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- proletari resistenti - lavoro - 18-02-10 - n. 307
Contro il lavoro nero
Per la regolarizzazione di tutti i lavoratori immigrati
1° Marzo Carovana dei Diritti
La rivolta di Rosarno ha drammaticamente portato alla ribalta i perversi ingranaggi del sistema che stanno dietro lo sfruttamento degli immigrati: ricatti costanti per far loro accettare lavoro in nero, paghe miserrime e condizioni di lavoro bestiali,vessazioni da parte dei caporali, ricoveri fatiscenti totalmente privi di servizi igienici, luce ed acqua, nessuna assistenza sanitaria, spesso sotto l'egida della criminalità organizzata.
Da trent’anni a questa parte migliaia e migliaia di immigrati si spostano dalla Calabria alla Campania alla Puglia seguendo il ritmo delle stagioni e delle colture, manodopera maschile a basso costo su cui si è retta l’agricoltura e buona parte dell’economia del meridione. E’ una realtà di cui tutti sono a conoscenza ma su cui nessuno ha mosso un dito, né i governi, passati di centrodestra o di centrosinistra, né le istituzioni politiche locali e nazionali, né gli organismi preposti al controllo.
Quanti padroni e padroncini sono stati puniti, hanno pagato per aver usato manodopera illegale, immigrata e non? Quanti per aver eluso elementari norme di sicurezza che hanno causato la morte di propri dipendenti? Il Parlamento - adeguandosi alle campagne forcaiole della Lega e della destra più retriva che da vent’anni a questa parte hanno costruito le loro fortune politiche sulla paura e sull’odio per lo straniero - ha varato una legislazione sempre più restrittiva, a partire dalla Turco/Napolitano passando per la Bossi Fini e il recente pacchetto sicurezza sino alle trovate della Ministra Gelmini, che vuole limitare la presenza dei bambini stranieri al 30 % in ogni classe per non creare “ ghetti”.
E mentre Maroni continua a combattere i clandestini invece di combattere il lavoro nero non si tiene in nessun conto che il nostro sistema economico ha reclamato negli anni passati migliaia e migliaia di immigrati, meglio se irregolari, perché ricattabili e buoni da sfruttare al massimo, salvo espellerli dal corpo sociale ad ogni accenno di crisi e additarli come i responsabili del disagio e del degrado imperanti nelle nostre città.
A noi spetta il compito di avviare una grande stagione di lotte che veda protagonisti i lavoratori immigrati a fianco dei lavoratori italiani contro il lavoro nero, per il rispetto dei diritti di tutti, per l'affermazione della dignità di tutti, individuando terreni e interessi comuni. La difesa di tutti gli immigrati residenti nel nostro paese non è un esercizio di buonismo umanitario ma una necessità: il rispetto dei loro diritti è anche condizione per impedire che vengano usati per indebolire i diritti di tutti gli altri lavoratori.
La Federazione RdB , SdL Intercategoriale e la Confederazione Cobas invitano tutti i lavoratori a promuovere assemblee sui luoghi di lavoro e nel territorio per promuovere il 1° Marzo le CAROVANE DEI DIRITTI
Mobilitazioni che toccando i luoghi simbolo dello sfruttamento cui sono sottoposti e del degrado in cui sono costretti a vivere centinaia di migliaia di immigrati si concludano con manifestazioni di denuncia presso le sedi degli istituti preposti al contrasto del lavoro nero e alla vigilanza per il rispetto dei diritti.
Per il Lavoro, Per i Diritti Nessuno E' Straniero
Federazione RdB Confederazione Cobas SdL Intercategoriale
Primo marzo 2010 - mobilitazione generale dei lavoratori immigrati
In Francia e il Italia il movimento dei lavoratori immigrati ha promosso per l'1 marzo 2010 una giornata di mobilitazione e di sciopero generale contro lo sfruttamento del lavoro e le condizioni di discriminazione che sopportano i lavoratori immigrati.
