www.resistenze.org - proletari resistenti - lavoro - 24-11-09 - n. 296

da vocedelgamadi@yahoogroups.com
 
CUB SCUOLA - cubscuola.roma@tiscali.it - www.confederazionecub.it
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Dai Nidi all'Università la Scuola Pubblica non si arrenderà!
 
E’ questo il messaggio che i lavoratori dell'istruzione e della formazione porteranno con forza
 
GIOVEDI’ 26 NOVEMBRE alle ore 9,00
 
ai Rettori Riuniti nell’assemblea generale della CRUI A Roma, in Piazza Rondanini
 
La Cub Scuola sostiene l'iniziativa del RdB/P.I. Università , che da anni si batte nella difesa dei diritti del personale universitario, rivendicando la funzione pubblica dell’Università e rifiutando le politiche decennali dei vari governi che hanno impoverito e dequalificato tutto il percorso formativo dalle scuole d'infanzia fino all'Università.
 
Il DDL Gelmini sull'Università, così come il decreto definito “Salva precari” per la scuola statale, le “riforme”dal maestro unico a quella della secondaria, ecc.., sono la conseguenza del processo di privatizzazione fatto di tagli al pubblico per regalare ai privati finanziamenti, diretti e occulti, e soprattutto il controllo del sapere, della ricerca e della formazione.
 
Rivendichiamo per l'Università e la Scuola :
 
- una riforma condivisa che corregga realmente le storture del sistema formativo delle lauree triennali che ha causato la dequalificazione dell’istruzione universitaria;
- il ritiro del DDL Gelmini che getta nelle mani dell’imprenditoria privata il sistema universitario, derubando gli Operatori universitari e gli Studenti della loro rappresentatività negli Atenei ;
- stabilizzazione dei ricercatori universitari il cui ruolo è dequalificato dalla precarità;
- rifiuto della finta meritocrazia che istituisce pochi Atenei d’eccellenza a spese del restante sistema universitario nazionale;
- corsi universitari, pubblici e gratuiti, di aggiornamento e perfezionamento del personale della scuola pubblica, anche per eliminare lo scempio del commercio dei punti per l'ingresso nelle graduatorie dei precari fatto con i corsi e master privati.
 
Nel rispetto della Costituzione italiana, che garantisce il diritto al lavoro ed ad un giusto salario, allo studio e alla libertà di insegnamento questi sono i primi fondamentali passi della nostra Riforma del sistema formativo:
 
- adeguati finanziamenti pubblici dell’Università e della Scuola,
- sblocco del turn-over stabilizzazione di tutti i precari,
- il ritiro dell'innalzamento dell'età pensionabile alle donne del pubblico impiego e del decreto Brunetta sulla pubblica amministrazione,
- riaffermazione del ruolo delle sedi preposte, nelle scuole e nelle facoltà, alla didattica e la formazione per la definizione di una riforma condivisa.
 
Con tali richieste andremo dai RETTORI chiedendogli con forza un incontro per ricordargli che è ora che la smettano di ignorare le reali esigenze degli Studenti e dei Lavoratori difendendo unicamente le baronie docenti .
 
Confederazione Unitaria di Base - Scuola federata con RdB
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RAPPRESENTANZE SINDACALI DI BASE
CONFEDERAZIONE UNITARIA DI BASE
RdB CUB Pubblico Impiego - Università
 
www.rdbcub.it – www.università.rdbcub.it
 
L’UNIVERSITA’ PUBBLICA NON SI TOCCA !
 
E’ questo il messaggio che riassume quanto i lavoratori universitari e studenti andranno a chiedere con forza ai Rettori
 
riuniti nell’assemblea generale della CRUI a Roma, in Piazza Rondanini
 
GIOVEDI’ 26 NOVEMBRE alle ore 9,00
 
RdB/P.I. convoca un’assemblea/presidio di tutti i lavoratori universitari e studenti presso la sede nazionale della CRUI, in occasione della loro assemblea generale per chiedere :
 
- che l’intero corpo accademico si batta per il rifinanziamento del sistema senza alcuna altra contropartita a cominciare dal recupero dei tagli della Legge 133/08.
- che gli organi accademici e stati generali possano pronunciarsi liberamente sui contenuti del ddl Gelmini
 
