La Banca di stato del Vietnam e il Fronte patriottico vietnamita hanno tenuto un convegno il 24 ottobre, in coordinamento con la Banca mondiale, per guardare al futuro del Vietnam come un centro di produzione mondiale.
Molti esperti hanno affermato che il Vietnam è una delle mete preferite dalle aziende multinazionali per trasferire i loro impianti di produzione dai paesi sviluppati a quelli in via di sviluppo e che il paese potrebbe diventare un nuovo centro di produzione nel corso dei prossimi 20 anni.
Pertanto è urgente per il Vietnam fare una valutazione accurata delle tendenze globali e delle sue risorse, concepire misure globali per agevolare lo sviluppo del settore manifatturiero negli anni a venire.
Parlando all'evento, il leader del Fronte patriottico, Nguyen Thien Nhan, ha evidenziato che il 63% delle esportazioni del Vietnam è rappresentato da beni manifatturieri e oltre la metà degli investimenti diretti esteri in Vietnam si è concentrata in questo settore.
Ha detto che il paese potrebbe attirare le imprese straniere grazie al suo costo del lavoro più economico, ma per quanto tempo il Vietnam potrebbe utilizzare questo vantaggio è una cosa che andrebbe studiata a fondo.
Il governatore della Banca centrale Nguyen Van Binh, ha dichiarato che il manifatturiero sta giocando un ruolo importante come principale motore della crescita economica e il Vietnam ha molti vantaggi per diventare il nuovo centro di produzione del mondo.
Tuttavia, Binh ha aggiunto che la crescita produttiva del Vietnam è attualmente trainata principalmente da imprese a partecipazione estera, mentre le imprese locali stanno faticando a causa di una ripresa più debole del previsto della domanda interna.
Al convegno, molti esperti hanno spronato il Vietnam ad adottare misure coraggiose e ad allocare risorse adeguate per sostenere la capitalizzazione delle industrie su progetti produttivi delle imprese multinazionali presenti nel paese.
E' stato anche suggerito che il Vietnam approfitti di una nuova generazione di accordi di libero scambio per attirare più investimenti nel settore.
Il gruppo TH, industria vietnamita del settore lattiero-caseario, investirà 2,7 miliardi di dollari in un impianto per l'allevamento di mucche da latte e per la trasformazione dei prodotti lattieri da realizzarsi a Mosca.
Il progetto è parte di un accordo di cooperazione firmato il 22 ottobre dal presidente del gruppo TH Thai Huong e dal governatore di Mosca in visita Andrei Vorobyov.
Il gruppo TH porterà a termine le procedure necessarie per la fine di quest'anno al fine di lanciare il progetto nel prossimo aprile.
Si prevede di lanciare sul mercato russo il primo latte TH a metà del 2017.
Una volta terminato, l'impianto da 140.000 ettari accoglierà 350.000 mucche e fornirà 5.900 tonnellate di latte fresco al giorno e circa 1,8 milioni di tonnellate all'anno.
Thai Huong, che è stata inclusa nella lista di Forbes 2015 nel marzo di quest'anno tra le più potenti manager dell'Asia, ha detto che questo è il più grande investimento dell'industria alimentare siglato da un'impresa vietnamita in Russia.
Il governatore Andrei Vorobyovha riconosciuto l'alto valore dell'investimento, dicendo che contribuirà a promuovere le relazioni bilaterali tra i due paesi e che è stato elevato a fondamentale partenariato strategico dai leader delle due parti.
Il progetto sarà realizzato anche grazie all'intervento della fattoria per la produzione di foraggi con sede nella provincia centrale di Nghe An, che è stata riconosciuta come la più grande fattoria hi-tech dal Libro dei record dell'Asia.
Precedentemente, il ministro dell'Agricoltura di Mosca, Dimitry Stepanenko, ha visitato la fattoria nella provincia di Nghe An.
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