http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2004/2004_0722cremaschi.htm
Lo sbaglio di Patta
Per me non è un'offesa accostare la Fiom ai Cobas. E' un'altra cosa, però,
quando questo viene fatto, come da Giampaolo Patta su "Il Sole-24
ore" in termini volutamente negativi, come rischio di assoluta
inconcludenza dell'azione sindacale dei metalmeccanici.
A mio parere l'errore più grave di Patta non è quello che fa verso la Fiom, ma
quello che compie verso tutta la Cgil. Non è vero che c'è una Fiom in
difficoltà perché non fa i contratti, mentre c'è una confederazione a cui tutto
andrebbe bene, se non ci fossero le difficoltà dell'organizzazione dei
metalmeccanici. Pensavamo che questo modo di discutere fosse stato
definitivamente superato nella Cgil, il fatto che esso si ripresenti è invece
indice ulteriore delle difficoltà della confederazione e dei rischi di
regressione nel suo dibattito politico.
Ricordiamo allora che l'ultimo congresso della Cgil ha posto due condizioni di
fondo per la politica contrattuale. Che i contratti siano votati dai
lavoratori, all'inizio e alla fine, e che essi rivendichino il recupero
dell'inflazione reale più una quota di produttività. La Fiom si è attenuta a
queste scelte congressuali e per questo non è riuscita a costruire una piattaforma
unitaria. Doveva rinunciare a queste posizioni? E invece gli accordi fatti sono
tutti coerenti con esse? E coloro che da due anni non riescono a rinnovare i
contratti, come vanno collocati? Basta questo semplice sguardo d'insieme per
capire che il problema di fondo, quello della coerenza rispetto alle scelte
dell'ultimo congresso, è di tutta la confederazione, in tutte le sue parti. Di
questo si deve discutere.
Sbaglia, quindi, Patta quando si lascia coinvolgere nella campagna di stampa
moderata che da giorni sta chiedendo alla Cgil di mettere in riga la Fiom. Per
questo l'annuncio enfatico di un (di per sé normalissimo) incontro tra la
segreteria Cgil e la segreteria Fiom, è un atto infelice e sgradevole. La Fiom
nell'ultimo congresso ha deciso di dire basta al 23 luglio e alla
concertazione, ma nella sua pratica contrattuale si è sinora sempre attenuta
alle decisioni confederali.
Se ci si mette sull'onda "del problema Fiom", si nasconde il problema
Cgil. Cioè quello di come tutta la confederazione risponde al disegno della
Confindustria di ridimensionare drasticamente il contratto nazionale, e si
misura con le disponibilità di Cisl e Uil verso questa manovra. Questo è il
problema d'autunno di tutti i lavoratori italiani e Patta sbaglia contenuti ed
indirizzo della polemica quando si rivolge alla Fiom invece che a tutta la
confederazione. Che è di fronte allo stesso bivio dei metalmeccanici: o
rassegnarsi a un'unità concertativa, che porterà a un accordo al ribasso
rispetto allo stesso 23 luglio, oppure lottare per andare avanti sulla strada
scelta nell'ultimo congresso.
Giorgio Cremaschi
Da Coordinamento RSU