1960, il popolo di tutto il Sud si levò in armi

La vittoria della sollevazione generale nel 1960 e la costituzione del Fronte di Liberazione Nazionale del Sud Vietnam fece fallire la guerra unilaterale US.

- 1961-1965: il Nord perfezionò il primo piano quinquennale con molti movimenti in atto.

- La “guerra unilaterale” fallì miseramente; gli imperialisti US cominciarono un “guerra speciale” nel Sud con un schema di  vietnamizzazione. 

- Il Politburo del terzo Comitato Centrale del Partito, riunitosi a Gennaio 1961 e Febbraio 1962, decise di attaccare il nemico sui fronti militare, politico e psicologico, con lo scopo di superare la "guerra speciale" US.

- Sotto la bandiera dell'unità per la salvezza nazionale del Fronte Nazionale di Liberazione del Sud Vietnam e sotto il comando del Partito, il movimento per sopprimere i ‘villaggi strategici’ si sviluppò fortemente. I soldati ed il popolo del Sud conseguirono molti trionfi militari, come l'Ap Bac nel 1963, Binh Gia nel 1964, Ba Gia e Dong Xoai nel 1965. La loro lotta congiunta mise gravemente in crisi l’apparato militare ed amministrativo fantoccio degli US. Lo schema di “guerra speciale” degli Stati Uniti risultò in fallimento.

Pesantemente sconfitti nel Sud, gli imperialisti US condussero una guerra di distruzione contro il Nord, con l’uso di forze aeree e navali.

Le forze armate ed il popolo nel Nord vinsero la prima guerra di distruzione degli Stati Uniti. Essi abbatterono 3.234 aerei, catturando una quantità di piloti, e distrussero 143 navi da guerra, costringendo gli Stati Uniti a dichiarare un tregua nel Nord.

La causa della costruzione del socialismo nel Nord continuò a mietere risultati. Il Nord inviò soldati e approvvigionamenti di viveri al Sud sotto il motto “assicurare approvvigionamenti sufficienti di cibo e reclute”.

Prevedendo il fallimento della “guerra speciale”, gli imperialisti US intrapresero un “guerra locale” per salvare dal crollo il regime fantoccio.

All’11° plenum (Marzo 1965) e al 12° plenum (Dicembre 1965) del terzo Comitato Centrale, il Partito introdusse una strategia per raccogliere le forze rivoluzionarie attraverso tutta la nazione per vincere la ‘guerra locale’ degli Stati Uniti. Le forze armate ed il popolo del Sud, in appoggio alla decisione del Partito, concentrarono gli sforzi a costruire forze politiche e militari, per lanciare una serie di contrattacchi contro l’esercito degli Stati Uniti
 
Al 14° plenum (Gennaio 1968, anno della Scimmia) il Comitato Centrale del Partito decise di lanciare sollevazioni generali per sventare lo schema di invasione degli Stati Uniti. In adempimento alla decisione del Partito, il 30 e 31 Gennaio 1968, ebbero luogo attacchi armati e sollevazioni generali in 64 luoghi.

All’inizio del 1969, di fronte al fallimento della “guerra locale” in Vietnam, gli US introdussero la dottrina Nixon, con la strategia della vietnamizzazione.

Il 18 °plenum (Gennaio 1970) del terzo Comitato Centrale del Partito portò avanti il compito di continuare la strategia di offensiva per sventare lo schema US di “vietnamizzazione della guerra”.

Il 6 Giugno 1969 fu costituito il Governo Rivoluzionario Provvisorio della Repubblica del Vietnam del Sud

Nei due anni successivi, 1970 e 1971, le forze armate e il popolo del Sud, insieme con le forze armate e i popoli del Laos e della Cambogia, ottennero grandi successi militari. Furono salvaguardate le basi del Rivoluzione in Indocina ed il corridoio strategico Ho Chi Minh.

Il Vietnam lanciò una diffusa offensiva strategica sul campo di battaglia più a Sud, con Tri-Thien come direzione chiave. L'operazione cancellò 280.000 nemici, liberando molte aree.

Nel periodo 1969-1973, il Nord provvide a recuperare la propria economia e a vincere la II guerra distruttiva intrapresa dagli Stati Uniti.

Per salvare la strategia di “vietnamizzazione” ed imporre le proprie condizioni al tavolo negoziale della conferenza di Parigi del 1972, gli imperialisti US lanciarono una seconda guerra distruttiva nel Nord, con attacchi estremamente duri.

Fu il più grande attacco aereo della storia mondiale; che fu respinto coraggiosamente, sotto il comando risoluto e preciso del Partito, dalle forze armate e dal popolo del Vietnam in una battaglia più tardi nota al mondo come “battaglia aerea di Dien Bien Phu”. In 12 giorni e 12 notti alla fine del 1972, le forze armate ed il popolo nel Nord abbatterono 735 cacciabombardieri, inclusi molti B52, incendiarono 120 navi da guerra, catturarono una quantità di piloti.

La II guerra di distruzione lanciata dagli US fu un fallimento completo.
L’amministrazione degli Stati Uniti fu costretta a dichiarare la cessazione della guerra a Nord. L'Accordo di Parigi, firmato il 27 gennaio 1973,
diede luogo al ritiro delle forze degli Stati Uniti dal Sud.

Dal ’73 al ‘74, vennero fatti sforzi per ripristinare e sviluppare l'economia nel Nord così come per offrire assistenza al Sud. Nel 1974 il Nord conseguì lo sviluppo economico migliore degli ultimi venti anni. Circa 200.000 soldati insieme a migliaia di giovani volontari furono inviati al Sud. In più, furono spedite al Sud anche centinaia di migliaia di tonnellate di armi e di attrezzature logistiche, in preparazione dell’offensiva generale nella Primavera del ‘75.

Gli incontri dell’Ottobre 1974 e del Gennaio 1975 del Politburo del Comitato Centrale del Partito, decisero di liberare il Sud, progettando di liberarlo, se fosse sorta l'opportunità, nel 1975. La Primavera del 1975 l’offensiva generale e la sollevazione cominciarono con la vittoria a Buon Ma Thuot (11 Marzo 1975) che fu seguita dalla serie di trionfi della  campagna nel Tay Nguyen (Altopiani centrali). Gli interi Altopiani Centrali vennero liberati il 24 marzo 1975. Il 26 Marzo fu liberata Hue ed il 29 Da Nang. La campagna di liberazione di Sai Gon, diffusamente nota come campagna di Ho Chi Minh, si concluse con una gloriosa vittoria e la resa incondizionata del regime sostenuto dagli US di Saigon e la completa liberazione del Sud.

Con l’importanza della guerra di salvezza nazionale contro gli Stati Uniti, la Risoluzione del quarto Congresso Nazionale del Partito (Dicembre 1976) dichiarò: “La vittoria del popolo vietnamita nella guerra di resistenza per la salvezza nazionale contro gli Stati Uniti è stata scritta come una delle pagine più gloriose nella storia della nazione ed è un evento di significato internazionale e epocale”.


Tradotto dall’inglese; Bf