Il sistema economico capitalista è sottoposto ad crisi economica è profonda e strutturale. che fa ricadere sui lavoratori, in particolare gli immigrati: privatizzazioni dei servizi pubblici, tagli allo stato sociale, lavoro precario e irregolare, cassa integrazione, licenziamenti.
In Italia, negli ultimi 15 anni, gli interventi di politica economica hanno trasferito 120miliardi di Euro dai salari ai profitti: 7mila euro medie all'anno sono state perse da ogni singolo lavoratore, in attività o in pensione, a favore dei padroni italiani.
In più, il recente “decreto sicurezza” del governo Berlusconi sanziona l'immigrato indocumentato con il reato penale di “clandestinità”, che si aggiunge alla legge Bossi/Fini che colpisce il lavoratore immigrato che, quando perde il lavoro, dopo sei mesi perde anche il permesso di soggiorno: doppiamente discriminato e sfruttato.
In Lombardia gli immigrati sono circa 850mila (su una popolazione di 9.700mila) e lavoratori immigrati sono circa 567mila: manodopera utilizzata e sfruttata nell'agricoltura (15mila), nell'industria (120mila), nell'edilizia (92mila), nel commercio (40mila), nei servizi (300mila).
La reazione disperata degli immigrati che lavoravano a Rosarno, nel settore agro-industriale della Calabria, è stata causata dai gravi atti di violenza cui, da tempo, sono stati fatto oggetto, e dalla diffusa e permanente condizione di estremo ed assoluto sfruttamento cui è sottoposta la forza-lavoro agricola immigrata, attuato dalle imprese che operano in quel settore produttivo, che vogliono assicurarsi, con ogni mezzo lecito ed illecito, la massimizzazione dei loro profitti economici.
Tale reazione è stata presa a pretesto dal Governo Berlusconi per riprendere ed intensificare la campagna discriminatoria contro i lavoratori immigrati (repressione, allontanamento e confinamento nei vari centri per immigrati).
Lottiamo per la regolarizzazione di tutti i lavoratori immigrati indocumentati, per la cittadinanza, per l'estensione dei diritti civili, sociali e politici agli immigrati, per la difesa dei posti di lavoro e contro i licenziamenti, per il diritto alla casa e all'istruzione.
Lavoratori e lavoratrici, italiani e immigrati, uniti nella lotta comune per la difesa e la conquista dei diritti.
NO al RAZZISMO, NO allo SFRUTTAMENTO!
Milano 26 1 2010
CUB IMMIGRAZIONE
Sede nazionale viale Lombardia, 20
Milano tel. 0270631804
27 febbraio 2010 - Milano
ore 15,00
Liceo CARDUCCI via Beroldo nr. 9 (MM Loreto- bus 90-91-92)
Assemblea per informarsi e discutere su:
Primo marzo 2010 - mobilitazione generale dei lavoratori immigrati.
Milano (Bovisa) ore 17,00 P.zza Schiavone (Passante-Fs Nord- Bus 91-82-3) musica con:
JOVICA JOVIC e i muzicanti di Paval-Noy;
NUEVA GENERACION (hip hop);
LOLO EL GIGA (mambo);
GRAN EMPRESA, (reggaeton);
EL LOKILLO, la diferencia (reggaeton);
Roed ROZA y su Grupo, (bachata);
IN FRONTERAS (folk rock fusion latinoamericana).
Interverranno:
Moustapha WAGNE segretario Coordinamento Migranti di Verona
Ramon VALDIVIESO – Movimiento PAIS de Ecuador
Victor VILLANUEVA – Movimiento Intecontinental Trabajadores
Orhan Dilber - portavoce del collettivo dei sans papier turchi e curdi a Parigi
Torino - 1° marzo 2010 - ore 17,00 Fronte stazione Porta Nuova
Un 1° marzo di mobilitazione per i diritti e la dignità 1° MARZO 2010 CONTRO IL RAZZISMO E LO SFRUTTAMENTO ORE 17,00 TORINO FRONTE STAZIONE PORTA NUOVA
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