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- proletari resistenti - lavoro - 02-03-10 - n. 308
da unitacomunistipiemonte
27 febbraio: nasce A.L.A.TO, coordinamento di lavoratori in lotta
In una cornice calorosa ed appassionata, con circa 120 persone, presso il Centro Principessa Isabella di via Verolengo, ha avuto luogo oggi sabato 27 febbraio, l’incontro tra i lavoratori in lotta contro la crisi e la speculazione finanziaria.
Lavoratori di una ventina di aziende (tra le quali Ex Eutelia, Phonemedia, Omnia/Voicity, Comdata, ex Thyssenkrupp, Fiat Mirafiori, Lear, Azimut, Cooperative sociali, Pubblica amministrazione, Scuola, ecc.), hanno reso appassionante questo incontro, autentica “fucina” di democrazia diretta e partecipata.
L’incontro nasce dalla comune esigenza di contrastare aziende che, a causa o con la scusa della crisi, stanno cercando di ridimensionare la forza lavoro, in molti casi speculando sulla difficoltà generale ed addossando alla collettività i propri problemi di gestione attraverso l’uso sconsiderato degli ammortizzatori sociali.
Numerosi e interessanti gli interventi.
Luciano Pilone, (Agile Ex Eutelia) racconta l’esperienza di “un gruppo di colletti bianchi, impiegati tecnici, finiti nella fauci di professionisti del fallimento, che vogliono demolire un’ azienda sana allo scopo di impossessarsi di migliaia di chilometri di rete di fibra ottica, senza gli oneri di 2000 stipendi”.
Cherif, immigrato del CSOA "Gabrio", ha spiegato il senso e la storia della giornata del 1° marzo contro razzismo e sfruttamento, mettendo enfasi sulla lotta contro il "Pacchetto Sicurezza", all'interno del quale una delle norme più odiose è quella che stabilisce l'equazione permesso di soggiorno = posto di lavoro.
Ciro Argentino, ex Thyssenkrupp, sottolinea “l’importanza di usare gli strumenti sindacali e politici a favore delle esigenze delle persone, delle lotte dei lavoratori”, augurandosi che”la sollevazione di lavoratori stranieri sia di esempio e di sprone per gli italiani”.
Luca Gabriele (Collettivo Lavoratori Comdata di Torino) ribadisce “la lotta alla speculazione finanziaria delle aziende, per obbligarle a reinvestire i guadagni che comunque ci sono e sono cospicui, per creare altri posti di lavoro e qualità della vita.
Ivano (Voicity di Torino) e Salvatore (Phonemedia di Trino Vercellese) hanno raccontato l'incredibile, speculare ed intrecciata storia delle loro aziende, paradigma di un capitalismo speculativo e delinquenziale che proprio in un settore non toccato dalla crisi, vampirizza salari e tfr dei lavoratori per acquistare (e chiudere) a loro volta altre aziende.
Adriano (Lear di Grugliasco), ha auspicato che il dibattito e l'iniziativa unitaria che questa assemblea ha aperto venga esteso in tutte le organizzazioni sindacali di cui facciamo parte, superando quel settarismo sterile che disorienta i lavoratori.
Veronica (Sportello il-legale di Torino), ha acceso un riflettore sulla lotta legata a reddito e servizi, in particolare sul diritto alla casa per tutti/e, dando appuntamento ad un'assemblea contro sfratti e sgomberi che si terrà a Torino il 3 marzo.
Alexandro (Educatore professionale), ha portato il suo saluto e quello del neonato comitato che raccoglie lavoratori e lavoratrici delle cooperative sociali, anche loro in lotta contro svendite e tagli del servizio (e dei posti di lavoro) da parte degli Enti Locali.
Altri interventi, come Massimiliano (Azimut Yachts di Avigliana), Piera (Omnia Milano), Francesco, precario della scuola e molti altri, hanno tracciato un quadro sempre più chiaro della situazione.
Un caloroso e fraterno saluto ci è arrivato infine da Massimiliano (Marcegaglia Buildings) della delegazione del Coordinamento Lavoratori Uniti contro la Crisi di Milano, protagonisti di un percorso già avviato e che ha prodotto, insieme al Coordinamento del Piceno, la bella assemblea nazionale del 23 gennaio scorso a Roma.
I lavoratori hanno deciso di costituire un coordinamento stabile, denominato A.L.A.TO (Assemblea Lavoratori Autorconvocati Torinesi), il cui prossimo incontro avrà luogo martedì 9 marzo alle ore 18.30 in via Trivero 16. Alleghiamo il documento finale approvato dalla riunione, piattaforma comune di idee e di azione.
La riunione territoriale delle aziende in crisi riunita oggi, individua nei seguenti obiettivi un percorso da perseguire nell’affermazione dei diritti e degli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori, ed in particolare rivendica:
- Il blocco dei licenziamenti e l’opposizione alla chiusura delle sedi produttive
- No alla precarizzazione del mondo del lavoro e per la cancellazione delle leggi che lo hanno permesso
- Riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario
- No alle delocalizzazioni e contro la concorrenza nazionale ed internazionale fra lavoratrici e lavoratori
- Per l’estensione degli strumenti di integrazione al reddito come il sostegno per le spese scolastiche dei figli, il blocco degli sfratti, la sospensione del pagamento degli affitti e delle bollette di acqua, luce e gas per chi perde il lavoro
- Lotta alla speculazione finanziaria delle aziende
- Adesione alla piattaforma della manifestazione del 1 Marzo contro razzismo e sfruttamento
Per supportare questo percorso i presenti ritengono necessario superare le differenze relative alle diverse appartenenze sindacali, pur ritenendo questo strumento indispensabile. Sarà necessario quindi portare il livello di questa discussione all’interno delle proprie sigle di appartenenza.
Come primo appuntamento la giornata del 1° Marzo diventa un momento dove stringere, non solo idealmente, un’alleanza con le lavoratrici ed i lavoratori immigrati. Essi rappresentano l’anello debole, anello grazie al quale le aziende si garantiscono lauti profitti restituendo sfruttamento e salari da fame.
Per questo è indispensabile metterci in collegamento. Un collegamento che assuma caratteristiche stabili, capace cioè, di rivendicare una piattaforma unitaria che difenda gli interessi della classe lavoratrice al di là delle appartenenze sindacali.
L’assemblea propone quindi di individuare un appuntamento a breve per dare maggiore visibilità alla discussione che si è svolta in questa giornata.
Il 12 Marzo, giorno in cui la CGIL chiama allo sciopero per l’alleggerimento della pressione fiscale sulle buste paga delle lavoratrici ed i lavoratori, potrebbe essere una proficua occasione per portare le rivendicazioni emerse dall’incontro di oggi.
Al fine di preparare questo appuntamento i presenti decidono di rivedersi martedì 9 Marzo alle ore 18.30 presso il circolo “il Progresso” di via Trivero 16 a Torino, per organizzare una nostra presenza alla manifestazione indetta per lo sciopero della CGIL del 12 Marzo.
A.L.A.TO (Assemblea Lavoratori Autoconvocati Torino)
Torino, 27 Febbraio 2010
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