Nel merito del DDL Gelmini a tutela dell’autonomia universitaria rivendichiamo:
 
a) che tutti gli organi rappresentativi e collegiali di governo siano elettivi da parte di tutte e tre le componenti e composti in pari misura dai rappresentanti delle tre componenti
b) che venga esclusa qualsiasi partecipazione di esterni privati dagli organi rappresentativi e collegiali perché non devono decidere sulle scelte didattiche e di ricerca e di organizzazione
c) che l’abilitazione nazionale non diventi un ostacolo al turn over dell’attuale docenza
d) che venga mantenuta e riqualificata la figura del ricercatore universitario in cui far confluire gli attuali ricercatori precari
e) che vengano definite subito le norme relative al diritto di studio e, in base al dettato della norma costituzionale, non vengano delegate escludendo forme di monetizzazione dei servizi, come anche norme vessatorie, come prestiti d’onore e quant’altro e si garantiscano invece servizi e salario come in altri paesi europei
f) che venga abrogato il 3+2
g) che venga riconosciuto il ruolo del supporto tecnico-amministrativo a partire dalla difesa dell’autonomia contrattuale integrativa degli atenei in tema di rapporti di lavoro
 
Tali richieste dovranno essere seguite da provvedimenti che permettano un adeguato finanziamento pubblico dell’Università, lo sblocco del turn-over e l’esenzione del sistema universitario dai provvedimenti previsti dal decreto Brunetta sulla Pubblica Amministrazione, così come indicato dalla Costituzione italiana, che garantisce l’autonomia del sistema universitario in nome del diritto al libero sapere.
 
E’ ora che i RETTORI si assumano le proprie responsabilità anche DIMETTENDOSI in massa come da tempo hanno solo minacciato di fare!
 
Roma 21/11/2009 - RdB/PI - Università
 
BOCCIAMO LA RIFORMA GELMINI
AVVIATO LO STATO DI AGITAZIONE IN TUTTI GLI ATENEI ITALIANI
 
Dal Ministro una riforma autoritaria che accelera l’aziendalizzazione dell’Università
 
La RdB CUB Università denuncia l'espulsione del personale Tecnico Amministrativo da tutti gli organi istituzionali rappresentativi. Denuncia la sua ferma opposizione all’Università impresa che accentra tutta la "governance" in un ristretto ma potentissimo Consiglio di Amministrazione.
 
Si introduce l'indebitamento degli studenti con i prestiti d'onore, altro che diritto allo studio! Questo disegno di legge è una vergogna che viola apertamente gli articoli 3 e 33 della Costituzione e scarica i costi della riforma universitaria su lavoratori, precari e studenti.
 
Il disegno di legge proposto dal Ministro avvia una riforma autoritaria imponendo la modifica degli statuti universitari minacciando il commissariamento degli atenei. E' un atto di forza, parallelo ai tagli che aumentano il sotto-finanziamento degli Atenei, che impone lo svilimento del Senato Accademico declassato a mero istituto propositivo sottomesso al CdA, per mettere in condizione i Rettori di accelerare il processo di aziendalizzazione privatistica degli Atenei italiani. Le rappresentanze studentesche vengono annullate e ridotte al puro “diritto di tribuna”. I privati, addirittura, potranno finanziare direttamente gli stipendi di professori e ricercatori che sono previsti solo con contratti a tempo determinato (si allunga così, di altri 6 anni il precariato eccellente che si aggiunge ai 6 anni di assegni di ricerca).
 
L'ineffabile min. Gelmini si nasconde dietro il malgoverno degli atenei dimenticando che la stragrande maggioranza degli atenei nel 2010 andrà in rosso se non vengono restituiti i fondi sottratti con la legge 133.
 
Cavalcando la demagogia della meritocrazia questo disegno di legge rafforza il progetto di smantellamento dell'Università Pubblica; per questo respingiamo questo DDL.
 
Invitiamo alla protesta tutte le diverse componenti della comunità universitaria a partire dagli studenti insieme alle forze politiche parlamentari ed extraparlamentari del territorio, per dare corpo ad un'opposizione di massa che riesca a gennaio ad imporre al Parlamento la bocciatura della riforma Gelmini.
 
Roma 20/11/2009 - RdB/PI - Università
 
Federazione Nazionale RdB CUB – Via dell'Aeroporto, 129 ROMA - tel. 06.762821 fax 06.7628233