www.resistenze.org - popoli resistenti - zimbabwe - 08-04-08 - n. 222

da Workers World - www.workers.org/2008/world/zimbabwe_0410/
 
Testimonianza oculare dallo Zimbabwe
 
02/04/208
 
Il Movimento 12 Dicembre di Brooklyn ha pubblicato la seguente dichiarazione intitolata “L’Occidente lancia un attacco preventivo di propaganda per deporre il presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe” il 30 marzo da Harare, Zimbabwe. Il Segretariato Internazionale del D 12 ha mandato nello Zimbabwe un gruppo di osservatori ufficiali per le elezioni presidenziali e parlamentari.
 
La campagna guidata dall’Occidente, protrattasi per otto anni, per il rovesciamento in Zimbabwe del governo del Presidente Robert Mugabe e del partito ZANU-PF, sta accelerando rapidamente. I media occidentali, in particolare la CNN e la BBC, che sono interdetti dall’operare in Zimbabwe, hanno nondimeno agito come diffusori dei rapporti di disinformazione messi in circolo da fonti di intelligence occidentali (come CIA, MI5) sull'inabilità a garantire un'elezione libera ed equa in Zimbabwe.
 
Prima che avesse luogo la votazione del 29 marzo per il presidente, la stampa occidentale riferiva che l'unico modo in cui il Presidente Mugabe e lo ZANU-PF avrebbero vinto sarebbe stato con la “violenza elettorale” o con una“votazione truccata.”
 
Questa accusa di “voto truccato” è stata un attacco preventivo contro la prevista vittoria del Presidente Mugabe e dello ZANU-PF. Era intesa a creare nell’opinione pubblica occidentale la falsa percezione che lo ZANU-PF manchi di un sufficiente appoggio popolare da parte delle masse della popolazione dello Zimbabwe e che una vittoria possa essere ottenuta solamente con l'inganno.
 
- La delegazione del Movimento del 12 Dicembre è in Zimbabwe come uno dei molti osservatori internazionali sulla votazione. Siamo andati in svariati luoghi e abbiamo parlato con i sondaggisti ufficiali così come con emissari di tutti i partiti che concorrono per la carica.
 
Abbiamo tutti constatato un’elezione pacifica, senza problemi tra la popolazione, che ha potuto esprimere liberamente il proprio voto. Dalla chiusura della votazione ieri, l'Occidente, comprendendo di non poter giocare la carta della “violenza elettorale”, si è immediatamente mosso alla sua tattica successiva di “voto truccato”
 
Prima della votazione del 29 marzo, tutti i partiti convennero che non ci sarebbe stata nessuna proclamazione anticipata della vittoria finché non fossero stati contati tutti i voti. Ciononostante, l’MDC (Movimento per il Cambiamento Democratico) ha dichiarato la vittoria solo pochi minuti dopo la chiusura delle urne, quando era materialmente ed effettivamente impossibile avere saputo realmente i risultati.
 
Così facendo l’MDC ha posato un altro mattone nel falso“attacco preventivo di accuse.” Con la logica che, quando tutti i voti saranno finalmente scrutinati, se l’MDC perdesse, questo potrebbe solamente accadere perché i voti erano stati truccati.
 
Sia chiaro, la vera contraddizione tra Stati Uniti e Gran Bretagna da un lato e il Presidente Mugabe e lo ZANU-PF dall’altro, ha molto a che fare con la rivendicazione della popolazione africana della terra a loro sottratta e nulla a che fare con un’ansia di democrazia. Le potenze occidentali hanno tentato inutilmente di rovesciare il Presidente Mugabe e lo ZANU-PF attraverso assurde sanzioni economiche (come l’Atto di Recupero Democratico ed Economico dello Zimbabwe del 2002), la demonizzazione mediatica e la fondazione e il finanziamento di partiti di opposizione come l’MDC.
 
Gli occidentali “facendo gridare l'economia” credono di poter creare in Zimbabwe uno scontento popolare sufficiente a rimuovere il Presidente Mugabe e lo ZANU-PF. Questa elezione è stata la loro ultima buona occasione. Esortiamo quelli dell'Occidente ad analizzare criticamente i rapporti dei media occidentali e a non credere alla campagna sui “voti truccati”.
 
Traduzione dall’inglese per www.resistenze.org di Bf