Nella provincia di Parma nel giro di ventiquattro ore sono avvenuti due incidenti mortali sul lavoro. Un operaio di 51 anni e un artigiano edile di 72(!) hanno perso la vita durante il lavoro, venendo così ad aggiungersi al pesante tributo di sangue pagato dai lavoratori sull'altare dei profitti padronali.
In media ogni anno nel nostro paese c'è una strage quotidiana di morti sul lavoro: complessivamente circa 1200 in totale di cui 600 sui luoghi di lavoro. (p.es. nel 2012 abbiamo avuto 1240 morti in totale di cui 622 sui luoghi di lavoro). Senza dimenticare che tali numeri peccano in difetto visto che l'INAIL monitora solo i suoi assicurati e moltissimi morti sui luoghi di lavoro non sono assicurati in questo ente. Non lo sono gli anziani agricoltori e non lo sono lavoratori in nero che muoiono e tanti altri ancora.
I mezzi d'informazione asserviti al potere borghese si occupano delle morti sul lavoro solamente quando ci sono casi eclatanti, preferibilmente in numero corposo, assumendo per buone le statistiche dell'INAIL anche se i numeri sono parziali e non esaustivi, e le cifre reali di morti sul lavoro si aggirano tra il 20% - 30% in più tutti gli anni.
Queste morti non sono "incidenti", sono omicidi provocati da un sistema sociale disumano e barbaro avente nome e cognome: è il sistema capitalista, è la dittatura della classe borghese.
La cruda realtà sociale rappresenta la tragica dimostrazione delle conseguenze della politica della classe dominante che tramite i governi a lei asserviti e l'Unione Europea, sacrifica sull'altare della redditività del capitale vite umane e taglia sempre di più le spese per la sicurezza e la salute dei lavoratori, intensificando i ritmi del lavoro e ignorando di fatto le misure di protezione per la salvaguardia della vita degli operai e dei lavoratori in generale.
La responsabilità criminale ricade sulla classe sfruttatrice dei capitalisti, dei suoi governi e dell'U.E.
La causa di questa tragica situazione è strettamente collegata col fatto che legge suprema e valore assoluto per il capitale sono i suoi profitti. Le misure necessarie per la sicurezza e la salute dei lavoratori hanno un costo e ciò rappresenta un ostacolo insormontabile per gli interessi materiali degli sfruttatori.
I continui tagli alle spese per la sicurezza, la diminuzione del personale e l'aumento dei ritmi di lavoro porta ulteriori profitti ai capitalisti ed ai monopoli ma anche l'aumento di incidenti spesso mortali per i lavoratori impegnati in condizioni di lavoro dure sotto la pressione di soddisfacimento dei loro bisogni materiali fondamentali e sotto il continuo ricatto del licenziamento e della disoccupazione.
Il PARTITO COMUNISTA si impegna e indica la via della lotta e dell'organizzazione come unica via per la salvaguardia dell'integrità fisica e la salute dei lavoratori, per la resistenza e il contrattacco operaio con una combattiva alleanza popolare con un chiaro e preciso orientamento strategico.
La direzione verso la reale liberazione sociale - la società socialista/comunista - passa attraverso la organizzazione combattiva della classe operaia e delle masse popolari, l'intensificazione della lotta di classe, la costruzione dell'autentico sindacato di classe e il rafforzamento-consolidamento dello strumento politico necessario per il cambiamento rivoluzionario della società capitalista: Il PARTITO COMUNISTA.
Parma, 17 febbraio 2017
Federazione di Parma e Comitato Regionale E/R del Partito Comunista
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